LUCIDEZZA s.f.

0.1 lucideça, lucidezza.

0.2 Da lucido.

0.3 Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Proprietà di ciò che è splendente. 1.1 Luminosità e trasparenza.

0.8 Cosimo Burgassi 18.10.2016.

1 Proprietà di ciò che è splendente.

[1] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 10, 64-75, pag. 238, col. 2.5: e soçunge 'li canti loro tigníano piú extremità in dolceça che non feva lo lor lume in lucideça'.

1.1 Luminosità e trasparenza.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 445.1: Lucciole sono vermicelli, delli quali luce il corpo pur come fosse fuoco; della quale lucidezza, e del legno della quercia fracido, tratta il Filosofo pienamente nel IJ della Metaura, dove tratta de' corpi diafani.

[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 584.9: Dice, che la lucidezza dell'anime sante si scurò, e divennero simili a quel colore che sono le nuvole, quando sono tanto spesse, che il raggio del Sole non le puote trapassare...