NASTRO s.m.

0.1 nastari, nastri, nastro.

0.2 Got. nastilo (Nocentini s.v. nastro).

0.3 Doc. prat., 1275: 1.

0.4 In testi tosc.: Doc. prat., 1275; Dante, Commedia, a. 1321.

N L'att. in Francesco da Buti è cit. dantesca.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto Vocabolario Dantesco.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Fettuccia più o meno larga di materiale tessile o d'oro, che si cuce per ornamento su un drappo o su una veste (gen. in corrispondenza dell'orlo). 1.1 [Fig. o in contesto fig.]. 1.2 Fettuccia di tessuto che si lega a un oggetto per ornamento o per ragioni cultuali.

0.8 Zeno Verlato 20.10.2017.

1 Fettuccia più o meno larga di materiale tessile o d'oro, che si cuce per ornamento su un drappo o su una veste (gen. in corrispondenza dell'orlo). || Lo stesso effetto ornamentale poteva essere ottenuto tessendo con fili di un colore diverso l'orlo dei tessuti o delle vesti (cfr. Gérard-Marchant, Orli, nastri e righe, p. 141).

[1] Doc. prat., 1275, pag. 531.19: Puccarino Fro(n)tini p(er) vijj ce(n)to braccia di nastari (e) p(er) la trabaccha, s. lvj.

[2] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 65, vol. 2, pag. 213.9: al palio di san Giovanni, ch'era di due finissimi velluti climesi, con uno nastro d'oro largo quattro dita coll'arme del popolo e del Comune...

[3] a Doc. fior., 1359-63, pag. 217.15: per braccia j 1/2 di nastro largo di stame nero pela detta cocolla...

[4] Libro segreto di Simone, 1349-80 (fior.), [1363], pag. 518.36: per nastri d'oro per la detta chottardita lbr. 3 s. 7 d. 6.

[5] Lett. fior., 1375 (7), pag. 31.24: Gli altri due cavalieri avevano ciascuno [[...]] uno cappello in capo, coperti di panno cupo con nastri d' oro suvvi, a maniera di portagli a tempo di pioggia.

1.1 [Fig. o in contesto fig.].

[1] Sacchetti, La battaglia, 1353 (fior.), II, ott. 42.6, pag. 32: quando Febo con ardente ferza / percuote chioma d' oro in alabastro, / sí che per forza lo splendor rinterza / cerchiando sé di rilucente nastro...

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 4, cap. 9.79, pag. 280: Così parlando, per quelle pendice / Costanza vidi, Laspera e Mauro Castro [[...]]. / E vidi, ricercando per quel nastro, / Pagropoli e Caffa del Genovese...

1.2 Fettuccia di tessuto che si lega a un oggetto per ornamento o per ragioni cultuali.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 11, ott. 15.8, pag. 608: poi il fece a giacer porre in ello [[scil.: nel feretro]], / incoronato di frondi d' alloro, / con ricco nastro rilegate d' oro.

1.2.1 Fettuccia di tessuto o cordoncino ornamentale con cui si legano i capelli.

[1] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, pag. 709.18: E quella [[...]] libera lascia la candida fronte mirare ad Ameto, il quale, nella sua sommità, degli aurei crini con nero nastro, ponente all' una e agli altri dovuti confini, terminata conosce e di debita ampiezza la loda...

1.2.2 Fettuccia di tessuto o cordoncino che si lega per ornamento al collo, e da cui pende un gioiello (anche in contesto fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 15.22, vol. 3, pag. 241: tale dal corno che 'n destro si stende / a piè di quella croce corse un astro [[...]]; / né si partì la gemma dal suo nastro, / ma per la lista radïal trascorse...

[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 15, 13-24, pag. 439.29: Nè si partì la gemma dal suo nastro; ecco che sempre seguita lo colore che si chiama permutazione, trasumendo lo spirito beato a la gemma che è messa ne l'anello, e la croce a la stella...