VULVA s.f.

0.1 vulva. cfr. (0.6 N) vulula.

0.2 Lat. vulva (DELI 2 s.v. vulva).

0.3 Zucchero, Santà , 1310 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Zucchero, Santà , 1310 (fior.); Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.).

In testi sett.: Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.).

0.5 Locuz. e fras. aprire la vulva 1.

0.6 N La forma vulula att. nel Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 46, pag. 461.28 («E polvereçavagi suso le piage del culo e de la vulula, e curava quelle») si deve prob. a una puntuale confusione con ugola (e in partic. con le forme vulila, vulula doc. nello stesso testo, v. ugola).

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 [Anat.] Apparato genitale femminile (senza distinzione tra organi esterni e utero). 1.1 [Rif. ad animali]. 1.2 Fig.

0.8 Marco Maggiore 16.11.2017.

1 [Anat.] Apparato genitale femminile (senza distinzione tra organi esterni e utero).

[1] Gl Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 6, pag. 173.11: Vale a purghare il chapo e la vulva, ciò è i· luogho privato della femina.

[2] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 84, pag. 344.7: Lo testiculo delo lupo deritto, se alcuno lo triterae et mescolerallo con olio, et la femina fornicaria lo porrae in lana et porterallo ala vulva, remuove a llei incontanente lo desiderio del'uomo.

[3] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. IV, prologo, pag. 115.41: Come adunque è questo, che 'l nostro santo Iob desidera d'essere morto nella vulva, sperando d'essersi potuto riposare per li benefizii di tale morte... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 280, pag. 299.35: E chi la pesta [[scil. la maçorana]] e farne a muodo de una cura e meterla in la vulva, la provoca li menstrui.

[5] <a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.)>, L. 6, cap. 7, vol. 2, pag. 246.1: ed ha proprietà [[scil. l'appio]] di dissolvere la costipazion de' membri, e di far via agli umori, e quegli allo stomaco, alla vulva e al capo attrarre...

[6] Bibbia (05), XIV-XV (tosc.), Gb 31, vol. 5, pag. 101.18: [15] Or non fece me nel ventre, il quale e quello fece, e formò me uno nella vulva?

- [In combinazione con mammelle o poppe in quanto simbolo di fertilità].

[7] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 49, vol. 1, pag. 255.15: [25] Iddio del padre tuo sarà tuo aiuto, e l'onnipotente benedicerà a te delle benedizioni del cielo di sopra, delle benedizioni dell'abisso stando alle parti di sotto, e delle benedizioni delle mammelle e della vulva.

[8] Bibbia (08), XIV-XV (tosc.), Os 9, vol. 8, pag. 147.19: [14] [[...]] Dà loro la vulva sanza figliuoli, e le loro poppe siano secche di latte.

- Fras. Aprire la vulva: [in senso concreto, rif. al primogenito:] essere il primo a nascere (da una donna o dalla femmina di un animale); [in senso fig.:] rendere fertile (una donna).

[9] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 29, vol. 1, pag. 150.14: [31] E vedendo lo Signore, che Lia gli dispiacea, apersele la vulva, la sorella stando sterile.

[10] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Gen 30, vol. 1, pag. 154.8: [22] Ricordandosi lo Signore di Rachel, ed esaudì lei, ed aperse la vulva sua.

[11] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Es 13, vol. 1, pag. 320.3: [2] Santifica a me lo primogenito che apre la vulva tra gli figliuoli d'Israel, così degli uomini come delle bestie...

1.1 [Rif. ad animali].

[1] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 153, pag. 80.7: [5] Item la petra ki si trova a lu ventrichellu oy in la vulva di la cherva, portata per la fimmina oy data, fa conchipiri.

[2] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 104, pag. 219.4: et alcuna fiata advene p(er) materia co(r)rupta na(tura)lem(en)te i(n) la v(ulv)a i(n) la q(u)ali se genera l'a(nim)ale, p(er) la corectione da lu nut(ri)m(en)to dato a lu g(e)n(er)ato...

1.2 Fig.

[1] Gl f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. IV, cap. 13, pag. 141.20: La prima vulva, cioè la prima intrata della nostra concezione, fu la lingua della mala sugestione, cioè dell'inducimento al peccato. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[u.r. 05.09.2018]