RÀPIDO agg.

0.1 rapide, rapidi, rapido; f: rapida.

0.2 Lat. rapidus (DELI 2 s.v. rapido).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 3.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Simintendi, a. 1333 (prat.).

In testi sett.: Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.).

0.5 Locuz. e fras. non rapido 1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Detto di fenomeni naturali:] che si muove in modo impetuoso, travolgendo ogni cosa al suo passaggio. 2 Che si muove o si sposta con grande velocità o con prontezza (o che è in grado di farlo). 2.1 Fig. Impetuoso, avventato. 3 [Rif. per lo più a animali, talvolta per sovrapposizione con il lat. rabidus:] che rapina o rapisce, rapace.

0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.

1 [Detto di fenomeni naturali:] che si muove in modo impetuoso, travolgendo ogni cosa al suo passaggio.

[1] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 2, vol. 1, pag. 61.16: Così ee portato come la nave costretta dal rapido Borea, abbandonata dal suo maestro, e lasciata alli diei e alla fortuna. || Cfr. Ov., Met., II, 185: «ut acta / praecipiti pinus borea, cui victa remisit / frena suus rector...».

[2] f Eneide compil. (II, L. VII-XII), XIV pm. (fior.), L. XI, pag. 123.32: Risuonano l'onde sopra il rapido fiume... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Verg., Aen., XI, 562: «...sonuere undae, rapidum super amnem...».

[3] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. I, pag. 491.4: questa una cosa io t' amaistro, se alguna cosa mo' fi creçuda a l'arte, né lo rapido vento porta li ditti mie' per lo mare... || Cfr. Ov., Ars am., I, 388: «Nec mea dicta rapax per mare ventus agit...».

[4] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. II, cap. 7, vol. 2, pag. 24.8: essendo stato un terremuoto grandissimo [[...]] che il corso di rapidi fiumi aveva indietro rivolti... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXII, 5, 8: «...cursu rapidos amnes...».

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 208.1, pag. 269: Rapido fiume che d'alpestra vena / rodendo intorno, onde 'l tuo nome prendi, / notte et dì meco disioso scendi / ov' Amor me, te sol Natura mena, / vattene innanzi...

[6] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 8, cap. 30, pag. 339.13: assai credendo la quinquereme essere presa nel rapido stretto, e non potere contro al contrario fiotto tornare. || Cfr. Liv., XXVIII, 30, 6: «...rapido in freto...».

[7] f Consolazione a Marcia, XIV/XV (fior.), pag. 22v.5: Che dirò io dello sprendore delle pietre et delle gemme et dello oro, il quale mescholato colla rena corre ne' rapidi fiumi? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Sen., Cons. Marc., 18, 6: «...inter rapidorum torrentium».

- Locuz. agg. Non rapido.

[8] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 38, pag. 46.6: E scorravi rivo, o rivi d'alcuna fontana soavi, non rapidi; e di questi adacqueremo nel suo tempo gli arbuscelli. || Cfr. Palladio, Op. Agr., I, 37, 3: «Fons uel riuus huc conueniat otiosus, qui humiles transeundo formet lacunas».

2 Che si muove o si sposta con grande velocità o con prontezza (o che è in grado di farlo).

[1] f Eneide compil. (II, L. VII-XII), XIV pm. (fior.), L. VIII, pag. 102.20: l'onipotente padre Vulcano [[...]] disse alli cyclopi: «Armi si convengono fare al forte huomo. Or sono bisogno le forze e lle rapide mani». || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Verg., Aen., VIII, 442: «nunc manibus rapidis, omni nunc arte magistra».

[2] Gl Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. II, pag. 514.4: Ma né anche lo fulvo cenghiar è sì crudel in meço l'ira, quando ello rota li rapidi, çoè viaçi, cani cum la boca del fulmene... || Cfr. Ov., Ars am., II, 374: «Sed neque fulvus aper media tam saevus in ira est, / Fulmineo rabidos cum rotat ore canes...».

[3] f Sinibaldo da Perugia, Fedra, a. 1384 (umbr.-tosc.), Cap. 11.151, pag. 137: ella fugge più rapida che nave, / più che velloce penna e più che vento / delli colli iperborei e monti schiave. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Gl f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. II, [vv. 373-76], pag. 69v.14: Et dise «rapidi», çò è 'viaçi et ben correnti', e dise rotat, çò è 'alçide volçandose entorno en modo de una roda'. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

- Con valore avv.

[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 50.1, pag. 67: Ne la stagion che 'l ciel rapido inchina / verso occidente, et che 'l dì nostro vola / a gente che di là forse l'aspetta...

2.1 Fig. Impetuoso, avventato.

[1] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. II, cap. 22, vol. 2, pag. 52.13: Egli era feroce e rapido ne' consigli, e poco temperato della lingua. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Cfr. Liv., XXII, 12, 11: «Ferox rapidusque consiliis ac lingua immodicus...».

3 [Rif. per lo più a animali, talvolta per sovrapposizione con il lat. rabidus:] che rapina o rapisce, rapace.

[1] ? Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 27.77, vol. 2, pag. 469: Quali si stanno ruminando manse / le capre, state rapide e proterve / sovra le cime avante che sien pranse... || ED s.v. rapido commenta: «l'aggettivo si contrappone a si stanno e a tacite a l'ombra (v. 79) come proterve a manse».

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 6, par. 8, pag. 179.1: o caspie rupi, lacerate il tristo corpo; o rapidi uccelli, o feroci animali, divorate quello...

[3] Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 541.13: S'el è licita cosa referir l'animo dale piçole cose ale maçor e manifestar le vele piene cum curvado seno, ala faça pertien componer li rapidi costumi. || Cfr. Ov., Ars am., III, 501: «Pertinet ad faciem rabidos compescere mores...».

[4] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 211-20, pag. 73.25: esse siccome rapide e fameliche lupe, venute ad occupare i patrimoni, i beni e le ricchezze de' mariti...

[5] Gl f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 7-8], pag. 85r.9: Et perché dài tu lo pegoril ala lova rapida, çò è la qual è desponuda et volontarosa ad rapir? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed. Il passo commenta Arte Am. Ovid. (D), XIV pm. (ven.), L. III, pag. 526.8: «dai lo pegorile ala rabiosa lova».

[6] Gl Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 27, 76-90, pag. 653.18: Le capre [[...]] rapide; cioè rapaci, quando si pascevano, e proterve; cioè disobedienti e nocive...