0.1 ghuaina, guadina, guagina, guain', guaina, guaína, guaine, guainna, gueina, guena, vaina.
0.2 Lat. vagina (DELI 2 s.v. guaina).
0.3 Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.): 1.
0.4 In testi tosc.: Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.); Albertano volg., 1275 (fior.); Doc. prat., 1305; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi).
In testi sett.: Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.); Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342; Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).
In testi mediani e merid.: Doc. assis. (?), 1354; Anonimo Rom., Cronica, XIV.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Fodero per strumenti con lame affilate; custodia (gen. per coltelli o spade). 1.1 Estens. Rivestimento, involucro (con rif. all'episodio mitologico descritto da Dante, Par., I, 21). 2 [Bot.] Membrana vegetale che racchiude il seme delle piante; anche lo stesso che baccello.
0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.
1 Fodero per strumenti con lame affilate; custodia (gen. per coltelli o spade).
[1] Ruggieri Apugliese (ed. Contini), XIII m. (sen.), 2.60, pag. 893: faccio scudi e so' coreggiaio, / agugliere e pergamenaio; / faccio guaine e so' cospaio / e lanaiuolo.
[2] Pietro da Bescapè, 1274 (lomb.), 1359, pag. 56, col. 1: Zo fo Petro, l'un deli frá / Ki á lo cortelo ben amolá; / Sí lo trase fora dela guadina / E vasen a loro con grande ira, / Sí talió l'oregia ad un de lor / Ki era habluto contro lo segnor.
[3] Albertano volg., 1275 (fior.), L. II, cap. 29, pag. 178.7: la guaina no(n) fa nè buono nè reo lo coltello, (e) così è da credere (e) da dicere del corpo.
[4] Bonvesin, Volgari, XIII tu.d. (mil.), De quinquaginta curialitatibus ad mensam.194, pag. 322: No met entra guaina lo to cortel anz tempo.
[5] Doc. prat., 1305, pag. 456.22: lo decto Vannuccio si venne indosso al decto Nore con uno coltello i(n) mano sança la guaina...
[6] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 7 rubr., vol. 2, pag. 234.23: De la pena di chi portasse la guaina del coltello votia.
[7] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 21, pag. 102.4: disse a Pero ch'el tornasse el cortel inte la guainna...
[8] Doc. assis. (?), 1354, pag. 50.34: Item per .III. guaine per tenperatoi del generale s. .VIIII..
[9] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 203.7: Po' questo parlao allo puopolo in parlatorio e disse ca voleva convertere la spada nella guaina.
- [In contesto fig.].
[10] f Zanobi da Strada, Moralia S. Greg., a. 1361 (tosc.), L. XV, cap. 13, pag. 601.30: quando questa sua malvagitade egli [[scil. il malvagio]] ha solamente dentro da sé senza operazione di fuori, allora quasi si puote dire che 'l coltello è nella guaina. Ma quando egli pone ad esecuzione la malvagitade, la quale esso aveva prima nel pensiero, allora si puote dire che 'l coltello esca della guaina... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[11] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 3, cap. 38, pag. 215.27: E depoi questi segni, la fera gente de li Lungibardi, quasi como spâ tagente, insì de la gueina de la sua abitatium e sovra le nostrae teste se nuria de sangue...
1.1 Estens. Rivestimento, involucro (con rif. all'episodio mitologico descritto da Dante, Par., I, 21).
[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 14.23: il cuoio è guaina delle membra.
[2] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 4, cap. 18, pag. 384.2: Nondimeno io divotamente il [[scil. Apollo]] priego che egli nel mio petto entri, e muova la mia voce con quel suono, col quale egli già l' ardito uomo vinto fece meritare d' uscire della guaina de' suoi membri.
1.1.1 Fig. Protezione intellettuale, conoscenza.
[1] Gl Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 1, pag. 521.13: Di queste Marsie sono piene tutte le città [[...]] e quando e' venghono a disputare con Appollo, [[...]] rimane confuso e vinto e spogliato della sua ghuaina, cioè della sua pocha scienzia che ànno cho lloro.
2 [Bot.] Membrana vegetale che racchiude il seme delle piante; anche lo stesso che baccello.
[1] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 77, pag. 84.22: E quisti rami [[del fagiolo]] fa guaine simele a le guaine del fen griego, ma ele è più longe e più grose.
[2] f Della vecchiezza, XIV (tosc.), pag. 71.19: [[l'erba]] legata colle congiunture delli sterpi, a poco a poco cresce elevata in su, col gambo adunato; nelle guaine, già quasi cresciuta, si richiude, delle quali, quando n'esce, manda fuori la biada con ordine fatto di spighe... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.