INVECCHIATO agg.

0.1 envekiato, invecchiata, invecchiati, invecchiato, invichatu, 'nvecchiata, 'nvecchiati.

0.2 V. invecchiare.

0.3 Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.7 1 Che ha raggiunto un'età avanzata (rispetto a una fase precedente della vita). 1.1 Che risente degli effetti dell'invecchiamento biologico. 1.2 Modificato da un processo di maturazione nel tempo. 2 [Con rif. a sentimenti o atteggiamenti:] inveterato, radicato in modo da essere difficilmente eliminabile o correggibile. 2.1 [Con rif. a piaghe o malattie:] degenerato nel tempo. 2.2 Incrostato, indurito per effetto del tempo. 3 Fig. Passato dalla prosperità alla decadenza morale e spirituale.

0.8 Marco Maggiore 03.02.2017.

1 Che ha raggiunto un'età avanzata (rispetto a una fase precedente della vita).

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, 1.17, pag. 14: [[le Muse]] Consolan ora con la lor dolcezza / I tristi fati di me invecchiato, / Ch'io provo, rovinato dell'altezza.

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 26, pag. 445.18: A costui molto invecchiato li fanciulli andavano d'intorno faccendo di llui derisione e beffe...

[3] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 3, vol. 2, pag. 153.17: Et sic dichinu ki si Cristu invichatu non avissi vulutu muriri, non siria mai mortu.

1.1 Che risente degli effetti dell'invecchiamento biologico.

[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 11, cap. 18, vol. 3, pag. 274.29: Alle invecchiate piante per tagliamento de' rami ritorna la gioventù...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 92, S. Apollinare, vol. 2, pag. 809.4: il corpo già invecchiato [[scil. di Apollinare]] fu squarciato da li empi con orribili tormenti.

1.2 Modificato da un processo di maturazione nel tempo.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 3, cap. 25, pag. 113.12: Il seme del cavolo invecchiato si muta in rape.

2 [Con rif. a sentimenti o atteggiamenti:] inveterato, radicato in modo da essere difficilmente eliminabile o correggibile.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 34.1: Et nota che odio non è altro se nno ira invecchiata; e così i buoni savi erano stati lungamente irosi...

[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 2: l'ira 'nvecchiata si chiama hodio, et hodio invecchiato si co(n)verte in natura, che in del'anticho nimico no(n) ti potrai p(er) nessuno tenpo fidare...

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 85, pag. 235.38: Chi dubita, che' vizj dell'animo dell'uomo duri, e 'nvecchiati, i quali no' chiamiamo infermitadi, sono smisurati, ciò sono, avarizia, crudeltà, e inumanità?

[4] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 156, pag. 293.11: alcun(a) cura cusì la i(n)vecchiata restivat(i)o(n)e: fane unu ferro unu poco grosso et long(n)o unu braccio...

2.1 [Con rif. a piaghe o malattie:] degenerato nel tempo.

[1] <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 22, pag. 174.22: La mala usanza, e il cattivo abito è anche come una infermità invecchiata, la quale con malagevolezza si cura, e dà gravezza al medico.

[2] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 32, col. 2.2: Alla pupilla dilatata dapoi ch'ella è confermata veramente e invecchiata, non à alcuna cura mai...

2.2 Incrostato, indurito per effetto del tempo.

[1] Cavalca, Specchio de' peccati, 1333 (pis.), cap. 11, pag. 84.21: Che, come il sucidume troppo invecchiato malagevolmente si netta, e come la infermità troppo invecchiata malagevolmente si cura, così il peccato quando troppo invecchia [[...]] malagevolmente si corregge...

[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 18, pag. 309.24: che l'omo il qual ha la mente viciosa è come sterco invechiato che, fin che sta ascoso a la privata, non ne vene tanta puza...

3 Fig. Passato dalla prosperità alla decadenza morale e spirituale.

[1] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 318.8: ma io non posso sofferire, [[...]] ch'io non dicha di tanta iniquità [[...]] quanto nella invecchiata, perversa, tormentatrice e pazza Siena, al tempo di questa fame, per li suoi cittadini si ardì [[...]] d'aoperare ciechamente contro a' menepossenti poveri...