0.1 infastidita, infastiditi, infastidito.
0.2 V. infastidire.
0.4 In testi tosc.: f Chiose a Rim. Am. (B), p. 1310-a. 1330 (fior.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.); Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.).
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Che prova un senso di insofferenza verso qsa; che prova rincrescimento e disgusto per ciò che prima gradiva (anche in contesto fig.). 2 Percepito come molesto.
0.8 Zeno Verlato 03.10.2017.
1 Che prova un senso di insofferenza verso qsa; che prova rincrescimento e disgusto per ciò che prima gradiva (anche in contesto fig.).
[1] f Chiose a Rim. Am. (B), p. 1310-a. 1330 (fior.), chiosa [Mgb1]53, pag. 852.8: io vorrei che tu pigliassi con lei diletto di lussuria in tutti modi acciò che quando ne fossi ben sazio te ne paresse essere tutto infastidito. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 23, pag. 626.17: pensa in te e domanda tutti i tuoi sentimenti: tu troverrai che tutti saranno infastiditi di lei toccare.
[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 30, vol. 2, pag. 173.17: il nostro Comune infastidito di troppo tranquillo stato, cercò matera di grande turbamento della cittadinanza...
[4] Petrarca, Disperse e attribuite, a. 1374, 175.9, pag. 233: Se già gran tempo infastidita e lassa / Se' di quel dolce falso fuggitivo / Che 'l mondo traditor può dare altrui, / Perchè ripon' più la speranza 'n lui...
[5] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 15, 55-78, pag. 414.18: Dante, infastidito per le condizioni de' suoi cittadini, si partì da Fiorenza...
[1] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 159.24: quando già credi potere istar senza lei, pur vi sta', fin a tanto che tu ben ramucchi e la copia ti tolga l' amore e non ti giovi di stare in della casa infastidita.