LIMARE v.

0.1 lima, limà', limali, limando, limandosi, limar, limarà , limare, limaro, limase, limato, limi, limo.

0.2 Lat. limare (DELI 2 s.v. lima).

0.3 Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.): 2.2.

0.4 In testi tosc.: Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.); Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.); Gonella Antelminelli, XIII sm. (lucch.); f Cassiano volg. (A), a. 1325 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); Metaura volg., XIV m. (fior.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.); Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

In testi mediani e merid.: Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.

0.5 Locuz e fras. lima lima 1.2.1.

0.7 1 Sfregare la superficie di un oggetto con la lima o con uno strumento equivalente, per sottrarne particelle o per levigarla (anche in contesto fig.) (anche pron.). 1.1 Fig. Escludere in parte, limitare; rendere minore, abbreviare. 1.2 Fig. Tormentare, assillare di continuo. 2 Fig. Correggere, raffinare, eliminando errori o imperfezioni. 2.1 [Rif. a un discorso]. 2.2 Lavorare a un componimento poetico per perfezionarne l'assetto linguistico e formale. 2.3 [In senso morale:] emendare, correggere.

0.8 Zeno Verlato 28.11.2013.

1 Sfregare la superficie di un oggetto con la lima o con uno strumento equivalente, per sottrarne particelle o per levigarla (anche in contesto fig.) (anche pron.).

[1] Gonella Antelminelli, XIII sm. (lucch.), XI.1.2, pag. 278: Una rason, qual eo non sac[c]io, chero: / ond'è che ferro per ferro si lima?

[2] Guido Orlandi, 1290/1304 (fior.), 3b.14, pag. 111: non ama ben intero / chi prima vòl dorare e poi lo lima.

[3] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 2, 5, reg. 101.1, vol. 2, pag. 204: Ferro più forte lo men forte lima...

[4] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 9, pag. 238.17: noi [[...]] vediamo alcuni sigilli che non sono anco perfettamente scolpiti [[...]], li quali lo fabro considera e limali...

[5] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 229.6: E segno di grande asodamento si è la durezza di queste pietre, le quali non si possono limare...

[6] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. IV, cap. 36, pag. 667.12: E s'alcuno tonderà o limarà la moneta per cagione de disminuirla, s' ella serà d'oro in C fiorini [[...]] per ciaschuna sia punito.

[7] Petrarca, Trionfi, 1351(?)-74, T. Famae III.69, pag. 261: Apollo ed Esculapio gli son sopra, / Chiusi, ch' a pena il viso gli comprende, / Sì par che i nomi il tempo limi e copra.

[8] Boccaccio, Rime, a. 1375, pt. I, 31.1, pag. 32: che limando / vai le catene, in che tu stesso entrasti [[...]]?

[9] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 147, pag. 153.4: E fregasse [[l'ebano]] sovra la pria d'aguxare e limase como se fa la pria...

[10] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 15, pag. 237.27: como adevem spese vote che noi [[...]] vegamo alcun sugeli [[...]], li quai lo fravego considera e limali, odeli lodar e non cessa però de limà' e de bate'...

- Estens. Consumare per sfregamento.

[11] Belcalzer (ed. Ghinassi), 1299/1309 (mant.), pag. 172.17: Riniceron è inimig de l'elephant, habiant lo corn in meza la front, e quel lima e aguza ay sax...

[12] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 3, cap. 16, pag. 165.15: Li quali andando per l'acqua ad uno pozzo, la fune della secchia con la quale attingevano l' acqua spesse volte si rompea limandosi...

1.1 Fig. Escludere in parte, limitare; rendere minore, abbreviare.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.15, vol. 2, pag. 246: ond' io levai le mani inver' la cima / de le mie ciglia, e fecimi 'l solecchio, / che del soverchio visibile lima.

[2] Fazio degli Uberti, Dittamondo, c. 1345-67 (tosc.), L. 1, cap. 14.49, pag. 42: Tu vedi ben così com'io ti limo / il tempo, a passo a passo digradando / per venir del tuo prego tosto a imo.

1.1.1 Privare qsa di parte del suo valore, sminuire; disprezzare.

[1] Bonagiunta monaco (ed. Pollidori), XIII ex. (fior.), 3a.34, pag. 106: omai di ripigliare / a ragion mi conviene / chi a tempo mantiene / amor degno locato, e poi lo lima.

1.1.2 Cacciar via da un luogo.

[1] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 24.24, pag. 164: "Se sei invitato a noççe, non te extimi / metterte in loco che a te non convegna, / perché uno altro de lìe non te limi...

1.2 Fig. Tormentare, assillare di continuo.

[1] Sennuccio dal Bene, a. 1349 (fior.), 12.132, pag. 58: Quivi è il peccato che la vita lima...

[2] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 18.3, pag. 409: Quel giorno che giv' a la pasqua prima, / Maria Magdalena e duo sorelle / di Maria madre, a cu' 'l pianto 'l cor lima [[...]], / comprar unguento di gran pregio e stima...

1.2.1 Fras. Lima lima: espressione di dileggio, rivolta a chi ha patito un'offesa senza potersene rivalere, accompagnata dal gesto di sfregare un dito indice sull'altro.

[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 159.230, pag. 157: Ma s'io pilucco / il cucco / e mucco / dirò: lima / lima / che non bima / l'altru' bima...

2 Fig. Correggere, raffinare, eliminando errori o imperfezioni.

[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 6, pag. 297.9: Veramente Aristotile [[...]] e Zenocrate Calcedonio [[...]], limaro e a perfezione la filosofia morale redussero...

2.1 [Rif. a un discorso].

[1] Proverbia pseudoiacop., XIII (abruzz.), 149, pag. 33: Nanti ke pparli 'n populu, la toa parola lima, / E 'nn' ultima sententia non te scorde la prima...

[2] Ant. da Tempo, Rime (ed. Grion), 1332 (tosc.-padov.), 22.9, pag. 108: Chi vuol parlare, limar prima de' / Imaginando: e' debbo dir così; / Possa la lingua dica quel che ç'è.

2.2 Lavorare a un componimento poetico per perfezionarne l'assetto linguistico e formale.

[1] Guinizzelli (ed. Contini), a. 1276 (tosc.), 20a.14, pag. 484: Prendete la canzon, la qual io porgo / al saver vostro, che l'aguinchi e cimi [[...]]: / però mirate di lei ciascun borgo / per vostra correzion lo vizio limi.

[2] Guido Cavalcanti (ed. Contini), 1270-1300 (fior.), 50.16, pag. 564: Già non vi toccò lo sonetto primo: / Amore ha fabricato ciò ch' io limo.

[3] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 1, 67-78, pag. 42.4: avendo lasciato Virgilio per testamento che quel libro si dovesse ardere, perché non l'avea potuto limare e correggere...

2.3 [In senso morale:] emendare, correggere.

[1] Fr. da Barberino, Doc. Am., 1314 (tosc.), pt. 7, 5.4, vol. 3, pag. 76: Vuo' guardar tuo figliolo / sì che non aggia duolo? / Vanne a la parte prima / che lui da' viçi lima.

[2] f Cassiano volg. (A), a. 1325 (sen.), Collaz. III, cap. 7, pag. 48r.1: quando la mente nostra, non essendo contaminata d'alcuna grosseçça di carne, ma limata saviamente da ogni affectione... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[3] Dondi dall'Orologio, Rime, XIV (padov.), 31.13, pag. 74: Non ami ben terren, ní vulgar fama; / vertute abrazzi, il vicio da sé limi...

[4] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 27, pag. 238.28: Non me lassarete perire in mano de tiranni, non me lassarete affocare nello laco della iniustizia [[...]]. Vostra spada deo limare li tiranni.