DILÉTINE agg.

0.1 diletini.

0.2 Lat. tardo relicinus (DEI s.v. dilégine).

0.3 Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.): 1.

0.4 Att. unica nel corpus.

0.5 Variante di dilégine agg. (non presente nel TLIO), voce ritenuta sen. dalla tradizione lessicografica (cfr. DEI, GDLI s.v.). Sui rapporti tra le varianti dilégine e dilétine, cfr. Spitzer, Rec. Ettmayer, p. 139: «Ein siena. [sic] deligire 'schwächlich' suche ich vergebens, ich kenne nur dilegine, daneben noch dilecine, diletine» (con rif. a un passo in cui Ettmayer cita un'inesistente voce senese *deligire). A mediare tra le due varianti fonetiche ci sarebbe dunque un tipo dilécine, di cui sono note att. in area aretina (cfr. 0.6 N). Non è facile stabilire se dilétine derivi da dilécine, forma peraltro più vicina al lat. relicinus proposto come etimo da DEI, in virtù di un mero tramite grafico (scambio tra <c> e <t>).

0.6 N Diversi es. dell'agg. dilétine ricorrono in testi di autori sen. del sec. XVI: «le sue gambe diletine acconce che paion fatte co'l penello» nella Trinozzia di Luca Contile (ed. Milano, Francesco Marchesino, 1550, p. 11v); «il diletine ['pieghevole'] testuchio» in Pietro Fortini (a. 1562, cfr. Mauriello, Fortini. Notti, p. 957), e cfr. il soprannome «il Diletine» dell'accademico senese Pietro Paolo Martini (cfr. Sbaragli, Intronati, p. 196), e v. GDLI s.v. dilégine. Cfr. inoltre aret. dilecene o dilecine agg. 'di poca complessione, magro, smunto, sparuto' (Corazzini, Vocabolario, s.v.), pientino dilègine s.f. 'debolezza' e dileginóso agg. 'debole' (Giannelli-Sacchi, pp. 218, 237).

Per i rapporti tra dilétine e dilégine, cfr. 0.5. Il signif. 1 è attribuito sulla base del confronto fra l'att. unica nel corpus e gli es. posteriori dello stesso tipo lessicale.

Consulenza di Alessandro Parenti.

0.7 1 Dotato di elasticità, pieghevole o flessuoso.

0.8 Marco Maggiore 25.02.2016.

1 Dotato di elasticità, pieghevole o flessuoso.

[1] Bind. d. Scelto (ed. Gozzi), a. 1322 (sen.), cap. 94, pag. 159.32: Lo collo avea longhetto a misura [scil. Pollisena]; sue spalle erano dritte, non erano troppo late né troppo longhe; suo petto era più biancho che nieve di cielo; sue mani e sue dita avea longhe e bianche come fiori di prato; sue braccia erano longhi e pieni e diletini.