SCHIFATORE s.m.

0.1 ischifatori; f: schifatori.

0.2 Da schifare.

0.3 Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.6 N L'es. di Giordano da Pisa, cit. a partire da Crusca (4) e passato a TB e GDLI, potrebbe essere un falso del Redi: cfr. Volpi, Le falsificazioni, pp. 88-90.

0.7 1 Chi rifugge da una realtà neg. o percepita come tale; chi disdegna.

0.8 Cosimo Burgassi 18.10.2016.

1 Chi rifugge da una realtà neg. o percepita come tale; chi disdegna.

[1] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 522, pag. 796.8: Cioè noi poeti, perché ci diamo a lo studio de le scienzie, il quale pare quasi ozio, siamo detti ischifatori de le fatiche e amatori di pigrizia.

[2] F Girolamo da Siena, Soccorso (ed. Ildefonso di S. Luigi), XIV (tosc.): La pietà di Dio... non rifiuta mai li suoi rifiutatori... s'accosta a' suoi schifatori. || Ildefonso di San Luigi, Girolamo da Siena, II, p. 64.

[3] f Giordano da Pisa, Prediche (Redi): Si mostrano schifatori di quel brutto peccato. || Crusca (4) s.v. schifatore.