0.1 indice; f: endice.
0.2 Lat. index (DELI 2 s.v. indicare).
0.3 Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.): 3.
0.4 In testi tosc.: Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
Doc. esaustiva.
0.7 1 Elemento che denuncia uno stato di cose, segno rivelatore (di qsa). 2 Pietra di paragone. 3 [Per prob. errore paleografico, a partire dalla lezione radice].
0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.
1 Elemento che denuncia uno stato di cose, segno rivelatore (di qsa).
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IV, cap. 16, pag. 69v.11: Saremo adunque al postucto tiepidi sança rimedio, come se non n'avessimo alcuno endice dela negligença nostra, il quale istesse o nel nostro corpo o nele proprie conscientie... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Conl., IV, 16: «utpote non habentes indicem neglegentiae nostrae...»
[1] Gl Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 89.19: Mercurio rise: o sanza fede, tradisci tu me a me? E volse lo spergiurato petto in dura pietra, la quale aguale si chiama indice. E niuna cosa della vecchia infama ee nel meritevole sasso. || Cfr. Ov., Met., II, 706: «periuraque pectora vertit / in durum silicem, qui nunc quoque dicitur index...».
3 [Per prob. errore paleografico, a partire dalla lezione radice].
[1] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 12: la cupidità è indice di tucti mali, sì come dice beato Paulo in nela prima pistula A Timoteo. || Cfr. Ep. Tim. I, 6, 10: «radix enim omnium malorum est cupiditas...».