0.1 isvanì, isvanío, isvanisca, isvanisce, isvanita, isvanito, isvanoìo, svanì, svaniscono; f: isvanendosi, isvanirono, svaniamo, svanisca, svanisce.
0.2 Da vano.
0.3 Fiore, XIII u.q. (fior.): 2.
0.4 In testi tosc.: Fiore, XIII u.q. (fior.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.).
0.5 La forma isvanoìo del Fiore (cit. in 2 [1]) rappresenta un prestito puntuale dal fr. ant. esvanöir.
0.6 N Doc.: cit. tutti i testi.
0.7 1 [Rif. a un vapore o a una fragranza:] disperdersi nell'ambiente fino a non esser più percepito dai sensi. 2 Scomparire dalla vista, spec. perdendo consistenza materiale. 2.1 Fig. Affievolirsi e scomparire nel nulla. 3 Essere o risultare inutile. 4 Perdere contatto con la realtà, divenire vano (spec. errando in ragionamenti fallaci).
0.8 Marco Maggiore 17.05.2018.
1 [Rif. a un vapore o a una fragranza:] disperdersi nell'ambiente fino a non esser più percepito dai sensi.
[1] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. III, ep. 27, pag. 17, col. 2.43: La vertù solamente dona di gioia perpetuale e sicurtà e, se alcuna cosa le si contrappone, questo è altressì come uno nuvolo che contro al sole non dura, anzi svanisce e torna a niente". || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XV, ep. 86, pag. 51, col. 2.37: Certo nel tempo d'aguale l'uomo è tenuto per neente, se non s'ugne il dì due volte o tre, sì che e' sia odorifero tutto il dì dell'unguento e che l'odore non vada via e svanisca. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XVII, cap. 4, pag. 672.39: ella è sì come uno fumo che tosto si leva in alto e di presente isvanisce... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[4] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. XXI, cap. 5, vol. 9, pag. 23.13: Pome nascono nella terra di Sodoma, che pervengono a vista di maturarsi; ma premute col morso, tornano in fummo e favilla, aggrinzandosi il cuoio, e svaniscono. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
2 Scomparire dalla vista, spec. perdendo consistenza materiale.
[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 6.2, pag. 12: Partes'Amor [le] su' ale battendo / E 'n poca d'or sì forte isvanoìo / Ched i' no 'l vidi poi, né no· ll'udìo, / E llui e 'l su' soccorso ancor atendo.
[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Luc. L. 3, cap. 1, pag. 107.15: Et in quello parlamento fu aviso a Pompeo che l'abbracciasse; et allora ella isvanío dentro a sue braccia.
[3] Fioretti S. Francesco, 1370/90 (tosc.), cap. 53, pag. 217.10: e di subito la forma del pane isvanì, e nell'ostia apparve Gesù Cristo benedetto incarnato e glorificato...
[4] Considerazioni stimmate, XIV ex. (tosc.), 5, pag. 278.18: Onde subitamente, dette queste parole, quel fuoco del chiostro svanì...
2.1 Fig. Affievolirsi e scomparire nel nulla.
[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 20, cap. 1, par. 5, pag. 329.11: Alle opere si dee aggiugnere ozio, non quello per lo quale isvanisce la virtù, ma quello per lo quale si riconforta...
[2] f Rim. Am. Ovid. (Laur. 41.36), XIV pm. (fior.), Cap. [vv. 643-672], pag. 107r.33: Inganniti l'Amore, sì che nascosamente si parta e svanisca e vada a vento e per molli gradi muoia tutto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Ov., Rem. Am., 653: «Fallat, et in tenues evanidus exeat auras».
[3] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. VII, ep. 57, pag. 27, col. 4.19: i quali [[scil. Scoziani]] afermano e dicono che ll'anima dell'uomo schiacciata d'un gran peso non può durare, anzi si spande e svanisce e va via... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[4] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. IV, cap. 20, vol. 2, pag. 152.11: Ma ora perch'ella non è dea, ma dono di Dio, da lui solo sia addomandata: e tutta la turba delli iddii isvanisca. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
- Pron.
[5] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 3, cap. 1, pag. 520.7: e gierminata se ing[e]nerrà meno di discordia o di piato à amenato né non ciessa induciere, più tosto si svaniscono e da ora mai multiprichare non valglono... || Se non si deve leggere sì svaniscono. Cfr. Defensor pacis, III, 1, 1: «et germina discordie sive litis [[...]] arescant cicius et de cetero propagari non valeant».
[1] Bibbia (10), XIV-XV (tosc.), 1 Cor 1, vol. 10, pag. 85.21: e non in sapienza di parole vuole che io predichi, perchè la croce di Cristo non isvanisca. || Cfr. 1 Cor, 17: «ut non evacuetur crux Christi».
4 Perdere contatto con la realtà, divenire vano (spec. errando in ragionamenti fallaci).
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. IV, cap. 3, vol. 2, pag. 111.17: E per vedere questo più chiaro, non svaniamo iattati dalla vana ventositade, e non ingrossiamo la sottigliezza della intenzione per magni vocaboli e d'alto suono... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. VIII, cap. 10, vol. 3, pag. 183.9: però adunque che conoscendo Iddio non lo glorificarono nè ringraziarono come Dio; ma isvanirono nelle loro cogitazioni, ed oscurossi il cuore loro stolto. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
- Pron.
[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. X, cap. 1, vol. 4, pag. 70.17: Ma perché anche essi dando luogo alla vanità e allo errore delli popoli, ovvero come dice l'Apostolo isvanendosi nelle cogitazioni loro... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.