SPORCO agg.

0.1 sporchi, sporcho, sporco, spurcissimo, spurco; f: sporca, sporche.

0.2 Lat. spurcus (DELI 2 s.v. sporco).

0.3 Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.).

In testi sett.: f Bonaventura di Demena (?), Cons. filos., XIV (ven.).

0.5 Locuz. e fras. non sporco 1.1.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Che ha perso (del tutto o in parte) la propria nettezza o purezza, a causa del contatto con qsa che macchia, opacizza o degrada (anche fig.). 1.1 Degradato o corrotto; che ha un aspetto privo di nettezza o purezza, o che è in grado di togliere nettezza o purezza a ciò che tocca; che è o risulta ripugnante per queste sue caratteristiche.

0.8 Elisa Guadagnini 04.05.2015.

1 Che ha perso (del tutto o in parte) la propria nettezza o purezza, a causa del contatto con qsa che macchia, opacizza o degrada (anche fig.).

[1] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 277.2, pag. 182: Per non usare era di polver lordo / lo core mio e di ruçine sporcho...

[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 138.24: 'l porco s'involve nel brago, però che elli è spurco, e immondo, e fastidioso...

[3] Apollonio di Tiro, XIV m. (tosc.-venez.), incipit, pag. 29.25: Se tu as diffinido de volere dimorare in queste tenebre, almen laghami favellare con ti in questo luogho sporcho.

[4] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 7.46, pag. 45: Et se la destra man te fesse sporco, / tagliala presto et buttala nel fango / sol per non esser ponto dal mal scorpo.

[5] f Bonaventura di Demena (?), Cons. filos., XIV (ven.), Cap. 50, pag. 172.12: e quando ch'eli sonno dadi a la luxuria, tutto, sença altra similitudene, nui li podemo lassar in la loro soçura, niente de meno per la loro brutta e sporca vita sì se possono assimiar ai porçi. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Degradato o corrotto; che ha un aspetto privo di nettezza o purezza, o che è in grado di togliere nettezza o purezza a ciò che tocca; che è o risulta ripugnante per queste sue caratteristiche.

[1] Contemptu mundi (I), XIV sm. (tosc.), cap. 1, pag. 82.5: l' uomo è formato di polvere, di loto, di cenere, e d' una cosa ancor piú vile: di spurcissimo seme umano...

[2] Braccio Bracci (ed. Corsi), XIV sm. (tosc.), 7.10, pag. 418: E la terra ch'i' debbo governare, / sono li sporchi monton di letame, / che 'l fummo nebbia ferrarese pare.

- Locuz. agg. Non sporco.

[3] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. III, [vv. 479-80], pag. 108r.27: o vuy, fante, scrivé parole monde et non sporche et parole useveli, et non parole stranie... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.