PALPITANTE agg.

0.1 palpitante, palpitanti.

0.2 V. palpitare.

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.).

In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).

0.6 N Per quanto riguarda gli ess. dell'Ottimo e della Leggenda aurea, le integrazioni proposte dagli edd. non sono strettamente necessarie, potendosi attribuire senz'altro la lezione palpante al verbo palpare, nel signif. di 'pulsare' (cfr. s.v. palpare, 2).

0.7 1 Che mostra nel corpo le pulsazioni dovute al battito cardiaco. Estens. Che dà segni di vitalità, che è in vita (rif. partic. a un agonizzante). 1.1 Che ha il battito cardiaco accelerato a causa di una forte emozione. 2 Che tasta alla cieca, brancolante (in contesto fig.).

0.8 Zeno Verlato 03.10.2017.

1 Che mostra nel corpo le pulsazioni dovute al battito cardiaco. Estens. Che dà segni di vitalità, che è in vita (rif. partic. a un agonizzante).

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 28, pag. 492.19: tolse Joab tre lancie, e ficcole nel cuore d'Ansalon, e lui ancora palp[it]ante X sergenti di Joab l'accisono...

[2] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 25, pag. 214.6: Eber se fece trayre lo trunco da piecto e, denante ad Achilles, co li ochy palpitanti spirao. || Cfr. G. Colonne, Hist. dest. Tr., p. 192: «languentibus oculis».

- Fig.

[3] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 8, par. 4, pag. 234.24: il suo amante pieno di sangue e ancora con poca vita palpitante...

1.1 Che ha il battito cardiaco accelerato a causa di una forte emozione.

[1] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 48, S. Benedetto, vol. 1, pag. 414.5: accorsi i frati non videro il drago, ma il monaco così tutto tremante e palp[it]ante lo rimenarono al monasterio... || Cfr. Legenda aurea, XLVIII, 139: «tremantem atque palpitantem». Alla lez. palpante del ms. utilizzato da Levasti per l'ed. e ai suoi affini, corrisponde nel ms. di Siena, Bibl. Com. degli Intronati, I.II.3, la lez. palpettante (cfr. Leonardi-Cerullo et al., La Legenda aurea in volgare, p. 365).

2 Che tasta alla cieca, brancolante (in contesto fig.).

[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VIII, cap. 20, pag. 141v.4: que' c'avea veduto la fantilità del mondo ancor tenera, et per un cotal modo palpitante et roçço... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.