MOLTIPLICAZIONE s.f.

0.1 molltipllichaçion, molteplecatione, moltiplicazione, moltiplicazone, moltiprichazione, mulltiplicaçion, mulltiplichaçion, multeplicatione, multiplicagione, multiplicatione, multiplicatium, multiplicazione, multiplicazioni, multiprichazione, multiprichazioni, multjpricazione, multjprichazione, multjprichazionj.

0.2 Lat. multiplicatio, multiplicationem (DELI 2 s.v. moltiplicare).

0.3 Stat. sen., 1305: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. sen., 1305; Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.); Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.).

In testi sett.: Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.); Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.).

In testi mediani e merid.: Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342.

0.7 1 Aumento considerevole di qsa che si può numerare. 1.1 [Rif. alla riproduzione umana o animale]. 1.2 Ripetizione insistita. 2 [Mat.] Operazione aritmetica che, dati due numeri, o fattori, consiste nel sommare tanti elementi uguali ad uno quanti ne indica l'altro; il risultato dell'operazione, o prodotto. 3 [Astr.] [Rif. ai raggi solari diretti verso la superficie della Luna:] riflessione.

0.8 Michele Ortore 09.07.2017.

1 Aumento considerevole di qsa che si può numerare.

[1] Stat. sen., 1305, cap. 9, pag. 13.14: secondo che 'l savio detta, in moltiplicazone di parole non si schifa el peccato... || Rende il proverbio biblico «in multiloquio non deerit peccatum» di Pr. 10, 19.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 29, pag. 192.14: L'una fue che le diede multiplicatione di pene et questo quando disse: «Multiplicabo erumpnas tuas».

[3] Giordano da Pisa, Prediche, 1309 (pis.), 15, pag. 122.28: Et se molto àe dell'altrui, non può essere sensa multiplicatione di peccati...

[4] Stat. assis., 1329, cap. 7, pag. 170.31:etiamdio quello medesmo dicemo quanto alla iteratione e multiplicatione dei peccati...

[5] Metaura volg., XIV s.-t.d. (fior.), L. 3, cap. 7, ch., pag. 310.21: E alcuna volta addiviene al tempo di caldo che tra' monti è grande caldo per due cagioni: l'una si è perché il sole ripercuote dall'uno lato del monte ne l'altro lato del monte, e dall' uno nell'altro molte volte, e per quella multiplicatione della percussione de' raggiuoli sì si multiplica il caldo tra i monti.

[6] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 67, col. 1.28: infondendo le virtù e le forze nell'anima colla multiplicazione e larga abbondanzia de' frutti suoi...

1.1 [Rif. alla riproduzione umana o animale].

[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 1, cap. 8, pag. 38.24: Adunque se la moltiplicazione della generazione di Abramo per Isacco fu da Dio predestinata, perchè ebbe la moglie sterile?

[2] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 119, par. 1, vol. 2, pag. 478.26: per la piccolecça de le some e la multeplicatione de le gente non se satesfà biene a le volontà de ciascune...

[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 1, cap. 8, pag. 94.20: Dunca, se la multiplicatium de la generatium de Abraam de Ysaac fu da De' predestinâ, como è ço ch' elo ave la moger sterila?

[4] Libro del difenditore della pace, 1363 (fior.), diz. 1, cap. 17, par. 10, pag. 110.8: E spero alquno parrebbe natura avere amisurata e menomata la moltiprichazione e nnumero delli uomini e dell'altre bestie...

- Estens. [Rif. alla crescita della Chiesa attraverso le ordinazioni sacerdotali e il matrimonio tra fedeli].

[5] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 50, vol. 2, pag. 117.7: sette sono li Sacramenti della Chiesa, cioè Battesimo, Confermazione, Eucaristia, Penitenza, Estrema unzione, Ordine, e Matrimonio. Delli quali i primi cinque si ordinano a perfezione dell' uomo in sè stesso, e gli altri due ultimi si ordinano a perfezione, e moltiplicazione della Chiesa in comune.

1.2 Ripetizione insistita.

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. II (i), par. 114, pag. 121.33: Appresso a questo, acciò che Virgilio non sia tardo all'andare, [[...]] si dimostra verso lui dovere essere grata, dicendo: Quando sarò dinanzi al signor mio, cioè a Dio, Di te mi loderò sovente a lui: e così non una volta, ma molte, nella multiplicazione delle quali si dimostrerà esserle stato gratissimo il servigio da lui ricevuto.

2 [Mat.] Operazione aritmetica che, dati due numeri, o fattori, consiste nel sommare tanti elementi uguali ad uno quanti ne indica l'altro; il risultato dell'operazione, o prodotto.

[1] Zibaldone da Canal, 1310/30 (venez.), pag. 22.29: devemo mulltiplichar quelle onçe de l'una sorta cum li charati de l'oro ch'el ten la marcha e scriver quella molltipllichaçion...

[2] Paolo dell'Abbaco, Regoluzze, a. 1374 (fior.), 16, pag. 31.3: Se vuoli giugnere 2 rotti spartiti, multiplicha il dinominato dell'uno contro al dinominante dell'altro, e giungni insieme, e parti per la multiplicagione dell' uno dinominante contro a l'altro...

[3] Paolo dell'Abbaco, Trattato, a. 1374 (fior.), 192, pag. 153.16: E choxj` àj che, per la multjprichazione di 3 e lla radicie chubicha di 10...

3 [Astr.] [Rif. ai raggi solari diretti verso la superficie della Luna:] riflessione. || Cfr. Par. II, 91-93, con rif. alle teorie sulle macchie lunari.

[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 2, proemio, pag. 33.14: sì che li raggi del Sole che illuminano la Luna in sulla superficie, la illuminano quanto elli trapassano per lo rado, poi si multiplicano suso uno termine nel corpo della Luna, dove non è più l[o] [st]endimento del rado; sì che per la diversitade del luogo della multiplicazione de' raggi, li raggi illuminano più e meno, e per conseguente è chiaro ed ombroso.