0.1 satolla.
0.2 Da satollare.
0.3 Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.): 1.
0.4 In testi tosc.: Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.); Boccaccio, Decameron, c. 1370.
In testi mediani e merid.: Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.).
0.5 Anche s.m. (satollo).
Locuz. e fras. fare satolla 2; procacciare un satollo 2; torsi una satolla 2.
0.6 N Doc. esaustiva.
0.7 1 Atto di riempire (lo stomaco). 2 Locuz. verb. Fare satolla, procacciare un satollo, torsi una satolla: abbuffarsi, prendere un'indigestione. Anche fig.
0.8 Nicola Pacor 17.10.2016.
1 Atto di riempire (lo stomaco).
[1] Jacopone, Laud. Urbinate, XIII ui.di. (tod.), 12.28, pag. 528: Onne mundano delectamento / allora tornarā in tormento, / e cquesta vita te parrā vento, / quando verrai all' ardente porte. / Allora te parrā nigente / la satolla de lo ventre / e lo ioco co la gente / ked āi facto tante volte.
2 Locuz. verb. Fare, torsi (una) satolla, procacciare un satollo: abbuffarsi, prendere un'indigestione (anche fig.).
[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 224.10, pag. 259: Almeno io abbo / per folle dir procacciat'un satollo, / al qual me' converria ventre di lupo.
[2] Meo dei Tolomei, Rime, XIII/XIV (sen.), 4.11, pag. 52: Carne di bu', e cascio e cipolla / molto mi loda quand' i' sento doglia, / e ch'i' ne faccia ben buona satolla...
[3] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VIII, 3, pag. 515.30: ben ti dico che io vi verrei una volta con esso teco pur per veder fare il tomo a quei maccheroni e tormene una satolla.
[4] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 71, terz. 40, vol. 3, pag. 291: e privilegj colla falsa Bolla / faceva largamente, e con letizia, / volendo di pecunia far satolla.