SCHIFILTÀ s.f.

0.1 ischifaltà , ischifiltà , schifalta, schifaltà , schifaltadi, schifiltà , schifiltade.

0.2 Da schifo 1.

0.3 f Pistole di Seneca (red. I), 1308/25 (fior.): 1.1 [5]; Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.): 1.1 [2].

0.4 In testi tosc.: f Pistole di Seneca (red. I), 1308/25 (fior.); Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Atto di respingere qno o qsa che è o si reputa ignobile o indegno; avversione, disprezzo. 1.1 Atteggiamento di chi è eccessivamente delicato e difficile da accontentare, l'essere schizzinoso; ritrosia, riluttanza.

0.8 Cosimo Burgassi 18.10.2016.

1 Atto di respingere qno o qsa che è o si reputa ignobile o indegno; avversione, disprezzo.

[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 139, pag. 527.8: lo re Artù molto odiava messer Lancialotto, e no' gli parlava niente; e per tale schifaltà , Lancialotto none usava alla corte.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 90, pag. 261.28: Noi ci abbiam fatto malagevoli tutte le cose per fastidio dell'agevoli, e per la nostra segnoria, e schifiltà . || Cfr. Sen., Ep., XIV, 90, 18: «Nos omnia nobis difficilia facilium fastidio fecimus».

[3] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 219.15: ove non volessono osservare da la parte loro e fare in contro, si penserebbe d'essere altrove. Di che si scusavano al modo usato. Di che con assai schifiltà ci partimmo a l'ultimo da loro...

1.1 Atteggiamento di chi è eccessivamente delicato e difficile da accontentare, l'essere schizzinoso; ritrosia, riluttanza.

[1] f Eroidi volg. (Gadd.), a. 1325 (fior.), Ep. III (Briseide a Achille), pag. 3.66: Ai lassa, io ridotto la schifaltà della tua amicha, ma l'amore che io ò in te mi fa vinciere la paura. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 159.2: e mostrando chome meglo si saprà dipingnere la dilectosa divizia, e che cosa sia e donde proceda, e la schifalta che ll'uomo prende nel tempo della lucente abbondanza...

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 116, pag. 384.26: Tanto ci nuoce l'agevolezza, e la buon aere dell'amata, quanto l'asprezza, e la schifaltà . || Cfr. Sen., Ep., XIX, 116, 5: «Aeque facilitas amoris quam difficultas nocet».

[4] Boccaccio, Decameron, c. 1370, I, introduzione, pag. 19.10: E per ciò, acciò che noi per ischifaltà o per traccutaggine non cadessimo in quello di che noi per avventura per alcuna maniera volendo potremmo scampare...

- [Con rif. al gusto].

[5] f Pistole di Seneca (red. I), 1308/25 (fior.), L. I, ep. 2, pag. 291.12: 'Ma', tu mi dirai, 'io vorrei guardare ora in quello libro, ora inn uno altro'; io ti dico che a volere assaggiare diverse vivande apartiene a uomo che ha male stomaco e corrotto e pieno di schifaltà e d'abominazione e lla diversità delle vivande non nutrica, anzi guasta lo stomaco. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Ep. I, 2, 4: «Fastidientis stomachi est multa degustare».

[6] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 110, pag. 366.9: L'uomo il dee riempiere senza schifiltà , e sanza troppe lusinghe, e vezzi, perocché non è da calere, che si riceva colui, che dee guastare, e perdere tutto ciò, ch'egli avrà ricevuto. || Cfr. Sen., Ep., XIX, 110, 12: «Sine fastidio implendus est».