SFASCIARE v.

0.1 isfaciando, isfasciando, isfasciare, isfasciato, isfasciatosi, isfasciò, sfascia, sfasciar, sfasciare, sfasciate, sfasciato, sfasciatosi, sfasciò; f: sfasciata.

0.2 Da fascia.

0.3 Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.); Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.); Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.

0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Liberare (qno) dalle bende o da una fasciatura. 1.1 Pron. Togliersi le bende o la fasciatura di dosso. 1.2 [In partic.:] levare le fasce a un neonato. 1.3 Estens. Rimuovere un panno o un tessuto che copre un oggetto. 2 [Milit.] Metaf. Privare (una città) della cinta muraria. Estens. Demolire (una città).

0.8 Marco Maggiore 23.04.2018.

1 Liberare (qno) dalle bende o da una fasciatura.

[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 80, pag. 212.23: Se tu vedessi a un servo fasciato la gamba, o 'l braccio, tu 'l faresti sfasciare, per vederlo per tutta la persona.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 156, pag. 373.26: e stracciate pezze e fatte fasce e lenze, impiastrò la mano e 'l braccio della fanciulla per modo, che stesse ben morbido [[...]]. E stato per alquanto, tornò al suo magistero, e sfascia la fanciulla...

- Fig. || Traduce il lat. retexere.

[3] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 94, pag. 295.18: Tutti questi malvagj esemprj, che ci son messi dinanzi agli occhi, e agli orecchi ci conviene isfasciare, e cacciare, e convienci votare i nostri cuori de' malvagj sermoni, che reputano queste cose beate. || Sen., Ep., XIV, 94, 68: «Omnia ista exempla [[...]] retexenda sunt...».

1.1 Pron. Togliersi le bende o la fasciatura di dosso.

[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 24, pag. 52.39: E come furono partiti, egli si sfasciò, e misesi le mani nella fedita per farne uscire tutto 'l sangue...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIII (ii), par. 8, pag. 631.35: Catone Uticense [[...]], prima feditosi, e, sentito da' suoi servidori, aiutato e fasciato [[...]], sfasciatosi e con le mani proprie ampliata la piaga, constrinse lo spirito ad abandonare il misero corpo.

[3] Chiose falso Boccaccio, Purg., 1375 (fior.), c. 1, pag. 289.19: E poi Chatone si levò e serrò l'uscio e isfasciatosi misse mano nella piagha, sì e in tal modo l'anima dolorosa si partì.

1.2 [In partic.:] levare le fasce a un neonato.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 13, cap. 1.69, pag. 307: Farai che lassi libera la parte / D'onde sua acqua viene, / Che poi la fascia l'uscir non contenda; / E llui sfasciato, quella parte premi...

[2] Paolino Pieri, Merlino (ed. Cursietti), p. 1310-a. 1330 (fior.), 7, pag. 9.24: Ora, quando il fanciullo fu battezzato e tornato a casa, e Liabella, volendolo bagnare, sì llo isfasciò...

[3] Novelle Panciatich., XIV m. (fior.), 138, pag. 136.6: Quella avendo il fanciullo in braccio, trovollo morto; chominciò a ffare grandissimo pianto: vièllo rimirando: no lle parve desso, sì come non era [[...]]: vièllo isfaciando, et mirandolo non potea vedere che fosse il suo figliuolo...

1.2.1 Sost. Atto di levare le fasce a un neonato.

[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 13, cap. 1.178, pag. 311: Nello sfasciar, di stenderli le braccia / Ver le ginocchia e di chovrir suo testa, / Serva l' usanza ed ancor la dottrina / Delle più antiche...

1.3 Estens. Rimuovere un panno o un tessuto che copre un oggetto.

[1] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 74, pag. 32.32: uno prete, [[...]] levatosi per dir messa la mattina come era usato, acconcio alla messa, scoperto ed isfasciato il calice, esso trovò nel calice sangue che parea mistura propia sangue e carne.

[2] A. Pucci, Guerra, a. 1388 (fior.), II, ott. 24.7, pag. 207: e preser le colonne; [[...]] / poi le mandár, com' egli avien promesso, / fasciate in iscarlatto, e 'n fede corta. / Quando da' Fiorentin furo sfasciate, / come furon contenti, or lo pensate.

1.3.1 [Rif. a un cadavere].

[1] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 157, pag. 375.36: e andorono alla chiesa, dov'era il detto corpo; ed entrati in una cappella, li cherici il trassono, o dell'altare o armario e involto, com'è d'usanza, di molti veli e drappi d'oro, isfasciando a parte a parte...

2 [Milit.] Metaf. Privare (una città) della cinta muraria. Estens. Demolire (una città).

[1] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 42.2: E' Fiorentini gli richiesono quando ebeno tanto ardire di venire a canpo a Siena e volevola sfasciare e mettare su la Croce del Travaglio una cholonna e scrivarvi: qui fu Siena.

[2] F La sconfitta di Monte Aperto, XIV (sen.): E vennero gl'inbasciadori de' Fiorentini senza niuno saluto, e dissero loro inbasciata, ciò è: «Noi voliamo che incontanente questa città per tutto sia sfasciata di tutte mura... || Spagnolo, Monte Aperto, p. 5.