0.1 mamecta, manimessi, manimettea, manimiseno, manomessa, manomessi, manomesso, manomettere, manomettesse, manomise, manomisero, manomissero, manumectere, manumessa, manumessi, manumesso, manumetesse, manumettare, manumettesse, manumise, manumisero.
0.2 Lat. manumittere (DELI 2 s.v. mano).
0.3 Doc. montier., 1219: 3.
0.4 In testi tosc.: Doc. montier., 1219; Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Pucciandone Martelli (ed. Avalle), XIII sm. (pis.); Stat. pis., 1321; Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.).
0.7 1 [Dir.] Rendere libero, emancipare. 2 Porre mano a qsa che non è stato toccato, usare per la prima volta; intaccare. 2.1 [Con rif. al cibo:] iniziare a consumare. 3 [Con connotazione neg.:] mettere le mani addosso a qno (anche in contesto fig.). 3.1 Usare la forza contro qsa; guastare, danneggiare (anche in contesto fig.).
0.8 Cosimo Burgassi 18.10.2016.
1 [Dir.] Rendere libero, emancipare.
[1] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 5, cap. 19, pag. 326.29: Ma poscia i consoli iudicaro che il detto servo dovesse essere manomesso, perchè 'l nemico avea manifestato...
2 Porre mano a qsa che non è stato toccato, usare per la prima volta; intaccare.
[1] Stat. sen., 1343 (2), L. 3, pag. 137.39: Et puoi che la pezza del panno sarà manumessa neuno s'ardischa di ponare per sè overo per altre overo lassi ponare in essa cerra del panno...
2.1 [Con rif. al cibo:] iniziare a consumare.
[1] a Doc. fior., 1359-63, pag. 144.17: A dì xj sabato per cavoli et per salvia per metter in sula fava menata d. x; per tre tinche che pesarono libbre iij once vij per far fricte per hoggi, che non volle messer l'abate anchora manomettere la gelatina...
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 98, pag. 219.36: subito porta a tavola quello e la suppa; e costoro cominciano a manomettere la suppa...
3 [Con connotazione neg.:] mettere le mani addosso a qno (anche in contesto fig.).
[1] Doc. montier., 1219, pag. 49.3: It., se ferisse l'un l'altro u manomettesse se no· p(er) sé difendendo, sia tenuto di pagare lx s. al signore...
[2] Bono Giamboni, Vegezio, a. 1292 (fior.), L. 3, cap. 16, pag. 119.10: I balestrieri, ed i leggiermente armati stiano più dalla lunga, e da' più forti cavalieri si debbono i pedoni dal lato coprire, e da' leggieri pedoni, che sono chiamati Volatori, i corni delle schiere de' nemici sono da manomettere, e turbare.
[3] Cronica fior., XIII ex., pag. 102.27: Onde i Romani crudelmente, con armata mano, dalla parte di Sant'Agnolo manomissero la famiglia dello Imperadore...
[4] Stat. pis., 1321, rubricario, pag. 173, col. 1.31: De la pena di manumectere lo messo de la corte.
[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 380, pag. 406.10: Ellino si feriro infra loro nemici: sì vi dico che in pocha d'ora gli ànno molto dampneggiati e molto duramente manumessi...
[6] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 8, cap. 39, vol. 2, pag. 281.6: Quand'elli gli ebbero così manimessi e sconfitti, M. Fabio il maestro de' cavalieri fece uno cerchio colla sua cavalleria, e assalì le schiere de' pedoni di dietro.
[7] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 79, pag. 210.14: La vertù rende grazie, e mercé a tutti gli uomini, e a' morti, e a' vivi, avendola l'uomo seguita in buona fede solamente, sanza pararsi, e dipignersi, essendo sempre stato d'una maniera, quand'egli avea saputo la cosa innanzi, e quand'egli era subitamente manomesso. || Cfr. Sen., Ep., IX, 79, 18: «sive ex denuntiato videbatur sive inparatus ac subito».
- Violentare.
[8] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 565, pag. 199.24: Nel detto anno uno de' Bardi, volendo una fanciulla non di grande leva, l'avea voluta manomettere.
3.1 Usare la forza contro qsa; guastare, danneggiare (anche in contesto fig.).
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 31.3: perciò che quando più indegnamente la presumptione e l'ardire de' folli impronti manimettea e guastava la cosa onestissima e dirittissima con troppo gravoso danno del comune, allora era più degna cosa contrastare e consigliare la cosa publica.
[2] ? Pucciandone Martelli (ed. Avalle), XIII sm. (pis.), 22, pag. 149: Tant'è savere in lei con grande honore / e gran beltà c'affina caunoscença / ed umiltà k'adorna piacença, / ke non si cred'-ella ke per Amore / mamecta sua vertù a sua potença. || Cfr. Avalle, Ai luoghi, p. 149: «mamecta o ma' mecta: forse "manometta", nel significato di "violentare", "far forza", "far volenza"».
[3] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 368, pag. 387.30: sì non dovete abassare né manumettare lo gran bene ch'è in voi.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 114, Assunz. Maria, vol. 3, pag. 984.21: "Ecco il tabernacolo di colui che conturbò noi e la generazione nostra, vedete testeso che onore hae ricevuto". E dicendo queste cose, manumise il cataletto volendolo travolgere e abbatterlo a terra.