0.1 hornada, hornado, hornata, orná, ornaa, ornada, ornade, ornadha, ornado, ornady, ornae, ornai, ornao, ornat', ornata, ornate, ornati, ornatisimi, ornatissima, ornatissime, ornatissimi, ornatissimo, ornato, ornatu, 'rnato.
0.2 V. ornare; le accezioni sost. possono dipendere dal lat. ornatus.
0.3 Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.): 1.6.
0.4 In testi tosc. e toscanizzati: Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.); Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.); Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.); Simintendi, a. 1333 (prat.); Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); f Laude di Sansepolcro (1), XIV pm. (ssep.); f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.).
In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Poes. an. bologn., XIII; Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.); Cronica deli imperadori, 1301 (venez.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.); Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.).
In testi mediani e merid.: Miracole de Roma, XIII m. (rom.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.); Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); Stat. perug., 1342; Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.); Destr. de Troya, XIV (napol.); Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).
In testi sic.: Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.); Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Nota il plur. femm. le suoi ornate, per ornato s.m., in Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 36.63, pag. 130 (cfr. Ageno, Jacopone, ivi: «ornate è masch. plur.»).
Locuz. e fras. non ornato 1.8.
0.7 1 Che si offre alla vista abbellito o impreziosito da elementi decorativi (anche in contesti fig.). 1.1 Estens. Dotato o provvisto (di qsa). 1.2 [Rif. alla persona e in partic. alla donna:] agghindato con vestiti, artifici o accessori per apparire più bello o attraente. 1.3 [In partic. in contesto milit. e rif. a soldati:] vestito o equipaggiato in modo solenne. 1.4 Che indossa abiti e accessori tipici di una categoria sociale. Estens. Camuffato (con un travestimento). 1.5 Sost. Abbellimento della persona tramite artifici e accessori. 1.6 Metaf. Dotato (di virtù spirituali o intellettuali). 1.7 [Rif. a un terreno:] coltivato. 1.8 Locuz. agg. Non ornato: incolto o disadorno. 2 Che ha grande valore, prezioso; elegante (anche in contesti fig. e con valore metaf.). 2.1 [Rif. alla Vergine, anche come appellativo]. 2.2 Illustre, nobile; di elevata condizione. 3 Sost. Ciò che adorna o impreziosisce (anche come segno di una funzione o di uno status sociale), lo stesso che ornamento. 3.1 Estens. Accompagnamento. 4 [Ret.] [Rif. a un discorso:] composto secondo le regole della retorica, con l'uso di artifici espressivi che lo rendono più elegante o efficace. 4.1 [Rif. a un oratore:] capace di elaborare un discorso retoricamente sostenuto. Estens. Elegante nell'eloquio. 4.2 [Con valore avv.:] in modo retoricamente ricercato. 4.3 Estens. [In senso neg.:] studiato per ingannare. 4.4 [Ret.] Sost. Artificio verbale o retorico usato per impreziosire un discorso.
0.8 Marco Maggiore 06.11.2017.
1 Che si offre alla vista abbellito o impreziosito da elementi decorativi (anche in contesti fig.).
[1] Miracole de Roma, XIII m. (rom.), 15, pag. 569.24: Et intorno erano l'arcora ornate de vitro et de auro.
[2] Giacomino da Verona, Ierusalem, XIII sm. (ver.), 47, pag. 629: Per çascaun canton sì è tre belle porte, / clare plu ke stelle et alte, long[h]e e grosse; / de margarite e d'or ornae è le soe volte...
[3] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 12.6, pag. 7: Ed ha una mantadura oltremarina / piena di molte pietre prezïose: / d'overa fu di terra alessandrina, / con figure assai maravigliose, / e foderato di bianc' ermellina, / ornato d'auro a rrilevate rose.
[4] Bosone da Gubbio, Capit., c. 1328 (eugub.), 97, pag. 380: Non dè aver li vestimenti ornati / lo sacerdote, ma humilemente / oda i difecti che li son mostrati.
[5] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 6, pag. 55v.21: quattro cose fanno la corte gratiosa: se è grande: se è luminosa: se è ornata: se è odorifera.
[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 24, pag. 160.11: n'andarono infino nella città, della quale trovarono tutte le rughe ornate di ricchissimi drappi, e piena di festante popolo.
[7] Conv. papa Clemente VI, 1343 (fior.), pag. 17.7: le letta richisime, le cortine e sopraletti ornatisimi, i tapeti per terra.
[8] f Mino d'Arezzo, Chiose, XIV m. (aret.), Cap. VIII.14, pag. 167: dove due templi edificati furo, / ciascuno ornato di grande eccellenza / d'oro e d'argento, e d'altro tesor puro. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
[9] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), Prologo, par. 2, vol. 1, pag. CV.3: pensò soggiugnere alle dette Fiorentine storie le peregrine novità, e di strani paesi sì, che d'un fiore non fosse ornato il cappello, ma distinto di più colori all' occhio piacesse.
[10] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 3, pag. 61.24: andarossende apriesso lo liecto, lo quale era ornato de omne preciositate de panne, e per commandamento de Medea Iasone sedeo.
- Estens. o fig.
[11] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De scriptura aurea, 87, pag. 154: Li prai e li verzerij ornai e avenenti / De strablanchismi lilij e d'altre flor olente.
[12] Tomaso da Faenza (ed. Zaccagnini 1935), XIII sm. (tosc./faent.), 8.6, pag. 106: ché la sua angelica figura umana / me par ornata de tuta beltate...
[13] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 14, vol. 4, pag. 61.3: lo suo petto è ornato di due belli pomi di paradiso, e sono com'una massa di neve...
[14] Legg. S. Caterina ver., XIV in., 563, pag. 275: ell' è ornao el celo de lo splendente sole, / de luna e de stelle ke porta grand splendore...
[15] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 302.4, pag. 194: Onne cristiano adori il dìe beato / che Cristo nato - fu de la ponçella / Verçene bella - nel Judayco stato / cum leççe ornato, - circunciso en quella...
[16] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Aconzio, pag. 197.33: io ti racconto ch'io sono ornato di molte ricchezze, sono adorno di molte virtudi, e sono sanza vizio.
[17] Simintendi, a. 1333 (prat.), L. 5, vol. 1, pag. 209.8: guatoe dintorno gli boschi dell'antiche selve, e le spilonche, e l'erbe ornate di fiori sanza numero...
[18] Enselmino da Montebelluna, XIV pm. (trevis.), 558, pag. 37: Ornata se del so prezioso sangue; / zamai non produzisti chotal flore, / chom'è chostui che sopra de ti langue.
- [Per antifrasi].
[19] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 13.10, pag. 108: «Or me respondi, tu, om seppellito, / che così ratto d'esto monno èi 'scito: / o' so' i bei panni de ch'eri vestito? / Ornato te veggio de molta bruttura».
[20] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 227, pag. 263.9: L'altra maniera si è lo corpo, che è intorniato e ornato di molti peccati, né in Dio né in suoi comandamenti non vuole credere, né fare.
1.1 Estens. Dotato o provvisto (di qsa).
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.55, pag. 11: Or ecco pranzo ornato de delettoso pane, / nero, duro, azemo, che non rósera 'l cane!
[2] Stat. fior., 1334, L. III, cap. 29, pag. 360.25: tutte le terre del Comune di Firenze offerino per san Giovanni ceri grandi di legname, ornati di cera sufficientemente, secondo la qualità delle dette terre.
[3] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. V, cap. 26, vol. 2, pag. 290.21: costui [[...]] mandò a Ioanni servo di Dio che stava nell'eremo d'Egitto, il quale avea inteso essere ornato di profetico spirito... || DiVo; non att. nel corpus da altra ed.
1.1.1 [Rif. a una città:] munito di strutture difensive?
[1] Giostra virtù e vizi, XIII ex. (march.), 426, pag. 340: Homin de pace simula, e par che quilli scia, / ed a la cicthà ornata, / per ly scanpati iongnere, corria quanto potia / per semita cortata. || Se non vale 'illustre' (cfr. 2.2).
1.2 [Rif. alla persona e in partic. alla donna:] agghindato con vestiti, artifici o accessori per apparire più bello o attraente.
[1] Dante, Vita nuova, c. 1292-93, cap. 2 parr. 1-10, pag. 7.1: Apparve vestita di nobilissimo colore, umile e onesto, sanguigno, cinta e ornata a la guisa che a la sua giovanissima etade si convenia.
[2] Bestiario moralizz., XIII (tosc./aret.-castell.), 54.7, pag. 848: Pare ke tenga simile mainera / la creatura a l'omo peccatore: / colla beleça de l'ornata cera / lo lega a terribile encendore.
[3] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 3.64, pag. 11: Recordo d' una femena ch'era bianca, vermiglia, / vestita, ornata, morveda, ch'era una maraviglia...
[4] Giordano da Pisa, Pred. Genesi, 1309 (pis.), 4, pag. 59.17: Ma le femine non se ne guardano; anti elle rispondeno, dando vista di sé, andando ornate.
[5] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 129.13, pag. 504: visto ò done pusor, / gentir, d'aoto lignao, / mojer de gram segnor, / dexeivermenti ornae / e de gram belleza, / corteise e insengnae, / pinne de visteza.
[6] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 34.2, vol. 2, pag. 125: Orni la mente ogni donna gentile, / se vuol ornata la faccia portare...
[7] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 48, pag. 67.23: Ancora elle è plene de lamentançe e dise: «Quela va plu ornada de mi, e quela vien plu honorada, et io cativa son despresiada da tuti.
[8] f Ep. Fedra volg., XIV s.d. (fior.), pag. 716.36: Siano di lungi da noi i giovani ornati sì come femina; la forma de l'uomo ama d'essere ornata con poco liscio. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[9] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 39, pag. 283.29: Braccia ornate avere, amicizia significa.
[10] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 38.2, pag. 89: Altera donna et gentil per natura, / di margarite hornata et d'or vestita, / bella amorosa più d'altra creatura...
[11] Itinerarium volg., XIV sm. (tosc. occ.), cap. 10 rubr., pag. 145.12: Di Caldea e della torre Babel nella quale li uomini vanno ornati come di qua le femmine e lle femine vanno dispette.
[12] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 166.1: Et questa è ornata matre de le fornicationi, la quale te' lo poculo nella mano soa, pieno de abominationi et de immunditia et de fornicationi.
- [In partic. come segno di uno status sociale o a scopo cerimoniale].
[13] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 207.30: e portando la Santa Croxe, la qual da Cosdroe lu avea recevuda, ornado dela regal corona...
[14] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 448.13: Paris eccellentemente ornato venne al tenpio di Venus.
[15] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 1, cap. 7, pag. 81.21: vide Gajo Mario ornato a modo di consolo, a sè, andando per luoghi diserti e regioni disusate, farsi incontro...
[16] Sam Gregorio in vorgà , XIV m. (lig.), L. 2, cap. 16, pag. 130.18: E intrando lo dito Rigo così ornao e acompagnao cum gram pompa in lo monester, Beneto seçea da lunga.
1.3 [In partic. in contesto milit. e rif. a soldati:] vestito o equipaggiato in modo solenne.
[1] Filippo da Santa Croce, Deca prima di Tito Livio, 1323 (fior.), L. 10, cap. 40, vol. 2, pag. 429.30: Li Sanniti medesimi misero fuori le loro insegne: la schiera ornata e [l']armata veniva appresso, la quale molto era riguardata da' nemici medesimi.
[2] Ceffi, Dicerie, XIV pm. (fior.), cap. 24, pag. 48.30: E per tre dì è durata la leggiadra festa delle leggiadre donne e degli ornati armeggiatori, e tutta la cittade è piena di gioia...
[3] Deca terza di Tito Livio, XIV m. (fior.), L. 7, cap. 13, pag. 216.29: Il dì seguente i militi di Marcello ornati e armati erano allo editto...
[4] Libro Jacopo da Cessole, XIV m. (tosc.), II, cap. 4, pag. 34.1: Lo Cavaliere posto a cavallo ornato di tutte arme è formato in questo modo, ch'egli ebbe in capo l'elmo...
1.3.1 [Rif. a un animale da cavalcatura:] provvisto di finimenti ornamentali?
[1] Valerio Massimo, red. V1, a. 1336 (fior.), L. 5, cap. 1, pag. 334.14: Adunque rimandò a Massinissa il fanciullo donandoli un anello, et una nusca, et una gonnella laticlava, et una soprainsegna spagnuola, et uno cavallo ornato...
[2] Niccolò da Poggibonsi, p. 1345 (tosc.), cap. 176, vol. 2, pag. 63.6: somieri da cavalcare, come è detto, che a questi non si pone altra soma, se non che si cavalcano solamente per la città, e vanno ornati a modo di ronzini, àccene LX migliaia...
1.4 Che indossa abiti e accessori tipici di una categoria sociale. Estens. Camuffato (con un travestimento).
[1] x Armannino, Fiorita (09), p. 1325 (tosc.), pag. 126: ornata tutta a modo di caciatrice, come a baronessa si conviene, su in uno carello cioè cavallo basso, bene anbiante.
[2] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 18.4, pag. 86: Ornata come vecchia e di dolore / piena era quivi Giuno, invidiosa / perchè Giove portava a quella [[scil. Semelè]] amore.
1.5 Sost. Abbellimento della persona tramite artifici e accessori.
[1] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 1, cap. 6.13, pag. 32: Né ffa l'ornato donna, / Ma donna fa parer lo suo ornato.
[2] Contemptu mundi (II), XIV sm. (tosc.), Rubricario, pag. 63.43: Dello ornato della persona e della mensa e della casa.
1.6 Metaf. Dotato (di virtù spirituali o intellettuali).
[1] Giacomo da Lentini, c. 1230/50 (tosc.), 37.3, pag. 366: di senno e d'adornezze - sete ornata, / e nata - d'afinata - gentilezze.
[2] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 1, pt. 2, cap. 4, pag. 29.4: Di tutte queste buone disposizioni, come ei prenzi ne debbono essere ornati, diremo appresso.
[3] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 10, pag. 631.26: ma conviensi [[...]] amare quelle cose che Cristo amoe, le quali manifestano la sua vita privata d'onore e d'ogni diletto; ornata d'ogni cosa che al mondo dispiace...
[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 588.31: Questo Urbano, di gentile schiatta, dalla sua infanzia cristianissimo, ornato di virtudi di castitade e d'astinenza, molte volte fu cacciato di Roma...
[5] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 1, cap. 5, pag. 71.10: Era questo ornatissimo di belli costumi e abondante di ricchezze e di parenti...
[6] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 1.16, pag. 419: Li ricchi stolti son savi tenuti, / a tanto siàn venuti; / e que' che sono ornati di scïenza, / sono schifati abbiendo povertate.
[7] Arrighetto (ed. Battaglia), XIV (tosc.), L. 4, pag. 251.26: Sii ornato di costumi, sincero di mente, costumato ne' fatti, esempro per boce, grave per giustizia.
1.7 [Rif. a un terreno:] coltivato.
[1] f Grazia di Meo, Cons. filos., 1343 (tosc.), L. II, [cap. 5], pag. 149.15: Bene vi diletta anche molto la beleçça de' be' champi a vedergli bene ornati. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[2] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 9, cap. 84, vol. 3, pag. 136.15: L'Oca acqua e erba desidera, e sanza queste male si regge. A' luoghi ornati nimiche sono, imperocchè le cose cultivate col becco guastano, e con lo sterco bruttano.
1.8 Locuz. agg. Non ornato: incolto o disadorno.
[1] a Lucano volg., 1330/1340 (prat.), L. V [Phars., V, 49-64], pag. 78.18: e Rodos di Febo fue ornata de' doni del mare, e gli no ornati giovani del freddo Tageto... || Cfr. Luc., Phars., V, 51-52: «exornata Rhodos gelidique inculta iuventus / Taygeti».
[2] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 2, 36.3, pag. 308.3: [neglette]: cioè non ornate.
[3] Esopo tosc., p. 1388, cap. 12, pag. 101.5: sostenendo carico di non ornato vestimento e di non dilicati cibi di bere e di mangiare per avere l'ornato e dolcie bene della pacifica libertà.
2 Che ha grande valore, prezioso; elegante (anche in contesti fig. e con valore metaf.).
[1] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 3, pag. 14.14: Quella mente che prima la partorisce [[scil. la fama buona]], sì per far più ornato lo suo presente, sì per la caritade dell'amico che lo riceve, non si tiene alli termini del vero ma passa quelli.
[2] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 3, par. 11, pag. 215.13: Il trovamento delle ottime cose, avvegnaché sia abbandonato d'adornezza di parole, assai è ornato di sua natura.
[3] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 2, 5.10, pag. 65: La seta non tignevan con ornato / Conchilio preso tra Tirii predoni...
[4] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. III, pag. 132.20: quine aulisceno rosmarino e loro e la nera mortella, e lo busso con non ispesse foglie e le fraire mirice e li sottili citici e l'ornato pino. || Cfr. Ov., Ars am., III, 692: «cultaque pinus».
[5] Esopo tosc., p. 1388, cap. 12, pag. 101.6: sostenendo carico di non ornato vestimento e di non dilicati cibi di bere e di mangiare per avere l'ornato e dolcie bene della pacifica libertà.
2.1 [Rif. alla Vergine, anche come appellativo].
[1] Poes. an. bologn., XIII, 12, pag. 9: Corona sij d'imperio a fin or fabricata, / palma precïosissima, stella del mondo ornata, / entro el çardin olentissimo roxa ingarofolata...
[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 2.14, vol. 1, pag. 91: voluntà avemo e core / de venir a te, ornata!
[3] Laude tosc., XIII ex., 1.82, pag. 45: La via de' iusti è di sicuritade / splendida ornata flore / piena tuta di iocunditade, / di caritade e di gran fervore...
[4] f Laude di Sansepolcro (1), XIV pm. (ssep.), 5.7, pag. 98: Tenplo sacrato, - ornato vasello / anu[n]tïato - de san Gabrïello, / Deo è 'ncarnato - nel tuo ventre bello, / frutto novello - cum grande abundança. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.
2.2 Illustre, nobile; di elevata condizione.
[1] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. I, cap. 6, vol. 1, pag. 24.7: Quello singolare del nome romano Marco Marcello, il quale prese Siracusa ornatissima città di Cicilia, si dice che innanzi la pianse che la distruggesse... || DiVo; non att. nel corpus da altra ed.
[2] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 4, 28-39, pag. 108.14: lo primo cielo empireo, nel quale sono come splendori rilucentissimi più che il sole sì, che il cielo di loro viene adornato come s'adorna la città de li onorevoli et ornati cittadini.
3 Sost. Ciò che adorna o impreziosisce (anche come segno di una funzione o di uno status sociale), lo stesso che ornamento.
[1] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 36.63, pag. 130: Puoie che de iustizia porte le suoi ornate, / li prelati envìtante a lor societate: / «Vien con nui, bellissema, a la gran degnetate...
[2] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 5, cap. 22, par. 8, pag. 166.11: così la bellezza della buona donna in ornato della casa è llucierna sprendiente sovra in candellier santo.
[3] Stat. perug., 1342, L. 4, cap. 1, par. 1, vol. 2, pag. 333.6: e 'n quisto capitolo de l'ornato de la fonte prencepalmente adornante cusì conducemo a començare...
[4] Landulfo di Lamberto, 1389-99 (napol.>sett.), 124, pag. 214: Ov'è 'l felice ornato / di ricchi drappi grisi e molti vai, / e altre gioie assai / d'oro e di perle?
[1] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 1, vol. 2, pag. 14.18: Et a chò ki issi fussiru ricipputi plù hunuratamenti, issu medemmi Pirru cu lu ornatu di li homini a cavallu li andau ad inscontrari fin a fora di la porta.
4 [Ret.] [Rif. a un discorso:] composto secondo le regole della retorica, con l'uso di artifici espressivi che lo rendono più elegante o efficace.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 151.5: Et ben potrebbe il dittatore dicere parole diritte et ornate, ma non varrebbero neente s'elle non fossero aconcie alla materia.
[2] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 18, pag. 128.2: [53] Et Seneca disse ke neli co(n)sigli «no(n) ti dei movere ale parole ornate e co(n)poste, ma al fatto che dele parole si dimostra»...
[3] Trattati di Albertano volg., a. 1287-88 (pis.), De amore, L. II, cap. 11: Imperò che lo parlare dà opra ala verità, d[è] essere simplici (et) no(n) co(m)posta né ornata.
[4] Folgóre, Semana, c. 1309 (sang.), 15.2, pag. 374: I' ho pensato di far un gioiello, / che si' allegro, gioioso ed ornato, / e sì 'l vorrei donare 'n parte e lato... || Cfr. Marti, p. 374: «un gioiello: poetico, naturalmente, che abbia tutte le qualità per piacere, allegro nel tono, gioioso nel contenuto, ornato nella forma».
[5] Giovanni Campulu, c. 1315 (mess.), L. 2, cap. 36, pag. 73.25: illu fiche la 'Regula de li monachi', la quale si è de grande discrectione et ornata de belle parole...
[6] Neri Moscoli, Rime, XIV pm. (castell.), 61.8, pag. 606: sì ch' io non posso ormai tanto né quanto / più scriver, né parlar parola ornata.
[7] a Lett. ven./salent., 1362, pag. 323.16: choma(n)demovi che debiati exponer(e) ordenadame(n)te tutte queste chose al nostro signor cu(m) le pyù belle, ornate et utili parole chi vi parerà p(er) lo stato d(e)la nostra çetade...
4.1 [Rif. a un oratore:] capace di elaborare un discorso retoricamente sostenuto. Estens. Elegante nell'eloquio.
[1] Cronica deli imperadori, 1301 (venez.), pag. 204.5: In quel tempo florì Cassiodoro a Ravenna senador, poi monegho fato, ornado in sciencia e in loquela.
[2] Dino Compagni, Cronica, 1310-12 (fior.), L. 3, cap. 21, pag. 201.25: piacevole, savio e ornato parlatore, e a gran cose sempre attendea...
[3] Arte Am. Ovid. (B), a. 1313 (fior.), L. II, pag. 290.12: Ma lli ornati favellatori non isgridino in mezzo il loro sermone...
[4] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 287.5: Fue uno ornato parlatore [[scil. Brunetto Latini]]; seppe morale filosofia, e liberali arti...
4.2 [Con valore avv.:] in modo retoricamente ricercato.
[1] Pistole di Seneca, XIV m. (fior.), 114, pag. 378.3: che par loro, che Graccus, e Grassus, e Curio parlarono troppo ornato, e troppo nuovamente, e vogliono tornare alle parole d'Appius, e di Corincanius...
4.3 Estens. [In senso neg.:] studiato per ingannare.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.91, vol. 1, pag. 306: Ivi con segni e con parole ornate / Isifile ingannò, la giovinetta / che prima avea tutte l'altre ingannate.
[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, Prologo, pag. 13.17: voi, leggendo, non troverete favole greche ornate di molte bugie, né troiane battaglie sozze per molto sangue...
[3] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 11, cap. 70, vol. 2, pag. 602.23: e poi si lesse una sentenzia molto lunga e ornata di molte parole e falsi argomenti, inn effetto di questo tenore.
[4] Destr. de Troya (ms. Parigi), XIV (napol.), L. 32., pag. 270.6: Et azò che lle lloro ornate falcitate apparessero veresemele dissero che Ulixe et Dyomedes et Agamenone et Menelao aveano facto fare lectere falce...
4.4 [Ret.] Sost. Artificio verbale o retorico usato per impreziosire un discorso.
[1] Brunetto Latini, Rettorica, c. 1260-61 (fior.), pag. 150.21: tutta la pistola dee essere guernita di parole avenanti e piacevoli e piene di buone sentenze; et anche questo ornato si richiede in tutte le parti di rettorica...