0.1 improvida, improvidu, inprovido.
0.2 Lat. improvidus (DELI 2 s.v. improvvido).
0.3 Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.): 1.
0.4 In testi tosc.: Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.).
In testi mediani e merid.: Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Che manca della capacità di prevedere o di valutare correttamente gli eventi, i dati, la realtà, o che denota tale mancanza; privo di prudenza o accortezza. [Rif. a una persona:] che agisce in modo poco ponderato, con scarsa cautela o con avventatezza.
0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.
1 Che manca della capacità di prevedere o di valutare correttamente gli eventi, i dati, la realtà, o che denota tale mancanza; privo di prudenza o accortezza. [Rif. a una persona:] che agisce in modo poco ponderato, con scarsa cautela o con avventatezza.
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 17, pag. 242.24: quelli ch'è inprovido non sa trattare li consigli di providimenti.
[2] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 533, pag. 345: Non say, Timore improvidu, ke lu Deu ke nn'à cura / non ne lapsa perire, / et adbacte omne exercitu cum sua francha armatura / e franchi cavaleri?
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 2, vol. 2, pag. 114.22: Ma la improvida pachia di li vinchituri, sprezandu l'unu consilyu et l'altru, li utilitati, missi suta lu jugu, alumauli in sua destruciuni. || Cfr. Val Max., VII, 2, ext.17: «sed inprouida temeritas uictorum...».