0.1 exbandigione, sbandegione, sbandiscione; f: sbandesone.
0.2 Da sbandire.
0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.1.
0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.).
0.5 Locuz. e fras. fare sbandigione 1.1.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.8 Marco Maggiore 15.05.2018.
[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 2, cap. 130, vol. 1, pag. 445.28: Et se, infra certo termine [[...]], le sopradette cose non farà, sia tenuto la podestà da inde inanzi condennare lui, a chi si richiama, infino a quella quantità, la quale per suo saramento tassarà che se li apertenga, cotale exbandigione fatta non essere.
[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 266, pag. 58: Missere Corrado et li altri che in nostro agiuto abembo, / Foro citati ad Napoli per l'oste che facembo; / Lassarose sbannire, como che nuy medesmo; / Durò la sbandiscione fine che componembo.
1.1 Fig. Locuz. verb. Fare sbandigione: escludere, estromettere.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 92.1, pag. 391: La fede e la speranza m' ò fatta sbandegione, / dato m' ò calci al core, - fatto m' ò annichilare. || Dove ò vale 'hanno'.
[2] F Jacopone, XIII ui.di. (tod.), 75.46: Amor bastardo à 'l pagamento / de sotto del fermamento; / cà 'l so falso entennemento / de sopre à fatto sbandesone. || Mancini, Iacopone. Laude, p. 220.