INTATTO agg.

0.1 intatta, 'ntatta; f: intacto.

0.2 Lat. intactus (DELI 2 s.v. intatto).

0.3 Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: Boccaccio, Filocolo, 1336-38.

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Uguale a se stesso non essendo mai stato toccato: privo di alterazioni o deterioramenti (anche fig.) e perfettamente integro e immodificato (rispetto alla sua condizione originaria).

0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.

1 Uguale a se stesso non essendo mai stato toccato: privo di alterazioni o deterioramenti (anche fig.) e perfettamente integro e immodificato (rispetto alla sua condizione originaria).

[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 43.170, pag. 160: Como Adam en prima fo formato / de 'ntatta terra, dice la Scrittura, / cuś de vergen Cristo fosse nato...

[2] f Consolazione a Elvia, XIV/XV (fior.), pag. 56r.1: Questo sangue non è uscito del tuo corpo intacto: tu sè stata ferita nelle margini. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Cons. Helv., 15, 4: «Non ex intacto corpore tuo sanguis hic fluxit; per ipsas cicatrices percussa es».

- [Rif. a una donna:] vergine.

[3] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 31, pag. 405.21: Tarolfo [[...]] quella donna cui egli avea sempre disiata, [[...]] quando la donna venne a lui, se gli fosse piaciuto, rimanḍ la sopradetta donna intatta al suo marito...