RISSA s.f.

0.1 rissa, risse, rixa, rixe, rrixe; a: risa.

0.2 Lat. rixa (DELI 2 s.v. rissa).

0.3 Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.): 1.1.

0.4 In testi tosc.: Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.); Stat. fior., 1334; Stat. lucch., XIV pm.; Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.).

In testi sett.: Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Poes. an. bergam., 1293; Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Stat. moden., 1335; a Doc. ven., 1380 (5); a Codice dei beccai, 1385 (ferr.).

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

0.5 Locuz. e fras. fare rissa 1.1; venire a rissa 1.1.

0.6 N Cfr. ressa s.f. per alcuni casi di interferenza lessicale.

0.7 1 Accesa discordia o contrasto tra più persone. 1.1 Lite violenta che turba la quiete pubblica; atto di aggressività che rompe la pace. 1.2 Scontro armato; episodio bellico.

0.8 Marco Maggiore 15.11.2017.

1 Accesa discordia o contrasto tra più persone.

[1] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. V, pt. 3, pag. 148.5: l'ira infamarà colui a cui porta ira de falso: esconne falsi testimonii, periurii (et) rixe...

[2] Matteo dei Libri, XIII sm. (bologn.), 45, pag. 129.11: «Sì como li carboni a le spine e le legne al foco, così l'omo plen d'ira suscita rixa»...

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 6, cap. 49, vol. 3, pag. 153.7: Ma rade volte addiviene che gli uomini rei s'accordino in una opinione, e per cagione di compire i loro desiderii sostengono molta briga e molto affanno, [[...]] e hanno molte sottilitadi in sè per ingannare colui con cui hanno affare, e però sempre sono in rissa ed in contenzione.

[4] ? Guido da Pisa, Declaratio, a. 1328 (pis.), c. 5.66, pag. 58: Questi uccelli [[scil. Arpie]], che pria Virgilio scrisse, / suonan rapacità in lingua greca, / et nulla è magio che le dicte risse.

[5] Stat. moden., 1335, cap. 18, pag. 382.9: Ordenemo che se alcuna persona [sic] rixa overo discordia nassese dentro alcuno di li homini de la nostra compagnia...

[6] Mino Diet., Sonn. Inferno, XIV m. (aret.), 21.8, pag. 29: la seconda Antenora là giù fissa / per Anthenor tradictore à stipata / in quella ghiaccia di ghiaccio ghiacciata / dal primo ghiaccio cascion d' ogne rissa...

[7] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 160, pag. 392.29: e ho veduto che 'l nimico dell' umana jenerazione s' è ingegnato di commettere rissa e scandalo tra voi, li quali dovete essere uniti, come fratelli...

[8] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 13.4, pag. 18: Con diligencia guardi ongni 'nteleto / che si retrova nanci alcum posente / deliberato e sacio, stultamente / d'aprir la rixa o parlar indireto...

1.1 Lite violenta che turba la quiete pubblica; atto di aggressività che rompe la pace.

[1] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Vulgare de elymosinis, 31, pag. 238: Se pò salvar, s'el vol, vivand honestamente, / Pur k'el se guard da rixe, perdon compïamente, / Da zog e da taverne, e servia a tuta zente.

[2] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), [Svet.] L. 7, cap. 52, pag. 283.15: E coloro che la 'ntenzione e la rissa avevano mossa, perderono el terzo di loro prede e di loro soldo che dovevano avere.

[3] Dante, Convivio, 1304-7, I, cap. 3, pag. 13.1: sì come quelli che fosse mandato a partire una rissa, e prima che partisse quella ne iniziasse un'altra.

[4] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 247, vol. 2, pag. 335.30: Et le predette cose abiano luogo in meschia et rissa; ma se di proponimento altrui che ne la meschia, alcuno commettesse le sopradette cose...

[5] Stat. fior., 1334, L. I, cap. 68, pag. 250.30: E se alcuno de' predetti fuori di Firenze commetterà rissa, zuffa, giuoco, omicidio o alcuno maleficio o forfatto...

[6] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 2, cap. 3, pag. 126.2: gli pareva che del suo corpo uscisse un leoncello presto e visto, il quale egli insieme con questa cerbia sanza alcuna rissa nutricava per alcuno spazio.

[7] a Codice dei beccai, 1385 (ferr.), Statuti, pag. 241.16: Item ch'i masari de la dicta compagnia abiano a chognoscere et a tòre via ogne risa e questione che intervegnisse in la compagnia.

- Locuz. verb. Fare rissa / venire a rissa.

[8] Poes. an. bergam., 1293, 43, pag. 7: De!, sì fadi tanta rixa, / quel kavaler malaventurao.

[9] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 46.108, pag. 272: ni zà mai vego la matim / vejo, zovem ni fantim / far breiga, rixa ni tenza / ni semenar rea semenza; / per zò che li omi son zazun...

[10] Stat. perug., 1342, L. 3, cap. 33, par. 1, vol. 2, pag. 68.8: La podestà e 'l capetanio possano ponere e mandare a terrafine tucte quiglie glie quaglie conmecteronno alcuno malefitio, overo faronno rissa overo meschia, fuor del destrecto de Peroscia...

[11] Stat. lucch., XIV pm., pag. 82.24: Li frati, se dipo la compieta in dormentorio faranno rissa insieme con parole iniuriose, imprima siano correcti...

[12] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 28, pag. 202.9: Mordet fu figliuolo del re Artù, il quale vegnendo a rissa col padre, il re gli diede un colpo nel petto...

1.2 Scontro armato; episodio bellico.

[1] a Doc. ven., 1380 (5), pag. 360.9: E dixé lor ch(e) sovra lo f(a)c(t)o dela d(i)c(t)a rixa p(er) aver pluy vera (e) pluy clara i(n)formacion sovra lo d(i)c(t)o facto avemo ma(n)dà una barcha armà in Pugla.