MERLA s.f.

0.1 merla, merle.

0.2 Lat. merula (DELI 2 s.v. merlo 1).

0.3 Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.); Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.); Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

0.7 1 [Zool.] Femmina del merlo (anche con rif. all'animale senza distinzione di sesso).

0.8 Michele Ortore 08.02.2017.

1 [Zool.] Femmina del merlo (anche con rif. all'animale senza distinzione di sesso).

[1] Bestiario d'Amore, XIV in. (pis.), pag. 82.13: altresì chome ell[i] aviene de la merla, che anchora ch' ella sia pió laida ucello che altri vegia, non cha[n]te se non in due modi, sì la nodrisce l' omo pió volo[n]tieri che [a]ltro ucello per lo dolce cantare è di sua voce.

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 2, pag. 64.15: venne lo tentatore; e una avicola piccola e negra, che communemente si chiama merla, gl' incominciò volare intorno alla faccia...

[3] Cino da Pistoia (ed. Contini), a. 1336 (tosc.), 17.1, pag. 650: Per una merla che dintorno al volto / sovravolando di sicur mi venne, / sento ch' Amore è tutto in me raccolto, / lo quale uscìo de le sue nere penne; / ch' a me medesmo m' ha furato e tolto...

[4] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 8, pag. 564.3: Dallo studio di costei seguire, del luogo medesimo levata, mi tolse una nera merla, la quale movendo col becco rosso piacevoli modi di cantare, oltre modo disiderare mi si fece.

[5] Sam Gregorio in vorgà, XIV m. (lig.), L. 2, cap. 2, pag. 115.3: vene lo tentaor; e una oseleta, picena e neigra, chi comunamenti se iama merla, li començà a vorar intorno a la faça...

[6] Diretano bando, XIV (tosc.), cap. 19, pag. 14.15: Altresì come la merla, ch'è il più soçço ucello c'omo nutrichi in gabbia, et non canta se non due mesi de l'anno, sì la guarda huomo più volentieri che altro uzello, per lo dolzore di sua boce.