0.1 orina, orinando, orinandovi, orinano, orinare, orinari, orinasse, orinasseno, orinava, urina, urinano, urinare, urinari, urinavi; a: hurinare, urini; f: urinava.
0.2 Lat. scient. urinari (DELI 2 s.v. urina).
0.3 Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.): 1 [14].
0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.); Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.); Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).
In testi sett.: Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.).
In testi mediani e merid.: Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.).
In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).
0.7 1 Espellere l'urina attraverso l'apparato urinario. 1.1 Espellere dall'apparato urinario altre sostanze insieme all'urina. 1.2 Sost. Atto di mingere.
0.8 Marco Maggiore 10.11.2017.
1 Espellere l'urina attraverso l'apparato urinario.
[1] a Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 74, pag. 31.22: da quelli c'ànno il dolore dele reni e del fianco e che non possono hurinare...
[2] f Cassiano volg. (A), XIII ex. (sen.), Collaz. VI, cap. 11, pag. 104v.15: et uciderabbo Adcab que' che urinava ala parete... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[3] Regimen Sanitatis, XIII/XIV (napol.), 529, pag. 578: Se a la fiata venete voglla de orinare, / incontinente levate, guarda non demurare...
[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 4, cap. 10.4498, pag. 388: «Perché l'uom trema tutto quando urina?».
[5] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 81, pag. 340.10: Et se tue lo cocerai in acqua [[scil. lo riccio salato]] con ceci neri, quella acqua a bere, si fae forte orinare.
[6] Libro de conservar sanitate, XIV s.q. (venez.), Del coito, pag. 26.21: l'infrascripto electuario [[...]] purga e mundifica 'l sangue e settilgla la ventositade e lenifica lo pecti e fa orinare (e) procura bona digestione.
[7] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 92, pag. 277.6: Eppicuro sostenea grand'angoscia per non poter orinare, e pareagli avere il ventre pieno di chiovi, che con gran duolo lo strigneano...
[8] a Doc. fior., 1359-63, pag. 226.20: et per far rachonciare l'uscio del luogo comune de' monaci et dove eglino orinano et far rachonciare certe panche di casa...
[9] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 28.28: Item, omni homu poti puplice assellari et urinari, et nullu homu senza virgogna poti usari carnalmenti.
[10] f A. Pucci, Vecchiezza, a. 1388 (fior.), 86, pag. 182: Sempre tremando dice: "Ome! omei!" / e vuol presso l'orciuol per orinare; / e vogliendo altro fare, / non lo soccorre figliuolo nè figliuola. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[11] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 72, pag. 78.38: E quando la radixe de questa herba se cuoxe e bevese cum el vino, çoa a quili che urina a goço a goço.
[12] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 1, cap. 12], pag. 241.4: se [[l'infirmo]] no(n) bene appetisce, et patischa male, et dormi male o poco o nulla mai, vomiti, vada a sella et urini, et si arà caldo di febbre, allora è certissimo che -l craneo sia rotto.
[13] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 167, pag. 414.3: Vegnente la notte, e levandosi per orinare su la mattina, la donna li porse l'orinale, e orinando lo empiè, che traboccava...
- [Rif. ad animali].
[14] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 5, cap. 5, pag. 135.8: In lo v.o cap(itol)o s'ademanda perké li ucelli bevendo como l'anemali non orinano come essi a(n)i(m)ali.
[15] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 81, pag. 93.2: ella [[scil. la volpe]] se mette la coda entra le gambe et urinavi sue e tra' questa coda co l'urina e sì dà sopra la testa al cane che la vole prendere...
1.1 Espellere dall'apparato urinario altre sostanze insieme all'urina.
[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 4, pag. 153.27: ma non si debono troppo usare [[scil. mochi]] perciò che fano orinare lo sanghue.
[2] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 22, pag. 28.5: E provoca la urina [[scil. la camomilla]] e fa urinare le prie.
[1] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 242.26: Ad aprir le vie del fegato e gli andamenti dell'orinare, facciasi salsamento con vino e con sugo d'erbe diuretiche, e diesi al paziente.
[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 83, pag. 183.33: Marco, che era desto, dice: - O Proposto, tu ci desti ogni notte con questo tuo orinare.