ORNARE v.

0.1 hornada, hornado, hornano, hornare, hornata, orna, ornà , orná, ornaa, ornada, ornade, ornadha, ornado, ornady, ornae, ornai, ornaila, ornallo, ornammu, ornan, ornando, ornandone, ornandosi, ornano, ornante, ornanti, ornao, ornar, ornarci, ornare, ornaresse, ornarla, ornarli, ornarlo, ornarmi, ornaro, ornarono, ornarsi, ornaru, ornarvi, ornasi, ornasse, ornassero, ornasti, ornat', ornata, ornatasi, ornate, órnate, ornati, ornato, ornatu, ornava, ornavalo, ornavan, ornavanle, ornavano, ornay, ornerà , orneranno, ornerannole, ornerei, orneremo, orneretela, ornerò, orni, orniamo, ornino, ornò, ornòe, ornolla, ornossi, 'rnato, urnari, urnati; a: ornandola.

0.2 Lat. ornare (DELI 2 s.v. ornare).

0.3 St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.): 1.

0.4 In testi tosc.: Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); f Laude di Sansepolcro (1), XIV pm. (ssep.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Orazione ven., XIII; Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.); Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.7 1 Abbellire con l'aggiunta di elementi decorativi (anche a scopo rituale o cerimoniale). 1.1 Estens. Provvedere di qsa; munire (anche fig.). 1.2 [Rif. alla persona:] abbellire con vesti ricercate, accessori, monili o trattamenti cosmetici (anche a scopo rituale o cerimoniale o come segno di uno status sociale). 1.3 Pron. Agghindarsi (rif. in partic. alle donne). 1.4 Metaf. [Con rif. alle virtù o ai simboli religiosi considerati come ornamenti che abbelliscono l'anima]. 1.5 Fig. Dare lustro (a qsa), rendere migliore; far risaltare. 1.6 Sost. 2 [Ret.] Dotare un discorso di artifici retorici. 3 [Per errori di copia o di trad.].

0.8 Marco Maggiore 25.10.2017.

1 Abbellire con l'aggiunta di elementi decorativi (anche a scopo rituale o cerimoniale).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 197.15: e li romani ve trovaro cortine molto grande, de le quale cortine Attallo facea ornare lo palaço suo ne le grande feste...

[2] a Lucidario pis., XIII ex., L. 2, quaest. 87a, pag. 90.38: che in questo mondo vedi tu tale maestro fae la mascione et tale l'orna dentro.

[3] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 209.22: varii ornamenti da bronzo e de marmore, deli quali Roma vegniva ornada, elo li fe' portare al theuro, azò che ello li transportasse a Constantinopoli...

[4] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 53.9, pag. 24: E Panteronno v'è, di più colori: / i neri e ' rossi e ' verdi son migliori, / per ornar vestimenta è car tenuta.

[5] Vita di S. Petronio, 1287-1330 (bologn.), cap. 4, pag. 23.21: Quando san Petronio andava de citade in citade, guardava incontinenti, como ello çunçiva in la cità, s'el vedesse e trovasse neguna cosa bella, cercando reliquie de sancti o d'altre belle çoie, da ornare la cità de Bologna.

[6] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 6, cap. 3, vol. 2, pag. 71.24: Ma lu casalinu di la casa di Flaccu, con zò sia cosa que longu tempu fussi statu vacanti, da poy fu ornatu da Quintu Catulu di li spolgi di li Cimbri.

[7] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 75, pag. 235.4: io di questa corona al tuo onore ornerò i tuoi altari.

[8] f Frontino volg., a. 1381 (bologn.), L. II, [cap. 13], pag. 56r.4: Claudio, vinto nella bataglia dele navi dali Affricani, ornò XX navi che li erano avançate como fossero vincitrici... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[9] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 5, pag. 81.11: et eranonce diverse petre multo riche e preciose, che ornavano plu la opera de quello auro poste in quella ymagine e clavate...

[10] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 200.24: Quisto Diocliciano fo lo primo che ornasse le vestementa et le caltiamenta soe de prete pretiose et gemme.

- Fig.

[11] Orazione ven., XIII, pag. 133.1: O alboro de la croxe, tu fosti ben ornado; in te fo meso lo fiiol de Dio: quela divinitate in quela croxe recevè morte...

[12] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 51.29: Quest libr conten in special de quelle colse chi orna la terra, sì com'è le prede, ie color e y metay.

[13] G. N. da Polenta, Rime, a. 1330 (ravenn.>ven.), 6.6, pag. 217: E· llei fegoro perfetta beltate, / sì come cosa c'ha natura ornata / sol per mostrar so alto operamento...

[14] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 443.3: che quando era nel segno del tauro quello mese di maggio che avea ornati li prati piani e li campi di diversi fiori e gli arbori di nuovi frondi...

[15] Ottimo (sec. red.), a. 1340 (fior.), Inf. c. 2, pag. 438.20: Ultimo le sciençe musiche a informare lo suo stile e ornallo di convenente suono, sì che il canto colla materia non dischordi...

[16] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 6, ott. 31.1, pag. 428: Natura ornato l'avea di bellezza, / quanto giovane donna disiare / poté giammai...

[17] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 104.10, pag. 649: Vostro intelletto che nel ver s'estende, / ornate de ragion, ch' è bene eletto, / per lo qual fermo studio sol s' apprende...

[18] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), Proemio, pag. 134.4: Inter l'animali creati dal celestiale magistro ad sollaçço humano, ipsu Deo à ornato el cavallo d'una singular nobeletà et belleçça...

- Fig. [Per antifrasi].

[19] a Simone da Cascina, XIV ex. (pis.), L. 2, cap. 24, pag. 148.12: per iscudo tengano l'avarisia, ornandola di inniquitudine, perdissione, fallacia e molta fraude.

1.1 Estens. Provvedere di qsa; munire (anche fig.).

[1] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Dido, pag. 65.34: Città edificai, ed ornaila di mura; ed appena apparivano, che elle furono invidiate dalle vicinanze...

[2] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 10, pag. 345.11: Poi la Dea in cava nube componendo vana ombra senza forze in figura d'Enea (mirabile mostro a vedere), orna lei di lance trojane...

[3] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 43.69, pag. 187: oggi tornando dove i fabbri stanno / vulcanei e' miropoli e coloro / ch'ornan di freno e di sella, all'affanno / me' sostener, l'animal...

[4] Ser Gaudio, a. 1348 (fior.), 1.10, pag. 94: L'alta natura che da sè risplende / Ornò de' cinque sensi nostra pelle / Et feo ch'el viso più largo si stende...

[5] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 275, pag. 238.30: esso fu de' discendenti del chiaro legnaggio di Solone, il quale ornò di santissime leggi la città di Atene.

1.1.1 Rendere più bello, presentare come migliore.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 3, pag. 14.16: non si tiene alli termini del vero ma passa quelli. E quando per ornare ciò che dice li passa, contra conscienza parla...

1.2 [Rif. alla persona:] abbellire con vesti ricercate, accessori, monili o trattamenti cosmetici (anche a scopo rituale o cerimoniale o come segno di uno status sociale).

[1] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 19 rubr., pag. 38.17: Perché la Fede non si cura d'ornare la persona.

[2] Giordano da Pisa, Pred. Genesi 2, 1308 (pis.), 13, pag. 116.5: Or considera: li omini desiderano d'ornare lo corpo loro, intendono alli beni mondani, alli onori, alla superbia, alla vanagloria...

[3] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 53.58, pag. 307: La testa se orna d'este spose / de perle e pree preciose...

[4] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 53, pag. 75.15: Et alguna fiada vestir tropo vilmente la mujer è desenor del marido [[...]]. De' toncha l'omo ornar la mujer segondo che se sente e segondo lo comun corso ke ten li so pari en la çitade.

[5] Lancia, Eneide volg., 1316 (fior.), L. 5, pag. 244.26: e ornano i loro capi con alloro, e vanno al monimento e ordinano giuochi.

[6] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 198.4: vestito d'uno mantello di Tiria, attorneato di lembo d'oro: gli adornamenti inorati ornavano il collo, e la mitra attorneava i capelli bagnati di mirra.

[7] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. II, cap. 2, pag. 658.5: né ornare, né lavare suo corpo e volto e capo contro all'ordine onesto delli cristiani...

1.3 Pron. Agghindarsi (rif. in partic. alle donne).

[1] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 82, pag. 104.17: In un altro luogo Isapo e Cimbro, che s'orna a conducere Effigenia ad Agamenone; e questo sarà: «i re de' Greci s'apparechiano».

[2] Guittone, Lettere in prosa, a. 1294 (tosc.), 10, pag. 132.20: Ché chere donque poi donna veder del mondo e ornar sé, volendo piaciere a esso?

[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 36.26, pag. 129: la iustizia vestete la sua veste ioiusa, / de margarite adórnate, che d'acconciare è usa; / órnate como spusa - che se va a maritare.

[4] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 9, cap. 3, pag. 633.12: [A] Semiramis reina de li Assirii, occupata intorno dell' ornarsi il capo, fue annunciato, che Babilonia s' era ribellata.

[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 44, pag. 320.10: Ma poi, quelle tornate ciascuna nel suo luogo furono, Biancifiore s'andò ad ornare.

1.4 Metaf. [Con rif. alle virtù o ai simboli religiosi considerati come ornamenti che abbelliscono l'anima].

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. IV, cap. 63, pag. 306.11: [13] No(n) ti dei adu(n)que disperare nè abbandonare, ançi dei ornare (e) fare bello l'animo (e) lo cuor tuo (e) la me(n)te tua dele p(re)dette virtudi.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio mensium, 176, pag. 9: E' fo flor senza nomero, ki vol griland portar, / K'è segn de quii ke 's von de bon virtú ornar.

[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), Liber cons., cap. 50: [1] Et poi dico a te che la pietà (et) la creme(n)tia no(n) solame(n)te li picculi (et) li me(n) savi hornano (et) ingra(n)disceno, ma etia(n)dio li grandi rei (et) li pri(n)cipi adornano...

[4] Barlaam e Iosafas (S. Genev.), XIV pi.di. (pis.), cap. 27, pag. 311.41: [14] E mentre che elli dicea cutali paraule, e elli si fu ornato del segno dela croce, e adpoderó tucte quelle male cose.

[5] f Laude di Sansepolcro (1), XIV pm. (ssep.), 1.62, pag. 66: «Lo Spirito Sancto / dea venire amantenente, / l'alto Padre omnipotente / de vertude t'à ornata». || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

1.5 Fig. Dare lustro (a qsa), rendere migliore; far risaltare.

[1] Guittone, Rime (ed. Egidi), a. 1294 (tosc.), son. 211.14, pag. 253: E tu vietal, bel conte, in cortesia / li traiti miei e perigliosi motti, / und'eo vertude strussi e vizi ornai.

[2] Dante, Convivio, 1304-7, III, cap. 4, pag. 171.4: E però veggiamo li cattivi mal nati, che pongono lo studio loro in azzimare la loro [persona, e non curano di ornare la loro] operazione, che dee essere tutta con onestade...

[3] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 36, cap. 5, par. 7, pag. 509.25: A niuno mai detraggi, né per vituperare altrui vogli tu parere lodevole: appara più d'ornare la tua vita che di biasimare l' altrui.

[4] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Cupidinis III.60, pag. 213: Volsimi a' nostri, e vidi 'l bon Thomasso, / Ch' ornò Bologna, ed or Messina impingua.

[5] A. Pucci, Apollonio, a. 1388 (fior.>tosc. or.-merid.), 5, ott. 10.2, pag. 56: Ma pregoti, donzella, che ti piaccia / de ornare in ciò la tua bontade...

[6] f Giustino volg., c. 1391-96 (fior.), L. VI: Sostenea li onori sì che e' non parea andare ornato, ma ornare la dignità. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.6 Sost.

[1] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 42 rubr., pag. 260.3: Come Cesare fece molte nuove leggi; e come misse cura nell'ornare la città di Roma.

2 [Ret.] Dotare un discorso di artifici retorici.

[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 75.21: Perciò che neente vale trovare od ordinare chi non sae ornare lo suo dire e mettere parole piacevoli e piene di buone sentenze...

[2] Fiore di rett., red. beta, a. 1292 (fior.), cap. 42, pag. 41.17: Per ornare il detto suo fa il dicitore similitudine in questo modo...

[3] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 40, pag. 113.16: E per quello k'eo son novo in questa visenda, e' non son anke maestro perk'eo sapia ben ornar mie parole, né darli quel bel colore ke se convenerebe...

[4] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 13, vol. 4, pag. 53.2: che se tu hai materia breve e lieve, tu la déi allongare, ed ornare avvenevolmente.

[5] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 35, pag. 318.1: Ma temendo per la grandeza de l'opera che eo, per caysone de più ornare lo presente dictato, non destendesse per longa narratione la dicta opera in più luongo tiempo...

3 [Per errori di copia o di trad.].

[1] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 11, pag. 203.16: Troppu ày havutu crudili turmentu, sforzata di constringiri a li Truyani per baptagla, ka non ti ha iuvatu aviri ornatu a Diana. || Cfr. Folena, p. 203: «equivoco, cfr. "non t'è giovato avere adorato Diana" (adorato scambiato per adornato)».

[2] ? a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. VIII [Phars., VIII, 331-455], pag. 150.3: Ma le prime battallie ornano quelli di Media, e commandano che tornino col torcasso vòto. || Cfr. Luc., Phars., 386-87: «nam Medos proelia prima / exarmant vacuaque iubent remeare pharetra».