FORESTIERO s.m./agg.

0.1 ferostera, ffolestero, fiorestiere, folestela, folestera, folestero, follestera, forasteri, forastero, forastiera, forastieri, forescieri, foresstieri, forester, forestera, foresteri, foresterio, foresterj, forestero, forestier, forestiera, forestiere, forestieri, forestierj, forestiero, forestiery, forestir, forestira, forestire, foriestieri, foristere, foristeri, foristero, foristiere, foristieri, foristiero, forosteri, forostiere, forstier, forstieri, forstrier, fostrier, frosteri, frostiere, frostieri, frustiere, furesteri, furestiere, furestiero, furister, furistera, furisteri, furisteru, furistiere, furistieri, furistiero.

0.2 Fr. ant. forestier 'straniero' (DELI 2 s.v. forestiero).

0.3 Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.); Stat. sen., 1295; Lett. lucch., 1301 (2); Stat. pis., 1302; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Stat. sang., 1334; Stat. volt., 1336; Doc. aret., 1337; Stat. cort., a. 1345; Stat. prat., 1347; Gloss. lat.-aret., XIV m.

In testi sett.: Stat. bologn., 1294; Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Doc. venez., 1305 (3); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Stat. ver., 1352; Stat. mant., 1371; a Codice dei beccai, 1385 (ferr.); Stat. bellun., 1386.

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Stat. casert., XIV pm.; Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.); Doc. orviet., 1339-68, [1368]; Doc. ancon., 1372; a Stat. viterb., 1384; Anonimo Rom., Cronica, XIV; Stat. castell., XIV sm.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Stat. catan., c. 1344; Doc. palerm., 1380.

0.5 Si riuniscono qui per ragioni semantiche i tipi forestiero e forestiere.

La forma forescieri att. in Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.) (v. 3 [2]) si spiega per errore paleografico.

0.6 N Att. in un doc. lat. redatto a Prato nel 1193: cfr. GDT, p. 278.

0.7 1 Chi proviene da un luogo diverso da quello in cui si trova. 1.1 [Dir.] Chi non è originario di un territorio (o non vi risiede da un tempo sufficiente) e pertanto non gode degli stessi diritti dei cittadini (essendo soggetto a una giurisdizione e a una tassazione differenti). 1.2 Visitatore proveniente da un altro luogo. Estens. Chi viene ospitato da qno, ospite. 1.3 Chi vive in un paese straniero (rispetto a quello preso in considerazione). 2 Agg. Che proviene da un luogo diverso da quello in cui si trova. 2.1 [Dir.] Che proviene da un luogo diverso da quello in cui si trova, e pertanto non gode degli stessi diritti dei cittadini. 2.2 [In partic. nell'ambito dei comuni italiani medievali, con rif. a personaggi venuti da altre città per ricoprire magistrature e incarichi politici o amministrativi]. 2.3 Ospitato in un luogo diverso da quello di provenienza (negli es. rif. a monaci). 2.4 Agg. Di un altro paese; che si trova in un paese straniero. 2.5 Estens. Estraneo (alla famiglia o al gruppo sociale di riferimento). 2.6 [Rif. a un soldato o a una milizia mercenari]. 3 [Milit.] Soldato mercenario al servizio di un esercito straniero. 4 Agg. Estens. [Rif. a un animale da allevamento:] che proviene da un luogo diverso da quello in cui è stato portato. 4.1 [Rif. a una merce o a un materiale:] proveniente da un altro paese; di importazione. 5 Agg. Estens. Proprio o caratteristico di un paese o di un popolo straniero; che riguarda o appartiene agli stranieri. 5.1 [Rif. a un territorio:] straniero, diverso dal proprio. 6 Estens. Ignoto, sconosciuto.

0.8 Marco Maggiore 11.06.2018.

1 Chi proviene da un luogo diverso da quello in cui si trova. || Anche in contrapposizione con cittadino.

[1] Brunetto Latini, Tesoretto, a. 1274 (fior.), 1526, pag. 229: Ben forte mi dispiace / e gran noia mi face / donzello e cavalero / che, quando un forestero / passa per la contrada, / non lascia che non vada / a farli compagnia / in casa e per la via...

[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 3, pt. 1, cap. 14, pag. 234.29: e' doveva principalmente intèndare a tre cose, ciò era: delle cose comune, e de' forestieri, e delli orfani.

[3] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 36, pag. 34.16: incontanente sì come leone o altra crudel bestia scatenata andrà per la terra e per lo nostro contado uccidendo e rubando e ardendo amico e nimico, forestieri e cittadini...

[4] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 116, pag. 180.17: E sì vi dico che in questa terra à un bello costume, che nol si tengono a vergogna se uno forestiere o altra persona giace co la moglie o cco la figliuola od alcuna femmina ch'egli abbiano in sua casa...

[5] Armannino, Fiorita (14), p. 1325 (abruzz.), pag. 387, col. 2.1: In questo tempo fo dictatore lo bono Tulio Cicerone. Foresterj fone, senza avere parentato in Roma, et per zo non volea mectere in tanto grande affare.

[6] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 3, pag. 19.4: ch'io ve digo che citadino né forastero, piçolo né grande, né alcuno no se sepelia dentro da la citade, sì como dixe l'Instoria...

[7] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 448.7: E Elena [[...]] all'isola di Citarea in breve tempo navigò, nel quale luogo sì da' forestieri, come dagli altri, sì come reina di quell'isola fue onorevolemente ricevuta.

[8] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 32, pag. 153.2: e chusì nui eran menai in quel stranger paixe, né havevan fiuxia né sperançça in alchuna amistae né in cuxin né in parentao chomo pelegrin e forester e strannij.

[9] Stat. catan., c. 1344, cap. 9, pag. 39.15: Nì ecciamdeu poça richipiri alcunu furisteri in la congregaciuni, non chi essendu lu abbati, senza lu consensu di lu conventu.

[10] Gl Gloss. lat.-aret., XIV m., pag. 290.25: hec avena, ne, l'avena, longatur hic et hec advena, ne, el forestiere.

[11] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. I (ii), par. 98, pag. 75.9: La infelice Didone, secondo Virgilio, per un forestiero affabile, mai più non veduto, subitamente dimenticò il lungamente e molto amato Siccheo...

[12] Doc. ver., 1380, pag. 394.22: ch'el è megi cento boni citayni che uno cativo folestero.

- Metaf.

[13] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 3, pag. 33.10: Non siamo noi abitanti di questo mondo, ma forestieri...

[14] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 33, pag. 138.4: Così vedete che è, però che noi siamo forestieri e pellegrini in questa vita: con questo tesoro del tempo e libero arbitrio guadagnamo.

1.1 [Dir.] Chi non è originario di un territorio (o non vi risiede da un tempo sufficiente) e pertanto non gode degli stessi diritti dei cittadini (essendo soggetto a una giurisdizione e a una tassazione differenti). || Spesso in contrapposizione con cittadino, terrazzano, contadino e sim.

[1] Stat. bologn., 1294, pag. 1.6: El Podestà [[...]] de Bologna fa comandare che non sia alcuna persona, cittadino, contadino o forestiero d'onne condizione e stato che vollono essere e sieno, che da mo enanze osi, o vero presuma...

[2] Stat. pis., 1302, cap. 20, pag. 965.8: Item, che li homini de la suprascripta arte siano tenuti di fare dare a forestieri li quali da loro comprasser coiame, per caparra, soldi ii per livra, lo meno...

[3] Gl Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. [124], pag. 56.2: E forestieri sia inteso e sia qualunque persona non sta e non dimora in Chiarentana, overo che faccia in Chiarentana ongne factione che fanno gli altri chiarentanesi, e paghi datio e imposta.

[4] Stat. fior., c. 1324, cap. 27, pag. 60.27: che neuno forestiere, il quale non sia nato de la città o del contado di Firenze, possa officio d' avogaderia fare ne la città di Firenze per alcuna ragione o cagione...

[5] Stat. assis., 1329, cap. 4, pag. 166.35: A niuno, etiamdio, sia leceto alcuno forestiere o fore della terra o citadino a lecentiare, overo allocare per estare più che tre dì sença conscientia del priore o del sopriore...

[6] Stat. sang., 1334, 30, pag. 100.21: Di no(n) riceve(re) ne l'arte alcuno forestieri se p(r)ima no(n) paga quello che pagherrebbe lo sangimig(n)anese ne la terra del forestieri.

[7] Gl Stat. volt., 1336, cap. 12, pag. 16.2: Et forestiere s'intenda qualunque non sarà stato in Volterra cinque anni o da indi in qua.

[8] Doc. aret., 1337, 770, pag. 655.19: Anco che niuno forestieri ytaliano, il quale s[i]a habitato in Areço, familiarmente da doi anni in qua possa essere acommiatato nè licentiato de la cità d' Areço [[...]] salvo che per malefitio che commettesse.

[9] Gl Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 65, par. 1, vol. 2, pag. 414.1: E en quisto caso s'entendano forestiere tucte quiglie glie quaglie non avetano en la cità, contado overo destrecto de Peroscia cum la sua fameglia e non averòn pagate le date e le colte en la cità, contado overo destrecto de Peroscia.

[10] Stat. prat., 1347, cap. 27, pag. 24.14: Ancora ordiniamo e fermiamo, che qualunque forestieri overo terraczano vorrà fare in Prato, overo nel suo distrecto, questa arte della calzolaria...

[11] a Legg. ss. Piero e Polo, c. 1370 (venez.), 21, pag. 52.17: In quella fo comandado che misier sen Piero fosse crucifixo como forestier e che a misier sen Polo che iera citadin de Roma fosse taiada la testa.

[12] Doc. ancon., 1372, pag. 240.4: sì como paghano li foresteri che comparano da li homini d' Ancona.

[13] a Stat. viterb., 1384, cap. agg., pag. 213.9: paghino solamente dui scudi di moneta, se saranno viterbesi; ma se saranno forestieri, paghino il doppio...

[14] Stat. bellun., 1386, pag. 52.27: Che çiascuno de ii dicti distretualli ii quali receverà alguna de soradicte monede de algun de li dicti foresteri per lo dicto prexio, sì le dibia portar, dar e denunciar a lo oficial de[l] magnificentissimo segnor nostro...

- [Rif. a istituzioni che si occupano dei rapporti con gli stranieri presenti in un territorio].

[15] Doc. venez., 1305 (3), pag. 41.3: Eo lo comandè per Luca Michele ala Corte de Foresteri e vini fora dela clesia e sì catè Andrea de Precita...

1.2 Visitatore proveniente da un altro luogo. Estens. Chi viene ospitato da qno, ospite.

[1] Fiore, XIII u.q. (fior.), 101.12, pag. 204: Ancor mi fo romito e pellegrino, / Cherico e avocato e g[i]ustiziere / E monaco e calonaco e bighino; / E castellan mi fo e forestiere, / E giovane alcun'ora e vec[c]hio chino: / A brieve mott'i' son d'ogni mestiere.

[2] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 23.5, pag. 382: annona, pane e vin dà a' forestieri, / manze, pernici e cappon per ingegno...

[3] Armannino, Fiorita (05), 1325 (tosc.), pag. 545.19: Licomede fa venire le sue figliuole, come era usanza degli greci baroni, per fare onore agli suoi forestieri.

[4] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 8.7, pag. 419: Altro che canti, suoni e allegrezza / nelle lor case non si sentia mai, / [[...]] né giammai / erano in casa sanza forestieri, / conti e baroni e donne e cavalieri.

[5] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 5.8: et quivi [[Nostro Segnore]] fu ricieuto da lui con quella solenità che si convenne; ordinatamente parando ed aparechiando come si convenne a sì fatto forestiere.

[6] Doc. pist., c. 1350, pag. 63.35: Ancho uno letto da forestieri di lungheza di V bracia, cioè lettiera, sachone, coltrice, pimaccia, copertoio a gili, e una sargia franciescha.

[7] a Doc. fior., 1359-63, pag. 22.10: per un cascio et per baccelli, che ci furono forestieri s. ij d. viij.

[8] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 294, pag. 168.5: e ordina sempre le cose che vi bisognano al detto convito sì dinanzi, che tu l'abbi al bisogno del convito sanza garrire o fare romore co la famiglia tua di casa, ché sozza cosa è garrire quando ài forestieri a tavola.

- [In partic. con rif. a una confraternita].

[9] Stat. cort., a. 1345, cap. 19, pag. 140.1: quando alcuno amico de Dio de l'altre terre, e sia de la conpagnia de la disciplina, ke avesse lectera o altro sengnale, per lo quale fosse certo ke fosse d'essi [[...]], e 'l camarlengo sia tenuto de fare le spese del mangiare per lo decto forestiere, e recevarlo beningnamente...

[10] Stat. castell., XIV sm., pag. 152.15: E sia receuto tuttavia con molta charità, e faccialise honore secondo che parà al priore, alle spese dela fratenita, colo consellio di savi, sempre reguardata alla p(er)sona e ala condictione de ciasscheduno forestieri el quale venisse ala detta fratenita.

1.2.1 [Rif. a una camera riservata agli ospiti].

[1] Libro segreto di Giotto, 1308-30 (fior.), [1310], pag. 481.33: e costòne per ricoprire la chapela e le case ove sta il prete e fatura d'una camera da forestieri ne la casa ove sta il prete lbr. 23...

1.3 Chi vive in un paese straniero (rispetto a quello preso in considerazione).

[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 220.5: In lo so tempo el contado de Fiandra ave discordia, e Fiandra non era de tanto nome ne de richeze, sì chomo l'à mo, ma dali frostieri, zoè del re de Franza la vegniva reta...

[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 24, cap. 1, par. 3, pag. 381.2: ché per niente si combatte in campo contro a' forestieri, se dentro della città è il malvagio nemico.

[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 2, cap. 2, vol. 1, pag. 84.4: Ma asay esti modu di aviri ricuntatu tantu di li furesteri cun zò sia que nuy ni pussamu gloriari di li nostri exempli proprij...

[4] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 9, cap. 94, vol. 2, pag. 186.1: Lasceremo alquanto delle cose de' forestieri, e torneremo a raccontare de le novitadi che ne' detti tempi furono nella nostra città...

2 Agg. Che proviene da un luogo diverso da quello in cui si trova.

[1] Disciplina Clericalis, XIII ex. (fior.), pag. 75.32: Anzi ke fossero conpiuti li otto giorni, e questo amico forestiere fu infermato fortemente...

[2] Cronica fior., XIII ex., pag. 105.13: tanto che da' consoli cittadini feciono electione di chiamare podestà gentili huomini possenti forestieri...

[3] Lett. lucch., 1301 (2), pag. 122.23: (E) ugna die ij volte vene a botecha l'aseguitore dei priori, ch'è uno notaio foresstieri, p(er) richiere[re] (e) sapere se vi semo tuti...

[4] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 104, par. 1, vol. 1, pag. 338.17: e ordenare de avere per lo comuno de Peroscia uno buono e suficiente medeco frostiere esperto sopre l'araconciamento degl' ossa rocte, per lo tenpo statuito, al salario convenevele.

- Metaf.

[5] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 216.11: «Che è l'uomo?» «È mente incarnata, fantasma del tempo, aguardatore de la vita, servente a la morte, romeo trapassante, oste forestiere di luogo, anima di fatica, abiturio di piccol tempo».

[6] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 25, pag. 158.21: O anima mia, lassa questo mondo, dove se' forestiera, e abita in nella tua cità celestiale, piena di diletti, consolassione e gran riposo.

2.1 [Dir.] Che proviene da un luogo diverso da quello in cui si trova, e pertanto non gode degli stessi diritti dei cittadini. || Spesso in contrapposizione con cittadino, contadino, distrettuale, terriero e sim.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 184, pag. 53.4: Item, ordiniamo che qualunque omo forestiere vuole fare casa nel Comune, debbia avere una opera da tutti quelli del castello...

[2] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 100, par. 2, vol. 2, pag. 154.3: E ke quegnunque piglierà overo d'alcuna casa trarà per violentia overo contra sua volontà alcuna femmena citadina, contadina e distrectuale del comuno de Peroscia overo forestiera...

[3] Stat. ver., 1352, pag. 299.1: P(r)imo che neguna p(er)sona del dicto mestero né alguna altra p(er)so(n)a te(r)rerafolestera debia tegniro en le soe staçone né abitançe alguno gua(r)nimento...

[4] Stat. lucch., 1362, cap. 65, pag. 116.31: Salvo che di tutte quelle condannagioni le quali si facesseno per lo dicto messer Podestà per le dicte cagioni, contra alcuna o d'alcuna persona forestiera...

[5] Stat. venez., 1366, cap. 134, pag. 62.22: Che da mo' avanti alguna persona, sì venedega come forester, non olsa tegnir in l'isola de Riolto galline né algun pollame né ove...

[6] Stat. mant., 1371, pag. 10.24: Ancora che nesuna persona terera, ni forestera no ose prendere con laci, nè con alcuno inzegno alcuno oselo salvadego...

[7] Doc. palerm., 1380, 5, pag. 243.28: Item ki nulla pirsuna tantu chitatina quantu furistera poza, nì ad illu sia licitu, portari da fora intra la chitati dinari di autru cugnu...

[8] a Codice dei beccai, 1385 (ferr.), Statuti, pag. 237.23: Anchora mo' che alguna persona citadina overe forastiera no dibia e no posa fare overe overare l'arte de la becharia in la cità de Ferara...

2.2 [In partic. nell'ambito dei comuni italiani medievali, con rif. a personaggi venuti da altre città per ricoprire magistrature e incarichi politici o amministrativi].

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 442 rubr., vol. 2, pag. 427.37: Che neuno giudice possa intrare nel palazo de la podestà o vero de li signori Nove o vero d'altri officiali forestieri se non dipo le campanelle.

[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 2, cap. 34, pag. 181.18: E tanto feciono, colli uficiali che erano con loro, che diterminorono che delle forze e delle violenze e ruberie si ricercasse: i giudici forestieri chiamorono ragionieri.

[3] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 378.4: Anzian[o] è uno offizio per le cittadi, massimamente di Toscana, de' cittadini medesimi, il quale hae speziale cura del governo delle cittadi, e ch'ella sia bene retta per li rettori forestieri, e ch'ella non sia oppresata da' potenti...

[4] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 16, pag. 202.1: E le petizioni che si daranno non si leggano per lo Notaio forestiere, infino che non siano lette e examinate per li detti arbitri.

[5] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 56, par. 7, vol. 1, pag. 225.19: E che alcuno ofitiale del comuno de Peroscia overo notario frostiere overo citadino ad alcuno ofitio deputato per lo comuno de Peroscia non possa, né degga...

[6] Stat. bologn., 1343, pag. 256.31: In prima che tutti i doturi e gudisi citadini e forastieri che legeno in Bologna e che ano salario dal dito comune per la letura siano tignudi e dibano apresentare e recogliere...

[7] Doc. orviet., 1339-68, [1368], pag. 153.28: che [[...]] avessimo pieno albitrio di potere, p(er) biene e riscosizione d'essa op(er)a, elegiare I not(ario) forestiere co(n) duo fanti il quale avesse quello salario che p(er) noi s(e)rà dichiarato.

2.3 Ospitato in un luogo diverso da quello di provenienza (negli es. rif. a monaci).

[1] Doc. assis. (?), 1354, pag. 54.31: Item el detto dì per ucelli per lo generale et frati forestieri s. .X..

[2] a Doc. fior., 1359-63, pag. 118.3: per tre uova per un monacho forestiero da Genova d. xj.

[3] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 95.5: E stavano a tavola questi frati uno del munistero e uno forestiero, e tra due aveva un pane e due radici d'erbe.

2.4 Agg. Di un altro paese; che si trova in un paese straniero.

[1] Stat. sen., 1295, cap. 26, pag. 25.5: Anco, che niuno forestiere el quale venisse a questa Compagnia, e dicesse che fusse d'alcuna Compagnia forestiera, si dia fede, nè si riceva, se non avesse lettere di quella Compagnia...

[2] Comm. Arte Am. (B), XIV pm. (fior.), ch. 109, pag. 701.5: Onde nota che ll' amante dee sapere molte cose, acciò ch' elli sappia rispondere a la giovane, però ch' elle disiderano molto di sapere i nomi de' principi forestieri e li costumi delli altrui.

2.5 Estens. Estraneo (alla famiglia o al gruppo sociale di riferimento).

[1] Stat. casert., XIV pm., pag. 62.14: si alcuno nostro frate andasse de nocte per arrobare o p(er) altro maleficio et fosse acciso, no(n) se le denga la vesta, né se nce vaga ad farele hunore, ma se nce voleno gire lemosinalit(er), vadano como ad p(er)sona forestera.

[2] A. Pucci, Noie, a. 1388 (fior.), 161, pag. 12: A noia tanto m' è ch' i' me ne schorno / che 'nanzi a forestier la sua famiglia / batte o minacia di notte o di giorno.

[3] Esopo ven., XIV, cap. 28, pag. 27.8: Perché va' tu con la cavra strania e forestiera più che con la pura e natural madre?

2.6 [Rif. a un soldato o a una milizia mercenari].

[1] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 553, vol. 1, pag. 346.2: statuimo et ordiniamo che lo comune di Siena abia et avere debia cento berivieri forestieri al soldo del detto comune, e' quali sieno bene armati d'arme difendevoli et offendevoli...

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 8, cap. 84, vol. 1, pag. 541.28: e di non armarle [[scil. le galee]] di niuno soldato forestiere, com'erano usati di fare, ma de' migliori e maggiori cittadini...

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 1, cap. 56, vol. 1, pag. 104.20: E seppe sì fare, che in poco tempo ebbe nella città D fanti forestieri a ssua pitizione, inanzi che il vececonte o alcuno se ne fosse acorto.

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 251.10: Fatta questa diceria, lo sequente dìe mosse la fantaria forestiera, mosse tutta soa cavallaria...

3 [Milit.] Soldato mercenario al servizio di un esercito straniero.

[1] Doc. lucch., 1337, pag. 289.28: Anche che 'l maggior officiale de la Guardia li debbia dare lo suo favore et aiuto et forza a sua richiesta, e spetialmente per soldati e forestieri.

[2] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 747, pag. 170: Poi se partì lo re colli soy cavaleri. / Foli multo accusato, dico, lo duca Guarneri: / Che aveva fatto robare colli soy masnaderi / Et lu pagese structo, tanti aveva forescieri.

[3] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 5, cap. 62, vol. 1, pag. 686.18: I baroni erano forti da lloro, e avieno con seco i forestieri armati, sicché poco curavano le minacce o lle mostre di Napoletani...

[4] Doc. fior., 1367 (3), pag. 486.17: Et prima, sarete a Saminiato, dove con savie e dolcissime parole procurerete d' entrare colla nostra gente de l'arme in Saminiato [[...]], et adoperare che l'arme si diponga e che il romore si cheti e che i forestieri n'escano...

[5] f A. Pucci, Otto Santi, a. 1388 (fior.), 24.2, pag. 142: L'Abate si trovò in cittadella / co· millecinquecento forestieri, / fornito di balestra e di quadrella, / di vettuaglia e cciò ch'era mistieri, / e più d'un anno, chiaro come stella, / difender si poteva da' terrieri... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

4 Agg. Estens. [Rif. a un animale da allevamento:] che proviene da un luogo diverso da quello in cui è stato portato.

[1] Stat. sen., 1280-97, par. 132, pag. 39.5: Item, statuimo che veruno omo di Montagutolo nè de la corte non debia méctare neuna bestia forestiera in veruno nostro pasco senza paravola del camarlengo e del conseglio e del vicaro...

[2] Stat. sen., c. 1303, cap. 77, pag. 127.19: E a provare che le dette bestie sieno forestiere stiasi al detto et al giudicio di V uomini testimoni de le ville vicine del detto Padule...

[3] Stat. sen./umbr., 1314/16, cap. [134], pag. 59.8: che niuna persona forestiera ardescha overo presumma pasturari o tenere alcuna bestia forestiera nel destrecto o per lo destrecto de Chiarentana...

4.1 [Rif. a una merce o a un materiale:] proveniente da un altro paese; di importazione.

[1] Doc. orviet.-umbr.merid., 1312, pag. 34.4: Per ciascuna soma de lino et caneva non encilliata, se fosse cictadino overe de contado, II s.. Et se fosse forestiero, per ciascuna soma, VI d..

[2] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. I, pag. 226.8: o tu ti sollazza in quella loggia dove la madre agiunse i suoi doni alli doni dello figliuolo, il quale è una ricca opera di marmo forestiero...

[3] Stat. venez., c. 1334, cap. 36, pag. 382.24: De no tegnir en staçon varnimento forester per vender.

[4] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 53, par. 8, vol. 2, pag. 400.26: E ke da mò ennante nullo possa comparare pescie forestiere en grosso per cagione de revendere...

[5] Pegolotti, Pratica, XIV pm. (fior.), pag. 80.29: Vini grechi o latini di Napoli o di Puglia o della Marca o di tutti altri vini forestieri che si rechino a vendere nell'isola di Cipri [[...]], si vendono a botte...

[6] Stat. fior., 1357, cap. 53, pag. 363.29: Né che ancora ardisca o prosumma di mescolare alcuno lino stio col lino nostrale né con viterbese, né lino nostrale con alcun lino forestiere, sotto pena di soldi XL per ciaschuno.

5 Agg. Estens. Proprio o caratteristico di un paese o di un popolo straniero; che riguarda o appartiene agli stranieri.

[1] f Fatti de' Romani (H+R), 1313 (fior.), [Sal. Cat.] (H) 4, pag. 73.30: l'altro s'intrametteva di cose forestieri, sì come di cavalieri ordinare e d'andare in bataglie fuori dela città... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Libro giallo, 1321-23 (fior.), pag. 11.17: nella quistione e n(e)l piato ch'avavamo chon Vanni de(l) Rosso ne la Corte di Vingnione per chagione de' dipositi de' danari forestieri che no(n) gli volea paghare.

[3] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 5, cap. 54, vol. 2, pag. 75.19: Il mare c' è vicino per agiare la città, ma non sì presso, che l'uomo tema pericolo di navi forestiere.

[4] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 15, pag. 9.27: E ciò manifesta Valerio dicendo: quale cittade d'Athene o quale scuola o quali studi forestieri metteroe io dinanzi a questa nostra dimestica disciplina?

[5] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), proemio, pag. 41.13: Or chi sarebbe quello savio, il quale sperasse di raccontare l' ordine delle romane storie e delle forestiere con più attenta cura o con migliore facondia?

[6] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 2, par. 6, pag. 63.8: la tua città è [[...]] serva non a mille leggi, ma a tanti pareri quanti v' ha uomini, e tutta in arme e in guerra così cittadina come forestiera fremisce...

[7] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 10.17: e che alcuno, nè in pubblico, nè in sacro luogo, con nuovo o con forestiero rito sagrificasse.

5.1 [Rif. a un territorio:] straniero, diverso dal proprio.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 1, cap. 38, pag. 47.11: E più tosto le togli [[scil. le api]] di vicina contrada, che di forestiera.

[2] Paolo da Certaldo, XIV sm. (tosc.), cap. 151, pag. 122.18: Fa sempre, se vuoli fare bottega o fondaco ne la tua terra o in terra forestiera, di torre la casa nel migliore luogo de la terra o vero de l'arte...

6 Estens. Ignoto, sconosciuto.

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Medea, pag. 111.31: Allora ti vidi, e quasi morendo m' innamorai, e di forestiere fuoco incominciai ad ardere, siccome arde la teda del pino posta ad onore del sommo Dio. || Cfr. Ov., Her., XII, 33: «Et vidi et perii; nec notis ignibus arsi».