0.1 intema, ìntemo, intima, intime, intimi, intimissimo, intimo, intimu.
0.2 Lat. intimus (DELI 2 s.v. intimo).
0.3 Dante, Vita nuova, c. 1292-93: 3.
0.4 In testi tosc.: Dante, Vita nuova, c. 1292-93; f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Lett. volt., 1348-53.
In testi sett.: Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Poes. an. urbin., XIII; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Stat. Montecassino, XIV (luc.); Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. intimo a 1.1.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 [Rif. a una posizione nello spazio (anche uno spazio fig.):] che si situa nel luogo centrale, più profondo, più lontano dall'esterno o dalla superficie. 1.1 Intimo a qsa: che sta o si attua all'interno di qsa, che costituisce la parte essenziale o un elemento costitutivo di qsa. 1.2 [Rif. specif. ad organi interni del corpo umano, per significare complessivamente la sede di ciò che una persona possiede di più profondo, importante e privato]. 2 Fig. [Rif. a un sentimento o un modo di essere:] che fa profondamente parte di sé; percepito e vissuto con grande intensità e partecipazione come un elemento costitutivo di se stessi (ed è gen. nascosto o espresso di rado o a pochi). 2.1 [Detto di una virtù:] radicata e presente al più alto grado. 2.2 [Detto specif. del sonno:] profondo. 3 [Rif. a una relazione fra persone:] caratterizzato da profonda fiducia e da grande confidenza e conoscenza reciproca. 3.1 [Di una persona:] legato da un rapporto personale stretto, di confidenza e fiducia reciproca.
0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.
1 [Rif. a una posizione nello spazio (anche uno spazio fig.):] che si situa nel luogo centrale, più profondo, più lontano dall'esterno o dalla superficie.
[1] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. IX, cap. 27, pag. 161r.12: Ma il come et in che modi queste cotali conpunctioni procedono dall'intime camare dell'anima, non è minore malagevoleçça a cercarlo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Cass., Coll., IX, 27: «de intimis animae conclavibus proferantur...».
[2] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.21, vol. 3, pag. 191: così di quelle sempiterne rose / volgiensi circa noi le due ghirlande, / e sì l'estrema a l'intima rispuose.
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 92.22: Il primo modo è del tutto dannato nell' intimo Inferno...
[4] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 1, cap. 6, vol. 1, pag. 45.21: Quistu Appiu [[...]] per forza fici que lu prelatu di la curtina delfica desisi in la intima parti di la sacrata grutta... || Cfr. Val. Max., I, 8, 10: «...in intimam sacri specus partem descendere coegit...».
[5] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IV.47], vol. 5, pag. 307.27: I Galli si ritornarono nelle loro più intime fini. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXXIV, 47, 8: «Galli recepere in intima finium sese...».
[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 10-21, pag. 362.20: l'estrema; cioè quella di fuora, all'intima; cioè a quella d'entro, rispuose...
[7] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 6, cap. 25, pag. 138.18: L' impeto degli Etoli aveva primieramente tardato la fama della congiurazione degli Acarnani: appresso udita la venuta di Filippo, di tornarsi dentro alli loro intimi fini li costrinse. || Cfr. Liv., XXVI, 25, 16: «...regredi etiam in intimos coegit fines...».
[8] f Consolazione a Polibio, XIV/XV (fior.), pag. 239.1: Cesare, di mio padre fratello, perdé Druso Germanico, mio padre, minore per età di lui, quando colui apriva gl'intimi luoghi della Francia et fortissima gente al romano imperio sottomecteva... || DiVo; non att. nel corpus da altra ed. Cfr. Sen., Cons. Pol., 15, 5: «intima Germaniae recludentem...».
1.1 Intimo a qsa: che sta o si attua all'interno di qsa, che costituisce la parte essenziale o un elemento costitutivo di qsa.
[1] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 3, vol. 2, pag. 148.6: Deus penetra et trapassa omni cosa creata, et plui esti intimu Deu a li cosi creati ki non esti intima la luchi di lu suli a l' airu; ka lu splendur di lu suli non trapassa la materia di l' airu, la divinitati trapassa et illabitur ad omni cosa creata tucta, secundum totum et secundum omnem partem.
1.2 [Rif. specif. ad organi interni del corpo umano, per significare complessivamente la sede di ciò che una persona possiede di più profondo, importante e privato].
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 5, cap. 75, pag. 650.4: queste cose sempre mi saranno fitte nell' intime medolle, e prima il mio spirito le sottili aure cercherà, ch' elle passino della mia memoria.
[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 2, pag. 48.4: ma gravemente producendo pianti dall'intimo cuore, parlò così... || Cfr. Verg., Aen., II, 288: «sed graviter gemitus imo de pectore ducens...».
[3] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 2, 3, pag. 53, col. 1.24: Oh quando t'amerò io? oh quando ti stringerò io nell'intime mie viscere del cuore?
[4] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 14.149, pag. 169: «A questo fare è la forza d'amore, / che, credo, in tutto l'intime medolle / miei devora con mio grave dolore... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Ph., 641: «...intimis saeuit ferus / [penitus medullas atque per uenas meat] / uisceribus ignis mersus...».
[1] f Valerio Massimo (red. V2), c. 1346 (tosc.), L. III, cap. 4, pag. 81r.7: cercoe le cose secrete de l'umana conditione e li affetti riposti ne l'intimo del petto... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Val. Max., III, 4, ext.1: «...et in secessu pectoris repositos adfectus scrutari coegit...».
[2] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 21, pag. 129.4: dassi ad intendere in dello intimo del cuor suo che, quando è magnificato e lodato, non per ignoransa e piangentiere de' laudatori, ma per suoi meriti ciò sia ditto.
2 Fig. [Rif. a un sentimento o un modo di essere:] che fa profondamente parte di sé; percepito e vissuto con grande intensità e partecipazione come un elemento costitutivo di se stessi (ed è gen. nascosto o espresso di rado o a pochi).
[1] Poes. an. urbin., XIII, 7.12, pag. 550: crudele core averia / ki ccusì me Lo tollesse, / e la mamma si tacesse / cusì intimo dolore.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 18, cap. 3, par. 9, pag. 311.13: La necessità pruova gli amici, e lo splendore del sovvenimento fatto manifesta la fiamma dell' intimo amore.
[3] Jacopo Passavanti, Specchio, c. 1355 (fior.), dist. 4, cap. 2, pag. 81.26: contrizione dice uno tritamento minuto, quanto a tutte le parti insieme, fatto perfettamente, non rimanendo veruna intera nè salda; la qual cosa fa il dolore intimo e 'l dispiacere perfetto del peccato...
[4] Gl f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. IV, cap. 2, pag. 128.15: Considerano le manifeste loro virtuose operazioni; ma non sanno che tali opere elli fanno solo per una intima speranza, cioè per una speranza, la quale essi hanno dentro da sé alle cose superne, e non per vanità di nome di fuori. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[5] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 38, pag. 128.8: O dolcissima e ferventissima madre mia, io vi lasso la mia volontà, el mio intimo e pieno desiderio.
[6] Stat. Montecassino, XIV (luc.), pag. 27.12: Septimus humilitatis gradus est, si omnibus se inferiorem et viliorem non solum sua lingua pronunciet, set eciam intimo cordis credat affectu. Lu septimo gradu de la hu(m)ilitate è si lu monacho no(n) solamente con la lingua sua <se> p(ro)nu(n)cia sé ess(er)e i(n)feriore (et) plu vil[e] de tutte, s(et) eciam con i(n)timo desiderio de lu core suo sé crede essere.
[7] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 1, cap. 10, pag. 73.13: sia la mente divota [[...]] in sé raccogliendo i suoi spiriti, studiandosi le evacassione vane reprimere, dimenticare le cose estrinsiche e in de l'intime riposarsi...
2.1 [Detto di una virtù:] radicata e presente al più alto grado.
[1] Poes. an. urbin., XIII, 30.81, pag. 607: O Salvatore, ki tTe conestrense, / in Tua divinitate, / ke a ddevere prendare Te vense / la nostra humanetate? / La caritate, - intema, perfecta, / ke nno despreça - ki vole tornare.
[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 1, pag. 129.24: Ma perchè la virtù sopradetta di Paolino è molto intima, e pochi sono che in quella carità di vendersi lo seguitino, parliamo oramai, se ti piace, di miracoli ed esempii di fuori...
[3] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 1, pag. 162.6: Ma per[ché] la dicta sovra vertue de Paulim monto è intima, pochi sum chi in quella caritae de vende-se lo seguitasem, parlemo aoramai se te piaxe de li miracoli e exempli de fora...
2.1.1 [Con valore generic. superlativo (?)].
[1] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 69, pag. 251.1: Alla reina delle reine, dama delle dame, intima e nobilissima, d'ogni biltà incoronata...
2.2 [Detto specif. del sonno:] profondo.
[1] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 23, pag. 131.8: e alcuna volta avendo io me medesima obliata, mi ricorda che non altramente che da intimo sonno rivocata dalle mie serve, ricogliendo il caduto pettine, ritornai al dimenticato oficio.
3 [Rif. a una relazione fra persone:] caratterizzato da profonda fiducia e da grande confidenza e conoscenza reciproca.
[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 22 parr. 1-8, pag. 87.5: con ciò sia cosa che [[...]] nulla sia sì intima amistade come da buon padre a buon figliuolo e da buon figliuolo a buon padre...
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 16, pag. 379.31: In tal maniera dimorando Filocolo con costoro, prese intima dimestichezza con un giovane chiamato Caleon...
3.1 [Di una persona:] legato da un rapporto personale stretto, di confidenza e fiducia reciproca.
[1] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 84, pag. 409.10: Nulla cosa si fa così tuo come 'l cibo, che ssi converte in tua substanzia, ché se 'l cibo potesse favellare e essere amico, sarebbe il più intimo tuo amico.
[2] Rim. Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), Prologo, pag. 355.4: egli era mio intimo amico, al quale il libro dell' Arte d' amare rivolgarizzato affettuosamente avea porto...
[3] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 33, pag. 218.12: il quale, convitando di suoi gran cittadini e vicini circostanti sí come fidati e intimi amici, al chiamar delle frutte finalmente uccider gli fece.
[4] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 15, 25-33, pag. 403, col. 1.14: Lo quale ser Brunetto fo un tempo maestro de D. e fo sí intimo so domestigo de lui, ch'ello volse zudigare per astrología...
[5] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 12, pag. 65.3: Costui [[...]] prese tanta sospeccione di sè medesimo, che quasi in niuno si fidava, e per questo rimosse da sè egl' intimi amici e quali erano a la sua guardia, e in loro luogo mise ferocissimi barbari...
[6] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 5, cap. 31, vol. 1, pag. 215.19: e pregaro che piacesse loro di guardare loro la cittade, confidandosi di loro come di loro intimi amici e cari fratelli.
[7] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 106.9, pag. 651: O ìntemo e deletto amico caro, / quant' è la bona fama cosa bella, / e quanto val via più ch' altro tesaro!
[8] Doc. fior., 1311-50, 90 [1350], pag. 679.23: Vogliamo procuriate d'avere de le loro terre la possessione sollicitamente, et di presente, però che intendiamo di riceverli et tenerli per fedeli amici et intimi servidori.
[9] Lett. volt., 1348-53, pag. 181.1: Viene costà a voi Bindo di Cione del Frate da Siena, nostro caro e intimo amico, per certi suoi bisogni...
[10] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1376] 24, pag. 355.10: Unde ella, stemperata dall'amore, entra mallevadore de' peccatori e promette di piangere el debito loro per la grande fiducia che ella ha nell'intimo e dilectissimo sposo suo.
[11] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 17, 106-120, pag. 508.10: sono intimo amico; cioè amico perfetto d'entro da me...
[12] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 19, pag. 182.16: plu mayuremente so' adolorato quando penso a la morte de quillo buon prencipe Patrodo, intimo amico mio, lo quale tu mme occidiste...
[1] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 45.14: orare per li peccatori, li quali sono passati di questa vita, e spezialmente per li intimi e propinqui.
[2] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 67, pag. 672.13: e scritto li fu in segreto da l'intimi suoi che venisse, che cciò che domandasse al Comune arebbe...
[3] Velluti, Cronica, 1367-70 (fior.), pag. 267.4: mandò il Papa suoi ambasciadori il Conte di Monopello degli Orsini, molto suo intimo, e messer Niccola da Napoli...
[4] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 782, pag. 311.38: mess. [...] avea uno suo cappellano, lo quale era quasi come uno suo intimo da fargli fare ogni cosa, ed era di nazione picciola da non lo avere per signore.
[5] a Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 194.24: Ha di salita dalla chiesa dove è il corpo di santa Caterina insino a questa sommità quattordicimila scaglioni ertissimi, i quali fece Moisès e' suoi più intimi...