SAZIAMENTO s.m.

0.1 saciamento, satiamento, satïamentu, saziamento.

0.2 Da saziare.

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Convivio, 1304-7; Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311.

In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).

0.5 Locuz. e fras. a saziamento 1.1.1.

0.7 1 Appagamento del senso di fame o di sete (anche in contesti fig.). 1.1 Fig. Soddisfazione (di un appetito dell'animo). 2 Eccessiva sazietà, indigestione. 2.1 Senso di saturazione che deriva da un'eccessiva esposizione a qsa.

0.8 Nicola Pacor 17.10.2016.

1 Appagamento del senso di fame o di sete (anche in contesti fig.).

[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 540, pag. 345: Anchy te fo savere / ke 'l pan, ke poco pare, / farà multiplicare / ad gran satïamentu».

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 257, pag. 291.12: E quando l'uomo non cena, lo stomaco dorme voto, e gli omori gocciolano dentro, [[...]] e al mattino si trova pieno di flemme e di collere. E questo aviene perch' egli è satollo; ché la fame e lo saziamento non viene se non dallo stomaco.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 6, 22-33, pag. 183.21: Questo rimedio, finge l' autore, che pigliasse Virgilio per non essere impedito dal Cerbero; e verisimilmente alla voracità, posta di sopra di sì fatto dimonio, si conveniva, a farlo star cheto, saziamento; e quivi non era cosa più atta che la terra.

1.1 Fig. Soddisfazione (di un appetito dell'animo).

[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 64, pag. 317.29: E che in Cristo sieno tutti i beni e tutti i diletti e le perfezioni tutte, e ogne saziamento d'ogne disiderio razionale e intellettuale.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 12, pag. 334.4: Promettono le false traditrici, se bene si guarda, di tòrre ogni sete e ogni mancanza, e aportare ogni saziamento e bastanza...

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 21, pag. 170.10: Unde questi mondani ànno grandi arsioni in dell'anima et in della mente, et tutto dì ardeno per invidia et per lor malitie, et ànno sete di queste cose et mai non ne trovano satiamento...

[4] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 16.484, pag. 198: e, per pregere e per amor / de la vergem pietosa, / ne conduga a l'onor / de quela vita gloriosa, / chi ne dará saciamento / de zo che omo dexererá, / e d'ogni zogo compimento / chi zà mai no finerà.

[5] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 6, cap. 1, vol. 1, pag. 713.13: la loro sfrenata libidine no piglia saziamento dal fatto...

[6] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 14, 85-93, pag. 389.3: il pregai, che mi largisse il pasto; cioè lo saziamento.

1.1.1 Locuz. avv. A saziamento: fino a provare soddisfazione, a sufficienza.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 543, pag. 21: Perzò no ve tegn savij quando fei ovramento / Ke fiza deponudho da questo rezemento; / Zamai no vedherí quel temp a satiamento, / Ma sempre srò segnor a mal vostro talento.

2 Eccessiva sazietà, indigestione.

[1] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 18, pag. 34.2: A lo fastidio ed a lo saziamento fa questa medicina: prende di merda di ratto e di merda di passera [[...]] e pestalo bene insieme sottilemente...

2.1 Senso di saturazione che deriva da un'eccessiva esposizione a qsa.

[1] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 8, par. 7, pag. 229.21: Tullio nel primo della vecchia Rettorica. Molto si conviene studiare di variare lo dire, perché in ogni cosa simiglianza è madre di saziamento.

[2] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 24, pag. 56.3: Il coraggioso spregia la morte, e al codardo la vita è nojosa, e grave. Ad alcuni viene un saziamento di vivere, come del far sempre una medesima cosa.