ORNATORE s.m.

0.1 ornatore, ornatori.

0.2 Lat. ornator, ornatorem.

0.3 Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.): 2.

0.4 In testi tosc.: Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.).

N Att. solo fior.

0.6 N Doc. esaustiva.

0.7 1 Chi per guadagnarsi da vivere esegue decorazioni (nell'es. su abiti femminili). 2 Chi č abile nel comporre un discorso con l'uso di artifici espressivi e secondo i dettami della retorica.

0.8 Marco Maggiore 09.11.2017.

1 Chi per guadagnarsi da vivere esegue decorazioni (nell'es. su abiti femminili).

[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XVI, par. 36, pag. 695.1: E, oltre a questi, introduce i sarti, i raccamatori e gli ornatori de' preziosi vestimenti, li quali, se il misero marito lascia nella sua casa entrare e usare, non č senza pericolo della pudicizia...

2 Chi č abile nel comporre un discorso con l'uso di artifici espressivi e secondo i dettami della retorica.

[1] Valerio Massimo, Libro II volg. B, a. 1326 (fior.), par. 22, pag. 14.6: laudando Arpino di raguardevole prosperitade, uno solo gloriosissimo ornatore di lectere [[scil. Cicerone]], overo abondantissima fonte. || Ma cfr. Val. Max., II, 2, 3': «siue litterarum gloriosissimum contemptorem».