LIMBO s.m.

0.1 limbi, limbo, limbu, limmo, limo, linbo.

0.2 Lat. limbus (DELI 2 s.v. limbo).

0.3 Bestiario toscano, XIII ex. (pis.): 1.

0.4 In testi tosc.: Bestiario toscano, XIII ex. (pis.); Dante, Commedia, a. 1321; Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.); Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.); Lucidario ver., XIV; Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.).

In testi mediani e merid.: Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.); Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.); f Laud. an. pesar., XIV sm.

In testi sic.: Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.).

0.5 Nota la forma limo in Lucidario ver., XIV, e in a Lucidario pis., XIII ex.

0.6 N Il Limbo, secondo la teologia tomistica, si divide in limbum Patrum in cui furono relegate provvisoriamente le anime (sino all'avvento di Cristo) dei patriarchi biblici, e limbum infantum in cui sono accolte definitivamente le anime dei bambini morti prima del battesimo. Secondo la Commedia dantesca, tale luogo raccoglie anche le anime dei pagani vissuti secondo giustizia naturale, prima della Rivelazione.

0.7 1 [Relig.] Nella tradizione cristiana, luogo più esterno dell'oltretomba infernale, in cui è accolta l'anima di chi, pur non avendo peccato, è morto fuori della grazia di Dio. 1.1 [Rif. ai campi Elisi dell'oltretomba pagano].

0.8 Zeno Verlato 09.07.2014.

1 [Relig.] Nella tradizione cristiana, luogo più esterno dell'oltretomba infernale, in cui è accolta l'anima di chi, pur non avendo peccato, è morto fuori della grazia di Dio.

[1] Bestiario toscano, XIII ex. (pis.), cap. 29, pag. 51.26: e poi [[scil.: Adamo]] moritte e andò al limbo de l'inferno con quanti ne naqueno di po llui...

[2] Contr. Cristo e Satana, c. 1300 (pis.), pag. 31.6: lo nimico [[...]] andando et tornando molto spesso dal limbo, vide l' alegressa de li santi...

[3] Giordano da Pisa, Quar. fior., 1306 (pis.>fior.), 20, pag. 105.15: Quattro sono i luoghi: paradiso, purgatorio, limbo e inferno.

[4] Poes. an. cort./tosc.occ., XIII/XIV, 371, pag. 421: Per dispogliare el Limbo de lo 'nferno / da me te parti, o figliuolo de me trista.

[5] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 3. quaest. 4, pag. 184.4: va zaschauna anima [[...] on intel limbo, sì com li fantin pizenini no batezadi, on in inferno [[...]], on in purgatorio [[...]], on drigio in paradis...

[6] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 134.241, pag. 530: Monto me par che car costá / û sor bocon che Eva manjá; / che in linbo com' gran falia / ben stete agni doa milia...

[7] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 4.45, vol. 1, pag. 62: Gran duol mi prese al cor quando lo 'ntesi, / però che gente di molto valore / conobbi che 'n quel limbo eran sospesi.

[8] Jacopo Alighieri, Inf. (ed. Bellomo), 1321-22 (fior.), 12, pag. 131.6: anzi che [[...]] Cristo, morendo l'umana generazione ricomperasse, igualmente il giusto come il peccatore nel primo grado infernale, cioè ne[l] limbo, era dannato.

[9] Jacopo della Lana, Inf., 1324-28 (bologn.), c. 4, 25-42, pag. 111, col. 2.15: Qui dixe la condicione universale de quilli del Limbo, e dixe ch'i non pecconno, e che si fonno vertuduxi ch'el no i basta, da che no fonno baptizati...

[10] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 12, cap. 9, pag. 88r.8: E sancti padri i quali furono nel nono tempo da Christo del limbo spogliati...

[11] Simone Fidati, Ordine, c. 1333 (perug.), pt. I, cap. 3, pag. 615.25: come fu levato di croce e sepulto; come andò al Limbo, che vi fece, quanto vi stette...

[12] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 15, pag. 348.12: Enea discese nello Inferno, e quivi trovò l'anima del suo padre Anchise in quello luogo ch'è chiamato per li poeti Eliso, per li Cristiani è chiamato Limbo.

[13] Chiose Selmiane, 1321/37 (sen.), cap. 2, pag. 7.28: sì come sono quelli del limbo, che non ànno nè pena nè gloria nè non sono in tutto disperati, e none ànno sperança d' andare in paradiso...

[14] Cinquanta miracoli, XIV pm. (ven.), pt. 1, prol., pag. 3.16: ad essa [[scil.: la Vergine Maria]] sì como a medego guarda quili che son in celo, quili che sono in lo mondo e quili che son in lo linbo.

[15] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 28, par. 4, vol. 2, pag. 159.18: Christus in lu baxsu infernu ligau lu demoniu; in lu limbu lassau li animi morti cum culpa originali...

[16] Laud. Battuti Modena, a. 1377 (emil.), 34.154, pag. 70: Or se partì quello spirto sancto / e çé ao limbo, aspectà tanto, / e gi sancti padri for de pianto / al paradixo menà de terra...

[17] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 16, pag. 166.1: Dove Abraam e questo Lazzaro e gli altri di quello luogo erano, era il Limbo...

[18] Lucidario ver., XIV, L. 1, quaest. 161.1, pag. 84.12: D. Que è a dire limo? M. Un loco supra l'inferno là o' non è alcuna pena e sì à lume alquanto, e li andava li santi homini anti che Cristo nascesse.

[19] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 1, ott. 59.2, pag. 397: Geremia stava inginocchiato all'orlo / del limbo, e di chiamar Iesù non cala...

[20] Codice dei Servi, XIV sm. (ferr.), 6, pag. 223.12: Messer san Thomaxo disse: «El dessexe al limbo a liberare le anime d'i sancti pari».

[21] f Laud. an. pesar., XIV sm., Tornate peccatori....34: Resuscitato andò per dar conforto / Ai santi padri che nel Limbo andaro... || LirIO; non att. nel corpus da altra ed.

[22] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 120.21: Ancora devi sapere che l'anima del dicto Adam stecte nel limbo de lo inferno...

1.1 [Rif. ai campi Elisi dell'oltretomba pagano].

[1] Armannino, Fiorita (13), p. 1325 (abruzz.), pag. 23.20: Intorno ad l'olmo de lo quale yo favello era uno cergio ad modo de una tina lo quale se chiamava Limmo.

[2] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 1, cap. 22, vol. 1, pag. 33.1: e per quelle andando Enea, per fatale guida della Sibilla Erittea menato fu a vedere l'inferno e le pene che vi sono, e poi il limbo...