LATTE s.m./s.f.

0.1 lachie, lact', lacta, lacte, lacti, lag, lagie, laite, lat, late, lato, latt', latte, latti, layte, llatte.

0.2 Lat. lac (DELI 2 s.v. latte).

0.3 Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.): 2.

0.4 In testi tosc.: Albertano volg., 1275 (fior.); Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Terramagnino da Pisa, XIII sm. (pis.); Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. pis., 1321; Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.); Stat. lucch., 1362.

In testi sett.: Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.); Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.); Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Amore di Gesù, XIV in. (ver.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Serapiom volg., p. 1390 (padov.).

In testi mediani e merid.: St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.); Regimen Sanitatis, XIII (napol.); Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.); Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.); Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.); Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.); Gloss. lat.-eugub., XIV sm.; Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.).

In testi sic.: Angelo di Capua, 1316/37 (mess.).

0.5 Nota la forma lacta in Framm. Milione, XIV pm. (emil.). Le att. di latte femm. sono solo in testi sett.

Locuz. e fras. bocca da latte 1.8; da latte 1.6; dare il latte 1.2; di latte 1.6; essere come miele e latte 2.4.2; essere in latte 1.9; figliuolo di latte 1.7; lasciare il latte 1.5; latte acetoso 2.1; latte bovino 2; latte caprino 2; latte della femmina 1.1; latte della mandorla 2.2.1; latte d'erba 2.6.1; latte d'erbe 2.6.1; latte di donna 1.1; latte di femmina 1.1; latte di fichi 2.6.2; latte di fico 2.6.2; latte di gallina 2.3; latte della mandorla 2.2.1; latte di mandorle 2.2.1; latte e miele 2.4, 2.4.1; latte sirpico 2.7; latte vaccino 2; levare da latte 1.4; levare dal latte 1.4; parere latte e miele 2.4.2; partire dal latte 1.5; pigliare il latte 1.3; prendere il latte 1.3; prendere latte 1.3; togliere dal latte 1.4; togliere il latte di bocca 1.4.1.

0.7 1 Liquido bianco secreto dalle mammelle delle femmine dei mammiferi, che funge da alimento per i neonati nel primo periodo di vita (anche in contesto fig.). 1.1 Latte di / della femmina, latte di donna: latte umano. 1.2 Fras. Dare (il)latte a qno: allattare (anche in contesto fig.). 1.3 Fras. Prendere (il) latte, pigliare il latte: succhiare il latte, poppare. 1.4 Fras. Togliere dal latte, levare dal (da)latte: svezzare. 1.5 Fras. Lasciare il latte, partire dal latte: svezzarsi (detto partic. di un animale) (anche in contesto fig.). 1.6 Locuz. agg. Da / di latte: non svezzato, lattante (detto di un bambino) (anche in contesto fig.). 1.7 Fras. Figliuolo di latte: bambino allattato da una nutrice. 1.8 Fig. Fras. Bocca da latte: atteggiamento innocente (ma ipocrita)? 1.9 [Agr.] Fras. Essere in latte: essere nello stadio prematuro, in cui i semi si presentano molli e pieni d'umore (rif. al grano). 2 Latte di alcuni erbivori (partic. vaccino, caprino e ovino) consumato come alimento (anche in contesti fig.). 2.1 Latte acetoso: latte fermentato. 2.2 [Gastr.] Bevanda che si ottiene stemperando nell'acqua un alimento tritato. 2.3 Latte di gallina: cibo squisito (in contesto scherz., per iperbole)? 2.4 Fig. Latte e miele: ricchezza (rif. a un territorio, in contesti che traducono o commentano passi biblici). 2.5 [Prov.] Ogni capretta ritorna al suo latte: tornare alla norma. 2.6 Succo o umore di colore bianco che stilla dalle parti spremute o tagliate di alcune erbe; latice. 2.7 [Bot.] Locuz. nom. Latte sirpico: succo della sirpis, pianta officinale estinta della famiglia delle Apiaceee, nota nell'antichità anche come silphion o ferula. 3 [In contesti e comparazioni riguardanti il colore bianco]. 3.1 [Astr.] Via di / del latte: la Via lattea. 4 Fig. Nutrimento spirituale; insegnamento (anche in contesto fig.). 5 Signif. non accertato.

0.8 Zeno Verlato 23.09.2014.

1 Liquido bianco secreto dalle mammelle delle femmine dei mammiferi, che funge da alimento per i neonati nel primo periodo di vita (anche in contesto fig.).

[1] St. de Troia e de Roma Amb., 1252/58 (rom.), pag. 137.26: In quello tempo apparse grande miracola in roma e in tucta Ytalia, che tucte le fontane erano piene de sangue e l'acqua ke piovea da cielo era quasi lacte.

[2] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), Disputatio musce cum formica.210, pag. 96: El fa la negra pegora blanc lag e 'd gran dolceza...

[3] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 15, pag. 178.26: La seconda cosa che l'uomo die fare, per guardare ei fanciulli, si è, ched elli non bevano vino, mentre ch'ellino suggono il latte...

[4] Questioni filosofiche, p. 1298 (tosc. sud-or.), L. IV, pt. 3, pag. 88.14: perké più tempo se nutriscie l'omo de lacte ke le bestie...

[5] Scritti spirituali ven., XIII, pag. 153.34: e quando elo avrì la bocha e començà latar, et eo sentì una gran dolceça ke questa late vegniva e desende[va] da Dio pare, et era fata una cosa cum lo mio sangue...

[6] Poes. an. abruzz.>march., XIII sm., 218, pag. 125: K'eio te lactai de lu meiu lacte, / Dolce meiu Filiu, perk'a cte placke...

[7] Jacopone (ed. Ageno), XIII ui.di. (tod.), 2.34, pag. 7: Sopr'onne uso e rascione - aver concezione; / senza corruzione - femena gravedata! / Sopre rascione ed arte, - senza sementa latte!

[8] Libro dei Sette Savi, XIII ex. (tosc.), pag. 15.1: il quale fanciullo avea tre balie, che la prima il serviva del latte...

[9] Storie Exultet barb., XIII ex. (abruzz.), 3, pag. 120.21: la baccha et lu serpente, quali li stau ad le soe mamme, et i vene per avere delo sou lacte et substantia...

[10] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 12.642, pag. 149: fo degolaa / e l'anima in cel portaa / e, per sangue, laite ne insì...

[11] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 51, pag. 72.7: quando la bestia è de tal natura ke la femna po norigar li fioli con lacte...

[12] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 6.3, pag. 27: Maleto sia lo dïe che fui nato / e chi primo ne lo mondo mi vete, / e 'l late e 'l cibo che m'à nutricato...

[13] Amaistramenti de Sallamon, 1310/30 (venez.), 178, pag. 106: Femena ch'è malla costumata / e de malle late è-lla alatata / no la ponere in toa chassata / e serai savio.

[14] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 1679, pag. 395, col. 1: Quilli la pilliaro / e sì lla decollaro, / et sangue no ne uscio, / anche lacte appario.

[15] Lucano volg. (ed. Marinoni), 1330/40 (prat.), L. 4, cap. [vv. 292-336], pag. 167.8: a modo delle fiere seccano le distese pecore e, negato il latte, succiano lo brutto sangue.

[16] Passione genovese, c. 1353, pag. 33.19: he' som quella che lo portay nove meysi e che lo norigay com lo me' layte proprio...

[17] Passione cod. V.E. 477, XIV m. (castell.), 1664, pag. 82: Fillio, en ventre te portai / et del meo lacte te lactai...

[18] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 10, pag. 15.2: De la cera se fa grani a mu' de grani de meio [[...]]. E devea la coagulacion del late in le mamele.

[19] f Simone Sigoli, Viaggio, 1390 (fior.), pag. 248.8: a un miglio si è una cappella di san Nicolò, e dicesi che nella detta cappella è del latte della Vergine Maria. || Corpus OVI.

[20] Legg. sacre Mgl. XXXVIII.110, XIV sm. (sett.), 6, pag. 12.30: Deo sì ge mandò una bella cerva cum gran tete piene de late...

- Sinedd. Mammella.

[21] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 30.83, vol. 3, pag. 502: Non è fantin che sì sùbito rua / col volto verso il latte, se si svegli / molto tardato da l'usanza sua...

1.1 Latte di / della femmina, latte di donna: latte umano.

[1] f Antidotarium Nicolai volg., XIII ex. (fior.), 141, pag. 50.6: Se si dà colla cocitura della mandragola [[...]] fa prode ai fanciulli ke non possono dormire [[...]], distemperata col latte di femmina data in modo di cece. || Corpus OVI.

[2] Libro pietre preziose, XIV in. (fior.), pag. 325.5: vuolsi fregare su una pietra verde, col lactedi femina, ch' abbia solamente partorito un filio maschio...

[3] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 39, pag. 298.12: [3] La sua sugna [[scil.: dell'oca]] mescolata con latte di femina, uno poco tiepida, ad ungere l'orecchia, tolle via lo dolore del'orecchia...

[4] Piero Ubertino da Brescia, p. 1361 (tosc.), pag. 6, col. 2.2: mescola con albume d'uovo, cioè con acqua fatta d'esso e latte di femina...

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 34, pag. 40.13: E la terça vertù è che quando el sugo se destilla in l'oio cum el late de la femena, çoa al dolor so grande.

[6] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 357, pag. 398.18: E chi el mescea cum latede dona e cum sofram...

[7] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 3, pag. 5.8: distemperalu in blancu d'ovu et lactidi fimmina et bivali...

1.2 Fras. Dare (il) latte a qno: allattare (anche in contesto fig.).

[1] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 22, pag. 148.22: [17] latte al tuo filliuolo, elli ti spave(n)terà...

[2] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 5, cap. 53, pag. 169.10: E se l'uomo glielo levasse, la madre non gli darebbe poi del suo latte.

[3] Milione, XIV in. (tosc.), cap. 175, pag. 276.11: dice che s'ucciderà, e taglierassi le poppe del petto «dond'i' vi diedi lo mio latte».

[4] Legg. Transito della Madonna, XIV in. (abruzz.), 373, pag. 31: «Dolce mio figlio, benedicto sia lo lacte ch' io te déi...

[5] Mascalcia G. Ruffo volg., a. 1368 (sic.), Di lu creamentu..., pag. 570.17: pascendu la matri assai herba, nutrikilu meglu in la sua ventri, danduli assai lacti.

[6] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1375] lett. 51, pag. 195.4: la quale carità sapete che dà el latte a' figliuoli suoi e notricali.

[7] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 34.98, pag. 233: Guai a le pregne donne sì se metta, / et anco a quelle ch'a' figli dae il lacte...

1.3 Fras. Prendere (il) latte, pigliare il latte: succhiare il latte, poppare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 23.122, vol. 3, pag. 388: E come fantolin che 'nver' la mamma / tende le braccia, poi che 'l latte prese...

[2] f Cassiano volg. (A), a. 1325 (sen.), Collaz. VII, cap. 2, pag. 110r.9: ched ei non fosse [[...]] molestato da esso semplice et naturale movimento, il quale s'acende etiamdio ne' pargoli et in quegli che prendono il lacte. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 10, pag. 24v.16: sancto Nicholò el quale non prendeva el vernardì se non una volta lacte dalla sua nutrice.

[4] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 8, cap. 26, vol. 2, pag. 167.19: vivette dalla domenica al vespro a· lunedi vegnente alla detta ora, e più sarebbe vivuta s'avesse potuto prendere il latte.

[5] Legg. sacre Mgl.II.IV.56, 1373 (fior.), Legg. di S. Niccolò, pag. 106.1: e ancora più, che 'l mercoledì e 'l venerdì [[san Nicola]] non poppava, e non prendea latte se none una volta per dì...

[6] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 24, S. Agnese, vol. 1, pag. 227.23: Emerenziana, la quale avea presa insieme latte con lei...

[7] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mt 21, vol. 9, pag. 119.12: non avete voi letto, che Dio per la bocca de' fanciulli, e di quelli che pigliano il latte, ha fatto laude perfette?

- [In contesto scherzoso].

[8] f Due misticci, XIV (tosc.), [I.] Io voglio che voi sacciate, pag. 66.7: «Pigliatelo!» [68] «I' non son latte». [69] «Legatelo!» [70] «I' non son porco». || Corpus OVI.

1.4 Fras. Togliere dal latte, levare dal (da) latte: svezzare.

[1] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 145.8: [8] Tu fê chomo la mare al so' figlio chi teta chi mete sul borrin del pechio qualche amaritudin [[...]], per tor-lo dal lachie...

[2] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 29, S. Paola, vol. 1, pag. 276.9: La sua venerabile figliuola vergine Eustochia, quasi come levata da latte, sopra la madre sua da lei al postutto rimuovere non si potea.

[3] Bibbia (03), XIV-XV (tosc.), 1 Re 1, vol. 3, pag. 15.3: io non vi verrò insino a tanto che il fanciullo non sia levato dal latte...

1.4.1 Fras. Togliere il latte di bocca.

[1] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 81, pag. 332.17: E' mi pare che voglia fare di voi come fa la madre del fanciullo, quando gli vuole tollare el latte di bocca, che si pone l' amaro in sul petto...

1.5 Fras. Lasciare il latte, partire dal latte: svezzarsi (detto partic. di un animale) (anche in contesto fig.).

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 5.82, vol. 3, pag. 75: Non fate com' agnel che lascia il latte / de la sua madre...

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 5, 73-84, pag. 123, col. 1.10: li quai èno simili a quilli agnelli che lassano lo latte della propria madre...

[3] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 9, cap. 3, vol. 3, pag. 42.31: E mentre che stanno con le madri, si deono alcuna volta toccar con mano, acciocchè non ispaurissero quando fossero dal latte partiti. || Corpus OVI.

[4] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 70, pag. 326.22: se ciò ène che lo becco sia giovane et debbia lasciare lo latte...

[5] S. Caterina, Epist., 1367-77 (sen.), [1376] lett. 81, pag. 332.23: acciò che per paura lassiate el latte, el quale latte di gratia seguita doppo el dolce avenimento vostro.

1.6 Locuz. agg. Da / di latte: non svezzato, lattante (detto di un bambino) (anche in contesto fig.).

[1] Buccio di Ranallo, Cronaca, c. 1362 (aquil.), quart. 797, pag. 182: Or vi dirrò lo modo che era allo correttare. / De un citolo da latte plu se solea fare; / Delli granni della terra, quando potea adunare / Vinti persone inseme, pareali troppo fare.

[2] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 5, pag. 21.20: Non dovaremmo essare più fanciugli da latte, ma da ogni forte vento che trarre potesse.

[3] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 111, pag. 254.3: Sì che nel tempo de' grandi fatti voi non vi troviate fanciulle di latte, e però vi dà ora de' cibi durissimi...

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 99, Ss. Simplicio, Faustino e Beatrice, vol. 2, pag. 854.14: un fanciullo da latte, fasciato in panni, gridòe del grembo de la madre la quale era ivi presente...

- [Rif. a un cucciolo d'animale, partic. in quanto animale da carne].

[5] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 3, pag. 143.7: La charne del porciello giovane di latte è più umida e più viscosa e più freda d'altra charne...

[6] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 31, pag. 149.18: [4] Et no se contentavan quî spiriti de superbia ch'el ghe fosse offerto cravei o agneli o mançol da lachie...

[7] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. II, pag. 92.15: la leonessa, quando latta li suoi figliuoli di latte... || Cfr. Ov., Ars am., II, 375: «lea, cum catulis lactentibus».

[8] Bestiario Tesoro volg., XIV pm. (sen.), cap. 69, pag. 326.1: [9] Carne di montone giovano [[...]] ène più secca che quella delo angnello di latte o dela berbicie.

[9] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 301-10, pag. 93.14: Le vitelle di latte, le starne, i fagiani [[...]], de' quali ella faceva non altre corpacciate che facciano di fichi [[...]] i villani...

[10] Matteo Villani, Cronica, 1348-63 (fior.), L. 3, cap. 56, vol. 1, pag. 391.10: Vitella di latte montò di danari XXXII in XL danari la libra...

[11] f Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 184.13: le gambe dinanzi lunghe circa quattro braccia, il collo altrettanto, la testa come vitella di latte... || Corpus OVI.

[12] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 18, pag. 34.15: passelo possa d'uno polmone e d'uno cuore d'agnello di latte, che anco non avesse pasciuto erba...

1.7 Fras. Figliuolo di latte: bambino allattato da una nutrice.

[1] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 3, pag. 21.16: «O figliuol mio di latte, abbandonere'ti io [[...]]? || Cfr. Boezio, Consol. Phil., I, 3: «An [...] te, alumne, desererem [...]?».

1.8 Fig. Fras. Bocca da latte: atteggiamento innocente (ma ipocrita)?

[1] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 142.8: Ma, quanto più Fortuna mi conbatte, / el mio cor franco più conforto dassi, / po' ch'io conosco i lor anemi bassi / † con venti funi † e con boche da latte.

1.9 [Agr.] Fras. Essere in latte: essere nello stadio prematuro, in cui i semi si presentano molli e pieni d'umore (rif. al grano).

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 3, cap. 7, vol. 1, pag. 259.4: Le quali acque, se nel tempo che 'l grano è in latte e incomincia a germinare, vi rimangono, spengono il seme. || Corpus OVI.

2 Latte di alcuni erbivori (partic. vaccino, caprino e ovino) consumato come alimento (anche in contesti fig.).

[1] Proverbia que dicuntur, XIII pi.di. (ven.), 726, pag. 553: Tanto presia la femena ni vergonça ni onta / como presia la capra la late poi q' è mouta...

[2] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 2, cap. 1, pag. 64.10: deano menare co· lloro e mettarse ennanti la bestialia, come so' capre e stambecchi e capricorni [[...]], perch'elli possano vìvare del latte e de la carne e de lo casio...

[3] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 3, pag. 36.16: quella gente [[...]] non hanno nulla biada, anzi vivono di pesci e di latte.

[4] Fatti di Cesare, XIII ex. (sen.), Sal. L. 2, cap. 12, pag. 59.1: Di terra acquistare non mettevano cura, per ciò che vivevano pur di latte e di formaggio.

[5] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), Rubriche, pag. 63.35: Capitol del lat. Capitol del lat del gambil. Capitol del lat de la vaca.

[6] <Zucchero, Esp. Pater, XIV in. (fior.)>, pag. 26.31: elli è altresì come la semplice pecora, che tutta è buona, e lana, e pelle, e carne, e latte, e frutto e letame...

[7] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 4, cap. 86 rubr., vol. 2, pag. 185.33: coloro e' quali vendono polli, uova, latte et cascio.

[8] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Malco, cap. 1, pag. 189.24: Prendea in mio cibo cacio fresco e latte...

[9] Simintendi, a. 1333 (tosc.), L. 13, vol. 3, pag. 132.14: O Galatea [[...]], più morbida che le piume del cecine e che lo latte appreso...

[10] Angelo di Capua, 1316/37 (mess.), L. 5, pag. 86.4: Eneas prindia diversi vaxelli plini di vinu et spandiali supra la terra, similimenti di lacti friscu et di sangui sacratu...

[11] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 6, cap. 9, pag. 197.1: Di questo mese facciamo il cascio di scincero e chiaro latte, col presame dell'agnello, e del capretto...

[12] Framm. Milione, XIV pm. (emil.), 5, pag. 505.24: Ancora li era conducti: e per tale corea vino e per tale lacta e per tale mele e per tale aqua.

[13] Legge di Maometto, XIV m. (tosc.), pag. 12.8: Tre fiumi corrono, uno di latte e uno di mele e uno di vino ottimo...

[14] Gregorio d'Arezzo (?), Fiori di med., 1340/60 (tosc.), pag. 63.14: Et dovete sapere, ke quelli ke ssono avelenati, è buono il lacte, il quale con sua dolceçça et molta humiditade èe contrario a l'acuitade del veleno...

[15] Stat. lucch., 1362, cap. 19, pag. 96.31: E in delle dicte du' viande non si conti raviuoli [[...]], nè altro mangiare di pasta, nè di lacte, nè di cacio...

[16] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 32 rubr., pag. 440.13: Del late e de quelle cose che esse del late, çoè del formayo e del botiro e del scolo.

[17] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [Zacc] cacc..31, pag. 312: - Ha' lu bono latte? - / - Non ho; non ho; non ho...

[18] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 11, pag. 83.15: Puoi li prometteva de satollareli de latte e de caso e lagane e vuturo e mele.

[19] Gloss. lat.-eugub., XIV sm., pag. 122.17: Hoc multrum, tri et hoc multrale et hec multra, tre id est lo vaso da mangiare lo lacte.

[20] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 160, pag. 296.19: agi lo lacte d(e) le pecora et scallalo fi' ch(e) bulla...

- Latte vaccino, bovino, caprino.

[21] Regimen Sanitatis, XIII (napol.), 575, pag. 579: lacte vachino bivi de septembro, / cha te conforta cascheduno membro.

[22] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 189, pag. 196.17: E lo sovram remedio sì è a bevere del late bovin...

[23] Mascalcia L. Rusio volg., XIV ex. (sab.), cap. 159, pag. 295.9: valece l'acrimonia pista mestecata co lo lattecaprinu.

2.1 Latte acetoso: latte fermentato.

[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Bestiario, cap. 32, pag. 441.32: Del lateaccetoso: R(ecipe): Del late accetoso scrive Serapiom digando: Io lo aministrà alguna volta in le piage dei villani.

2.2 [Gastr.] Bevanda che si ottiene stemperando nell'acqua un alimento tritato.

[1] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 8, pag. 16.5: [1] Recipe li pigni mundati et pistati e fandi lacti in aqua calda...

[2] Thes. pauper. volg. (ed. Rapisarda), XIV (sic.), cap. 14, pag. 25.6: [8] Item lu amido idest lu lacti di lu granu, datu a maniari...

[3] f Natura delle frutta (ed. Frati), XIV sm. (tosc.-pad.), 10: Mandola sono e di me son facte / Dolce vivande e bianchissimo lacte... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

- [Rif. a un minerale disciolto in acqua].

[4] Cecco d'Ascoli, Acerba, a. 1327 (tosc./ascol.), L. 3, cap. 18.3270, pag. 319: Nasce nell'Alpe [[...]] / Cristallo [[...]]. Trito col miele fa latte non poco, / E forte vale al colico dolore...

2.2.1 [Gastr.] Locuz. nom. Latte di mandorle, della mandorla: liquido lattiginoso derivato dalle mandorle trite.

[1] Zucchero, Santà , 1310 (fior.), Pt. 3, cap. 1, pag. 138.13: mescolatela con colatura di cruscha di grano e con aqua chalda e con latte di mandorle...

[2] Ricette di cucina, XIV m. (fior.), 12, pag. 11.16: E quando tu ài bene rotta la vivanda, mettivi suso meço il lacte delle mandorle...

[3] Doc. fior., 1360-63, pag. 142.2: desinarono insieme nell'altra sala et ebbono minuto fatto con lacte dela mandorla che mandò loro monna Ysabetta de' Gianfiglaççi d. iiij.

2.3 Latte di gallina: cibo squisito (in contesto scherz., per iperbole)?

[1] f Orcagna, a. 1368 (fior.), XVII.3: Portar verdi e gioia di cassetta / e trementina e sugo di cipolle / e latte di gallina in due ampolle / agli Beneventani entro vi metta. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

2.4 Fig. Latte e miele: ricchezza (rif. a un territorio, in contesti che traducono o commentano passi biblici).

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 5, pag. 28.20: Io lo voglio cavare di Egitto e metterlo in terra di latte e di mele...

[2] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 63, pag. 186.4: a costui fece Idio la promessione di dare a' suoi discendenti la terra abondante di latte e di mèle.

[3] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), [1376] 19, pag. 307.11: Onde per figura fu detto che quella era terra di ripromissione che mandava latte e mèle; questo latte e mèle è l'umanità e lla divinità di Cristo...

[4] Bibbia (01), XIV-XV (tosc.), Lv 20, vol. 1, pag. 551.17: possedete la terra loro, la quale io vi darò in eredità, che germinerà latte e miele.

2.4.1 Fras. Latte e miele (anche in ordine inverso): cibo prelibato; sapore soave (fig. e in contesto fig.).

[1] Pseudo-Uguccione, Istoria, XIII pm. (lomb.), 1820, pag. 84: Çamai no trovarì bon luogo / E fam e sed avré crudel, / Mai non avré late né miel...

[2] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 33.204, vol. 1, pag. 233: Del tuo dolce amore famene asagiare [[...]]! / La lengua ke l'asaggia, in lo palato / lacteet melle fali distillare / e renovare la mente cum fervore.

[3] Bibbia (06), XIV-XV (tosc.), Ct 4, vol. 6, pag. 64.9: [11] La cera col miele stilla le tue labbra, sposa; miele e latte sono sotto la lingua tua...

2.4.2 Fig. Fras. Parere latte e miele, essere come miele e latte (anche in ordine inverso): sembrare piacevole (detto di un male, rispetto a un male maggiore).

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), 32.4, pag. 150: Se Die m'aiuti, a le sante guagnèle, / s' i' veggio 'l dì sia 'n Siena ribandito, / dato mi foss'entro l'occhio col dito, / a soffrire mi parrà latt'e mèle.

[2] Amore di Gesù, XIV in. (ver.), 99, pag. 49: el non è mal de sì forte natura / ke no para a l' om pur lato e mel...

[3] Giudizio universale, XIV in. (ver.), 286, pag. 64: mester g' avrà [[...]] andar [[...]] cun li diavoli d' inferno en pastura, / li quali sì l' à menar en un tal pascol / k' el no g' à parer nè mel nè lato, / m' enanço g' à parer venin e fel...

[4] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 30, pag. 148.2: queste doglie e penne son chomo mel e lachie a respecto de quelle...

[5] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 86, pag. 197.39: per certo, ciò che io ho fatto fino a qui, ti parrà latte e mele...

2.5 Prov.] Ogni capretta ritorna al suo latte: tornare alla norma.

[1] Cecco Angiolieri, XIII ex. (sen.), D. 128.14, pag. 250: e poi che d'ira si son sì consunti, / al latte suo ritorna ogni capretta.

2.6 Succo o umore di colore bianco che stilla dalle parti spremute o tagliate di alcune erbe; latice.

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 5, cap. 10, vol. 2, pag. 141.9: E il sugo delle sue foglie [[scil.: del fico]] è di forte riscaldamento [[...]], e 'l suo latte costrigne il discorrimento del sangue e del latte... || Corpus OVI.

[2] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 2, cap. 14, pag. 66.28: Ed è chiamata lattuga, perocchè abbonda di latte.

[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 233, pag. 245.31: ello sì ha vertù simele a la late del papavaro negro.

[4] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 235, pag. 247.4: E 'l late overo la goma de li altri arbori sì è etiandio molto caldi.

2.6.1 [Med.] Locuz. nom. Latte d'erbe, d'erba: unguento ricavato da umori vegetali.

[1] <f Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV pm. (fior.)>, L. 10, cap. 6, vol. 3, pag. 217.9: Allora si curano con latte d'erba, la quale lattajuola è chiamata, ugnendo loro di quella i piedi... || Corpus OVI.

[2] Malattie de' falconi, XIV (tosc.>lomb.), cap. 50, pag. 50.20: prendi latte d'erbe, che si chiama latterola, ed unçineli gi piedi...

2.6.2 Latte di fico, di fichi: succo lattiginoso che cola dal punto di recisione delle foglie o dei frutti del fico.

[1] Palladio volg., XIV pm. (tosc.), L. 6, cap. 9, pag. 197.4: Di questo mese facciamo il cascio di scincero e chiaro latte, col presame dell'agnello, e del capretto [[...]]; ovver de' fiori agresti del cardo; o del latte del fico.

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 387, pag. 391.7: Midolla di volpe e foglie di cabar e merda di cammello e midolla d'oriner; pestale tutte con tre pesi di grasso di porco, e mettere poi latte di fichi, e farne unguento...

2.7 [Bot.] Locuz. nom. Latte sirpico: succo della sirpis, pianta officinale estinta della famiglia delle Apiaceee, nota nell'antichità anche come silphion o ferula.

[1] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 5, cap. 18.86, pag. 389: «Non voglio che si passi / trattar del latte sirpico, com'esso / d'odorate radici al tempo fassi». || Cfr. Solino, XXVII, 12: «Apud Cyrenenses praeterea sirpe gignitur odoratis radicibus [...]. dictum est primum lac sirpicum, quoniam manat in modum lacteum…».

3 [In contesti e comparazioni riguardanti il colore bianco].

[1] Arte Am. Ovid. (A), XIV pm. (pis.), L. I, pag. 61.14: Lo bianco toro [[...]] era, in mezo le corna, segnato d'uno poco di nero e tutto l'altro era bianco come latte...

[2] A. Pucci, Libro, 1362 (fior.), cap. 8, pag. 71.23: E in quello mare di che noi abbiamo parlato ha settemilia quattrocento sessantotto isole, nele quali [[...]] nasce molto pepe bianco come latte.

[3] f Lionardo Frescobaldi, Viaggio, p. 1385 (fior.), pag. 186.32: il loro pane è molto male cotto ma è bianco come latte... || Corpus OVI.

[4] Esopo tosc., p. 1388, cap. 15, pag. 107.8: e levò gl'occhi al corbo e videgli il cacio in bocca ch'era bianco quanto uno latte.

[5] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 68, pag. 74.15: Ancora del desmestego se truova alguno [[...]] che ha fiore bianche de colore de late...

[6] San Brendano tosc., XIV (ven.>tosc.), pag. 253.3: noi trovammo un gran fiume corrente e bianco come latte...

- [Rif. al biancore della pelle].

[7] Ceffi, Epistole eroiche, 1320/30 (fior.), ep. Paris, pag. 146.29: Veramente quel petto è più bianco che la pura neve o che 'l candido latte o che il bianchissimo Cecero...

[8] Mazz. Bell., Storia (ed. Gorra), 1333 (pist.), pag. 449.16: Maravigliasi ancora di tanta bellezza della sua faccia, di tanta bianchezza di colore di latte perfusa.

[9] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 12, pag. 709.31: e le guance, non d' altro colore che latte sopra il quale nuovamente vivo sangue caduto sia...

[10] Tavola ritonda, XIV pm. (fior.), cap. 67, pag. 246.28: uno picciolo raggio di sole [[...]] percotea nel viso della bella Isotta, per tale che l'avea tutto riscaldato; [[...]] e bene parea quel suo viso uno latte rosato...

[11] Petrarca, Canzoniere, a. 1374, 127.78, pag. 172: le bionde treccie sopra 'l collo sciolte, / ov'ogni lacte perderia sua prova...

[12] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 42.36, pag. 846: Ben corrispondon le ritonde guance [[...]]; / lor evidente insegna / par latte e sangue mischio e vie piú bello.

[13] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 23, pag. 206.21: non pareano de essere mano de carne, se no angeliche per la soverchya loro blancheze a muodo de lacte.

3.1 [Astr.] Via di / del latte: la Via lattea.

[1] Gl Libri astron. Alfonso X, c. 1341 (fior.), Libro delle stelle fisse, L. 1, pag. 76.32: E chiamasi in greco galaxia, e in latino via lactea, che vuol dire 'la via del lacte'.

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 1, cap. 12, ch., pag. 179.21: Cominciamo a dire della galaxia che ssi chiama via di latte e via bianca...

- [In contesto fig.].

[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 8, cap. 14, vol. 4, pag. 60.3: sue nere sopracciglia sono piegate come piccoli arconcelli, ed una picciola via di latte le diparte a mezzo lo suo naso...

[4] f Cino Rinuccini, XIV sm. (fior.), 5.22: nere ciglia amorose, / con una via di latte, che divide / dall'altro l'uno, infin che al naso smonte, / dove drittura pose / Natura... || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

4 Fig. Nutrimento spirituale; insegnamento (anche in contesto fig.).

[1] Guido Faba, Parl., c. 1243 (bologn.), 8 (29), pag. 236.25: eo son stato ali piè d(e)la phylosophya (e) audito la soa doct(r)ina e nut(r)ito d(e)l lacte d(e)la sua dolceça...

[2] Bono Giamboni, Vizi e Virtudi, a. 1292 (fior.), cap. 3, pag. 7.6: Ed ella [[scil.: la Fede]] disse: - Caro mio figliuolo, lattato dal cominciamento del mio latte, e nutricato poscia e cresciuto del mio pane...

[3] Terramagnino da Pisa, XIII sm. (pis.), 1, pag. 328: Poi dal mastro Guitton latte tenete, / assai mi par dovete / di vera canoscensa aver effetto...

[4] Bart. da San Concordio, 1302/08 (pis.>fior.), dist. 11, cap. 7, par. 2, pag. 225.20: Io a voi, siccome parvoli di Cristo, latte v' ho dato, non esca.

[5] Fr. da Barberino, Regg., 1318-20 (tosc.), pt. 6, cap. 6.230, pag. 224: Lo latte mio si spande in molti lati: / A cchui fa bene, a chui nuocie talora, / Come li bevitor son ben disposti...

[6] f Cassiano volg. (A), a. 1325 (sen.), Collaz. X, cap. 8, pag. 172r.20: la perfectione di ciascun'arte over doctrina fa mistiere che cominci prima da cotali morbidi et più leggieri diroççamenti [[...]] acciò che - nudrita d'un cotale lacte ragionevole - a poco a poco vada crescendo... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Alberto della Piagentina, 1322/32 (fior.), L. 1, cap. 2, pag. 19.22: «Or non se' tu quegli il quale, del nostro latte nodrito e coi nostri alimenti notricato...

[8] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 21, pag. 396.30: Dice, che l'Eneida li diede il l[a]tte della poesia...

[9] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 23, 55-69, pag. 634.20: Del latte lor dolcissimo; cioè de la dottrina loro, che è la poesi che è

[10] Gregorio d'Arezzo (ed. Mazzatinti), XIV (tosc.), 38: Dinanzi a me tre donne fanno scola: / la prima dà per latte a' suoi scolari / legittimi parlari...

5 Signif. non accertato.

[1] Stat. pis., 1321, cap. 131, pag. 334.23: per centenaio di vernice et masticha, denari II: per centenaio di lacte, denari II...

[u.r. 28.07.2022; doc. parzialm. aggiorn.]