MANESCO agg./avv.

0.1 manesca, manesche, maneschi, manescho, manesco.

0.2 Da mano.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.3 [2].

0.4 In testi tosc.: <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); a Stat. lucch., 1376.

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.5 Locuz. e fras. alla manesca 1.3; dare manesco 1; giocare manesco 3.

0.7 1 Che richiede l'uso delle mani o adatto ad essere usato con le mani. 1.1 Che si trasporta facilmente. 1.2 [Detto della battaglia:] che si combatte corpo a corpo. 1.3 A portata di mano, disponibile. 2 Incline ad alzare le mani per colpire qno, bellicoso. Estens. Impetuoso, aggressivo. 2.1 Fig. [Con connotazione pos.:] che agisce con sollecitudine, alacre. 3 Avv. Usando soltanto le mani, senza altro tramite.

0.8 Cosimo Burgassi 18.10.2016.

1 Che richiede l'uso delle mani o adatto ad essere usato con le mani.

[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 38.134, pag. 239: e De' pregando per li nostri, / bem porrei porze e arme e pree / a li omini de nostre galee. / Ma quele che e' pu dure creo / me parem quele da Cogoreo, / nigre, sorie e manesche, / d'atro sum de che betresche!

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 66, vol. 3, pag. 148.20: Combattendo meser Piero l'antiporto, lanciata gli fu una corta lancia manesca, la quale il percosse alla giuntura delle corazze e ficcoglisi per lo fianco.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 2, cap. 17, vol. 1, pag. 221.2: I terrazzani arditi e fieri, co' soldati che v'erano, si missono francamente alla difesa colle balestra ch'avieno e co' sassi maneschi.

[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 11, pag. 123.31: E quilli Troyani che stavano a deffensione de lo castiello ordenaro le lloro vattagly indell'alteze de quillo castiello e duramente se defendevano, dall'una parte de lo castiello gittando petre grosse, dall'altra parte gittando darde e llanze co li fieri manesche...

- Dare manesco: dare a mano.

[5] a Stat. lucch., 1376, L. IV, cap. 83, pag. 186.26: di tucti mercati che per li sensali si faranno di cose avere a fare le quali allora non si possano dare manesche, sia tenuto lo dicto notaio forestieri fare una vachecta acciò deputata...

1.1 Che si trasporta facilmente.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 39, terz. 75, vol. 2, pag. 173: Trabacche, e padiglioni avean maneschi, / e tutti erano armati di vantaggio, / per la vettoria avuta de' Franceschi...

1.2 [Detto della battaglia:] che si combatte corpo a corpo.

[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 3, cap. 16, pag. 304.29: Donde dovemo sapere che l'uomo o l'oste di fuore può assalire quei dentro per lanciare lancie e spiedi e veruti, e per gittare pietre, e per ponere iscale o somigliante cose che si fanno a battaglia manesca...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 21, vol. 3, pag. 354.4: E cominciato per lo popolo l'asalto e battaglia manesca a' serragli, saettando e gittando pietre l'una parte all'altra, crescendo al continovo la forza del popolo...

1.3 A portata di mano, disponibile.

[1] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 12, cap. 50, vol. 3, pag. 109.14: si trovò indebitate le gabelle e l'entrate del Comune per lo tempo a venire in più di Cm fiorini d'oro, e danari bisognavano maneschi per fornire la detta impresa...

- [Con valore temporale:] locuz. avv. Alla manesca: immediatamente.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De falsis excusationibus, 38, pag. 178: No voi quiloga star de povertá conquiso, / Ma voi a la manesca haver qui paradiso / E star ben asïao e esser ben gaviso...

2 Incline ad alzare le mani per colpire qno, bellicoso. Estens. Impetuoso, aggressivo.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 17, pag. 399.12: Cioè messer Cane; il quale elli pone essere manesco; e però dice, colui che nascendo fu sì impresso e sigillato forte da questa stella di Marte, che mirabili fieno in guerra l'opere sue.

[2] A. Pucci, Nuovo lamento, 1342 (fior.), 83, pag. 10: Ma cavalier taliani e francieschi, / Que' che son sempre a ben ferir maneschi, / Come leoni.

[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 5, cap. 4, pag. 124.17: Non sia obriaco o taverniere; non giucatore, nè masnadiere; non isboccato nè manesco...

[4] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 2, cap. 29.51, pag. 172: Oh, quanto i forestier, che giungon freschi / ne l'altrui terra, denno esser cortesi, / fuggir lussuria e non esser maneschi!

- Fig.

[5] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 47, terz. 28, vol. 3, pag. 26: ucciser Messer Betto Brunelleschi, / perchè dicien, che contro al lor conforto / aveva dati consigli maneschi.

2.1 Fig. [Con connotazione pos.:] che agisce con sollecitudine, alacre.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 4, terz. 10, vol. 1, pag. 41: Sicchè allor, com'è detto di fresco, / la Santa Chiesa fu fortificata, / perchè fu nel ben far ciascun manesco.

[2] Neri Pagliaresi, XIV sm. (sen.), pt. 11, 40.5, pag. 147: e vo'ti dar molti buon cavalieri / che a servirti ognor saranno freschi, / né contra a te saranno mai leggieri, / ma d'onorarti saranno maneschi...

3 Avv. Usando soltanto le mani, senza altro tramite.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 16, pag. 128.21: La battallia venne a tanto che l'armi vennero meno, e gittavano li governali e' sedi de le navi l'uno a l'altro, e traevano li dardi de' corpi morti e lanciavano ai nemici, e si traevano le saette e ferivansi manesco, e si pilliavano a la forza di loro braccia e traboccavansi in mare.

[2] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 196.26: D'argento in piatti o 'n verghe o in buglione che si comperi o venda manesco, da ciascuna delle parti denari 1 1/2 piccioli per libbra.

- Giocare manesco: lottare a mani nude.

[3] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 13, par. 14, comp. 78.33, pag. 179: Papa Clemente col regno francescho / è ben possente de giente e d'avere, / ma tale vuol talor zugar manescho / che nel suo tratto se trov'a cadere.