0.1 hornamenti, hornamento, ornament', ornamenta, ornamenti, ornamento, ornamentu, ornaminte.
0.2 Lat. ornamentum (DELI 2 s.v. ornare).
0.3 Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.): 2.5.1.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Stat. prat., 1295; Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pist., 1313.
In testi sett.: Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>; Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.); x Gramm. lat.-it., XIV ex. (ver.).
In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Stat. assis., 1329; Stat. perug., 1342; Stat. castell., XIV pm.
In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.); Simone da Lentini, 1358 (sirac.).
0.5 Nota i plur. neutri ornamenta e ornamente.
0.7 1 Atto di abbellire o decorare qsa. 2 Ciò che ha la funzione di abbellire. Estens. Oggetto prezioso che funge da elemento decorativo. 2.1 [In partic.:] arredo o suppellettile sacra. 2.2 Ciò che abbellisce o rende più appariscente la persona (rif. in partic. alle donne). Estens. Oggetto prezioso che adorna il corpo. 2.3 [In partic. come segno di uno status sociale o a scopo cerimoniale]. 2.4 Metaf. [Rif. alle virtù in quanto abbellimenti dell'anima]. 2.5 Fig. Ciò che rende illustre o conferisce prestigio. 3 [Ret.] Artificio espressivo studiato per elevare lo stile di un discorso o renderlo più efficace.
0.8 Marco Maggiore 08.11.2017.
1 Atto di abbellire o decorare qsa.
[1] Doc. fior., 1279, pag. 237.15: Item ke ssi debiano ispendere per ornamento del corpo di nostro Signore a Santo Ambruogio, libre XX.
[2] Doc. fior., 1286-90, [1287], pag. 181.13: Toglemo in prestanzza dal sacrestano, per la vendemmia, v fiorini d'oro, i quali diede Cortecione de' Bostichi, per l'anima d'uno ch'ebbe nome Baldo, che gli lasciò per ornamento de l'altare.
[3] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 28.1: Con ciò sia cosa che, dipo' la fattura e ornamento del mondo, l' uomo, il quale iusto e sanza macola avea fatto Iddio, diventato reo...
[4] Stat. pist., 1313, cap. 15, pag. 186.28: ke sia licito a' ditti operari di spendere p(er) la ditta Opera, in utilitade e reparatione e orname(n)to dell'altare e della cappella, ciascheduno a(n)no, siccome parrae loro, infine in qua(n)titade di livre l di d(ena)r(i).
[5] Stat. fior., 1374, pag. 70.29: salvo che non fusse dipintura overo imagine de' Santi, o altre cose che si facessino a divozione et ornamento dello Spedale...
[6] a Maestro Bartolomeo, Chirurgia di Ruggero da Parma volg., XIV (tosc.), [L. 4, cap. 20], pag. 298.5: Nota che l'unguento che si fa d'olio rosato, di cera bianca et cerusa, cioè biaccha, è buono contro la p(ro)fonda arsione, et è buono all'ornamento della faccia.
2 Ciò che ha la funzione di abbellire. Estens. Oggetto prezioso che funge da elemento decorativo.
[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 16, pag. 570.11: Et tutte quelle cose foro portate da Constante imperatore, filio Eurachii, con tutto hornamento facto de rame, le quale portao seco in Sicilia lo tempo de papa Iuliano...
[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De anima cum corpore, 103, pag. 58: Illó será grand gloria, splendor, bei ornamenti / E flor e fruit e specie e precïus unguenti.
[3] Stat. prat., 1295, pag. 449.9: Anche ordinamo [[...]] che neuno di q(ue)sta Co(m)pagnia debbia portare vestime(n)ti troppo vistosi di colore, nè di vistosi (e) nuovi (e) leggiadri tallii, nè con alcuno vano orname(n)to...
[4] Cronichetta lucchese (1164-1260), XIII/XIV, pag. 250.27: e poi andòe in Pullia et liberòe lo vescovo Pilistro e li chardinali et tutti li altri chierici e la loro compagnia, et diede loro le spese et guarnimenti ed ornamenti et texauri et gioje...
[5] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 102, pag. 167.4: Tantosto lo presero e guastaro tutto, e molti uomini uccisero e vi guadagnaro molto gran tesoro d'oro e d'argento e di drappi di seta e d'altri ornamenti.
[6] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 12.28: non vale una bona citate quanti custati era li boni ornamenti et grandy che posti sono per honorar lo corpo de lo perduto Ector.
[7] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 12, vol. 1, pag. 44.11: e questo Tito fece portare tutto l'ornamento di Gerusalem a Roma.
[8] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa a [III.6.1], pag. 82v.13: «Ornamento» puote essere di diverse cose e secondo quelle si puote connumerare sotto diversi vizii, ciò è sotto superbia o sotto lussuria. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[9] Stat. castell., XIV pm., pag. 210.10: et none altre debbiano avere li frati et le sore, lasciati tucti li vani ornamenti de questo seculo secondo el salutevili consellio del beato Petro prencipo de li apostoli.
[10] Gl x Gramm. lat.-it., XIV ex. (ver.), pag. 519: Hic supparus, -ri, plurali nominatiuo: hi et hec suppara, l'ornamento de li manegeti. || Cfr. lat. supparum o supparus 'scialle, velo da donna', e v. manichetto.
- Fig. o estens.
[11] Fiori di filosafi, 1271/75 (fior.), pag. 215.10: «Il sole è occhio del cielo, cerchio di caldo, splendore sanza abassare, ornamento del die, dividitore dell'ore».
[12] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 41.16, pag. 145: A ciò che l'essercizio avesse compimento, / lo corpo per servizio dègli e per ornamento: / bello fo lo stromento, - no l'avesse scordato.
[13] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 28.24: Li ornamenti d'ubbidienza son sette, cioè che l'uomo ubbidisca prestamente, lietamente, semplicemente, puramente, generalmente, iustamente, e vigorosamente.
[14] f Chiose a Valerio Massimo (D - L. I-V), c. 1346 (tosc.), chiosa a [IV.6.praef.], pag. 113v.24: la femina è sì come ornamento della casa del marito... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[15] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 15.16: Nel tempo nel quale la dolcezza del cielo riveste de' suoi ornamenti la terra, e tutta per la varietà de' fiori mescolati fra le verdi frondi la fa ridente...
2.1 [In partic.:] arredo o suppellettile sacra.
[1] Stat. assis., 1329, cap. 12, pag. 178.11: sia tenuto el dicto sacrestano fare bona guardia a le cose e a le paramenta e a le vasa e a gl'altre ornaminte de l'altare...
[2] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 16, pag. 74.21: la Ecclesia di la Virgini Maria, [[...]] la quali per li perfidi Sarrachini era stata violata et guastata [[...]], cum grandi devotioni fu riconsiliata et dotata di ornamenti ecclesiastici.
[3] a Giorgio Gucci, Viaggio, a. 1393 (fior.), cap. 7, pag. 266.29: è molto bene ornata di cappelle e d'altari, e d'altri ornamenti che a chiesa si richiede...
2.2 Ciò che abbellisce o rende più appariscente la persona (rif. in partic. alle donne). Estens. Oggetto prezioso che adorna il corpo.
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 13.33, pag. 177: tuttavia raguardo e miro / le suoe adornate fattezze, / lo bel viso e l'ornamento / e lo dolze parlamento, / occhi, ahi, vaghi e bronde trezze.
[2] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. IV, cap. 23: Ma l'orname(n)to del tuo corpo no(n) passi modo...
[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 1, cap. 18, pag. 154.37: l'uomo die insegnare la femmina ch'ella sia umile, acciò ch'ella non vollia la gloria del troppo vestire; e ch'ella sia temprata, acciò ch'ella non vollia ornamento più nanzi ch'a loro s'avvenga...
[4] Bono Giamboni, Orosio, a. 1292 (fior.), L. 4, cap. 21, pag. 258.10: E ancora allotta la legge, che data era per li Romani, che neuna femmina avesse in suoi ornamenti più che una mezza oncia d'oro, nè vestimenti di diversi colori, [[...]] si disfece.
[5] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 1, cap. 159 rubr., vol. 1, pag. 147.2: Che uno de li notari de la podestà sia officiale a li soperchi ornamenti de le donne tôllere via, et a la sozura de li luoghi vietati.
[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 95.31, pag. 439: Cubiti son d'aver onor, / d'asegnorir lo povoro lô, / usà deversi ornamenti, / sotil e belli vestimenti / e aver delicai stalli, / e cavarcar grossi cavalli.
[7] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 53, pag. 75.9: alguna fiada l'omo seve tropo la voluntade de la femna en comprarli ornamenti, ke de çò nasce multi mali, sopercle spensarie, e la femena d' è plu soperba et ella per vanagloria vol plu andar e plu mostrarse.
[8] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 6, pag. 128.1: et arsi li trizi di la testa et li ornamenti di lu pectu di Lavina, similimenti arsi la çaçera et la curuna di lu re.
[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 15, vol. 2, pag. 268.3: Onde però l'Apostolo vieta alle giovani maritate gli ornamenti delle trecce, e delli vestiri preziosi, e delli fornimenti inorati.
[10] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 234, par. 1, vol. 2, pag. 313.8: E salvoké sia licito a le femmene fregiatura portare e ornamenta de valore e de stima de vintecinque libre de denare e non de più per alcuno modo...
[11] Comm. Rim. Am. (A), XIV pm. (pis.), ch. 29, pag. 627.11: Cioè che son più bellezze nelli ornamenti che nel corpo della donzella, la quale è ben lisciata e addornata.
[12] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), cap. 39, pag. 75.19: «O vanità delle vanità, piú onore si fa alle veste che alle virtú, piú allo ornamento che alla onestà!».
[13] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 1, pag. 215.10: in le vestimente del corpo ornamento più luxurioso e soperchio et andamento più roto e no componuo sia tolti via.
- [In partic.:] gioiello.
[14] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 215.14: E iacea in terra l'anella da longa da le deta e li calçari da longa da li pedi e le ornamenta da longa da lo collo...
[15] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 187.4: mazor mente alezé li vasi d' arzento e d'oro e lo ornamento dela molgier e molti altri ornamenti alienare, cha lo senado o ver le provincie gravare...
[16] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 35, vol. 1, pag. 430.7: [22] Gli uomini colle femine diedero le armille e gli anelli dell'oro, e li ornamenti ch'erano nell'orecchie, e quelli che erano nelle maniche delle vesti...
- [Per antifrasi].
[17] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 25, pag. 123.34: le ferrie e le cainne tegniva per çoie e per grande ornamento, e pù ghe piaxevan cha a le vanne femene hi centur e hi smalti...
2.3 [In partic. come segno di uno status sociale o a scopo cerimoniale].
[1] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1330 (pis.), L. 2, cap. 16, pag. 87.14: e fecelo vestire di tutti gli ornamenti regali, e comandogli che andasse a Benedetto e mostrassesi di esser lo re Totila.
[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 4, cap. 1, pag. 262.29: Ancora vollero la sua imagine vestita con ornamento di trionfo aggiungere a li cuscini di Campidoglio.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 10.20: andaulu a la iscontra ornatu di li orname[n]ti jmperiali...
[4] Filippo Villani, Cronica, p. 1363 (fior.), cap. 101, pag. 744.24: E ssemai fu signoria fastidiosa piena di burbanza quella fu d'essa, e nelli ornamenti e nel cavalcare con verga d'oro i· mano...
[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. III (i), par. 46, pag. 149.34: essendo stato cinque mesi e alcun dì papa, venuto co' papali ornamenti in concistoro, in presenza de' suoi cardinali puose giù la corona e il papale ammanto...
2.3.1 [Rif. ai finimenti di un cavallo].
[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 5, pag. 152.12: el primo vincitore abbia uno nobile cavallo con belli ornamenti...
2.4 Metaf. [Rif. alle virtù in quanto abbellimenti dell'anima].
[1] Andrea da Grosseto (ed. Selmi), 1268 (tosc.), L. 3, cap. 19, pag. 253.11: perciò che grande ornamento dell'amistà tolle chi da lei toglie vergognia...
[2] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 20 (b), vol. 3, pag. 74.18: Dunque la magnanimitade si è ornamento e corona di tutte le virtudi.
[3] Lancia, Pistola, a. 1368 (fior.), pag. 106.30: e adducasi negli uomini la sobbrietade e temperanza, siccome ornamento e necessaria vesta de' mortali.
[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 152, Ognissanti, vol. 3, pag. 1370.14: La virginità è fiore ecclesiastico, onore e ornamento de la grazia spirituale...
[5] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ecli 21, vol. 6, pag. 246.3: [24] Ornamento d'oro è al prudente la dottrina, e sì come bracciale nel braccio diritto.
2.5 Fig. Ciò che rende illustre o conferisce prestigio.
[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. I, pt. 1, cap. 9f, pag. 27.4: la natura hu(man)a recevette grande honore e grande hornamento ke Dio come homo è Dio, e però semo apellati "filiuoli de Dio"...
[2] Dante, Rime, a. 1321, 30.37, pag. 100: ché 'l saggio non pregia om per vestimenta, / ch'altrui sono ornamenta, / ma pregia il senno e li genti coraggi.
[3] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 5, pag. 376.21: Questo esemplo pone l' antichitade: quello ch' io racconterò è ornamento del nostro tempo...
[4] Bernardo medico, 1386-a. 1397 (fior.), [1386] 134b.8, pag. 275: la legge ed il civile amastramento / non cominciò ier<i> sera né stamane, / ma ne la etá da noi assai lontane, / venne dal filosofico ornamento.
2.5.1 [Rif. a personalità eccellenti].
[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 25 (86), pag. 247.24: In p(re)sentia del maestro e lla vostra posto scì como d(e)na(n)ço a quelle p(er)so(n)e che sono o(r)nam(en)to d(e) savere, dubitarave fo(r)to m(en)te d(e) favellare.
[2] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 9, pag. 396.16: Maravigliosa fue la pazienza di Q. Ortensio, che nelli suoi tempi fu ornamento della romana eloquenza, verso il figliuolo.
[3] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 4, cap. 1, vol. 1, pag. 153.20: la quali cosa li duy Metelli, lu Macedonicu et lu Numidicu, li quali foru grandissimi ornamenti di la patria, suffrirannu...
[4] Guido da Pisa, Fatti di Enea, a. 1337 (pis.), cap. 59, pag. 117.4: Ma sopra tutto mi duole di quella nobile vergine Cammilla reina de' Volsci, la quale era ornamento e bellezza di tutta l'Italia.
3 [Ret.] Artificio espressivo studiato per elevare lo stile di un discorso o renderlo più efficace.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 76.2: Et dice che [[elocutio]] è quella scienzia per la quale noi sapemo giungere ornamento di parole e di sentenze a quello che noi avemo trovato et ordinato.
[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 27, pag. 26.13: È un altro ornamento che s'appella concedimento, il quale àe luogo quando nel nostro detto mostriamo di dare noi o alcuna cosa tutto alla volontà altrui...
[3] <Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.)>, c. 32, 52-63, pag. 696, col. 1.9: Le qua' parole èno entrodutte ad ornamento del so Poema.
[4] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 75, pag. 187.30: I' voglio, che le mie pistole sieno chente sarebbe la mia parola, andando, o seggendo teco, agevoli, semplici, e sanz' ornamento.
[5] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 126.66, pag. 169: Se tu [[scil. canzone]] avessi ornamenti quant'ài voglia, / poresti arditamente / uscir del boscho et gir in fra la gente.