IMPROVVISAMENTE avv.

0.1 improvisamente, improvvisamente, inprovisamenti.

0.2 Da improvviso.

0.3 Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.): 1.

0.4 In testi tosc.: Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); f Deca quarta, a. 1346 (fior.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.).

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Senza preavviso e senza essere previsto; in modo inaspettato.

0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.

1 Senza preavviso e senza essere previsto; in modo inaspettato.

[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 21.13: inprovisamenti venendu certi compagnìj di homini d'armi, unu centuriunu di compagna cridau desaudutamenti... || Cfr. Val. Max., I, 5, 1: «forte eo tempore praesidio cohortibus redeuntibus centurio in comitio exclamaret...».

[2] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 9, pag. 67.24: E spesse volte troviamo, che quelli, che sperano d' avere buono fine, ed avere misericordia, muoiono improvvisamente sanza buona disposizione.

[3] Gl <Cavalca, Disc. Spir., a. 1342 (pis.)>, cap. 23, pag. 184.16: Onde avviene per giusto giudizio di Dio, che spesse volte a questi tali è tolto il tempo, e muoiono improvvisamente, cioè disavvedutamente.

[4] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [V.38], vol. 5, pag. 395.15: Toante e li suoi, sì come coloro i quali ogni speranza aveano in ciò che improvvisamente li potessero soprapprendere... || DiVo; non att. nel corpus da altra ed. Cfr. Liv., XXXV, 38, 11: «Thoas et Aetoli, ut qui spem omnem in eo ut improviso opprimerent habuissent...».

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 10, cap. 141, vol. 2, pag. 342.11: E per questo modo venne il giudicio d'Iddio improvisamente a quegli della casa da Montefeltro...

[6] Rim. Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), pag. 152.9: Saraivi presente improvisamente e di siguro la troverai disarmata. || Cfr. Ov., Rem. Am., 347: «Improvisus ades, deprendes tutus inermem...».

[7] f Declamazioni di Seneca, a. 1392 (tosc.), L. IV, declamazione 3, pag. 85.6: e perocché tu hai aggiunto al mio caso che era confinato, e avea improvvisamente morto uno, del quale a me ne 'ncrebbe, e incresce... || DiVo; non att. nel corpus da altra ed.