SVANITO agg.

0.1 isvanita, isvanito; f: insvanito.

0.2 V. svanire.

0.3 Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Rim. Am. Ovid.(A), XIV pm. (pis.); Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.).

0.5 La forma insvanito dipenderà da rianalisi come prefissato in in‑ a partire dalla variante prostetica isvanito.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Divenuto fievole fino a scomparire (in contesti fig.). 2 [Rif. a una parte del cervello:] ottuso, indebolito nel funzionamento?

0.8 Marco Maggiore 17.05.2018.

1 Divenuto fievole fino a scomparire (in contesti fig.).

[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 163.23: L'amor si rimuova per molli gradi e inganni, e isvanito esca in venti sottili. || Cfr. Ov., Rem. Am., 653: «Fallat, et in tenues evanidus exeat auras».

[2] f Pistole di Seneca (red. II), XIV s.q. (fior.), L. XIX, ep. 102, pag. 68, col. 4.52: Eziandio colui che crede che il coraggio e l'animo duri tanto solamente mentre ch'egli è rinchiuso nel corpo, e tanto tosto egli è fuori e insvanito e non è nulla, s[i] studia ancora d'essere utile apresso la sua morte. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 [Rif. a una parte del cervello:] ottuso, indebolito nel funzionamento?

[1] Jacopo Passavanti, Tratt. sogni, c. 1355 (fior.), pag. 332.31: e la parte fantastica [[scil. del cielabro]], rimanendo vôta, che si rovescia in dietro (e quella offuscata e quasi affogata, e questa vôta e isvanita), riceve fantasie gravi e noiose...