SPORCHIGIA s.f.

0.1 sporchigia, sporchigie; f: sporchisia.

0.2 Da sporco.

0.3 Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.): 1.

0.4 Att. nel corpus solo in Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Effetto o condizione dell'essere sporco (anche fig.).

0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.

1 Effetto o condizione dell'essere sporco (anche fig.).

[1] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 22.24: O singnore mio, ebis misericordia de mi, et socchorri alla mia verginitade. O signore mio pietosissimo, io ti priegho che tu non faççis sporchare lo mio chorpo sotto tanta sporchigia.

[2] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 211-12], pag. 94v.23: a chi non despiaserave quella feça et quella sporchisia, la qual è mettuda suso a ttucto lo volto [[...]]? || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.