IMPARTIRE v.

0.1 emparte, imparte, impartimo, impartiscie.

0.2 Lat. impertire (DELI 2 s.v. impartire).

0.3 Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.)

In testi mediani e merid.: Doc. ancon., 1372; Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Distribuire fra più persone; dispensare, elargire. 1.1 Permettere che qno ottenga quanto ha richiesto; accordare. 2 Dividersi in diverse parti.

0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.

1 Distribuire fra più persone; dispensare, elargire.

[1] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 25, pag. 435.34: Nel senno dell'equitade discorre la luce della veritade; sempre imparte dimenticanza di mali.

[2] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [VIII.36], vol. 6, pag. 269.16: A questa rogazione conciofossecosaché quattro tribuni della plebe intercedessono, però che non con autorità del Senato si rapportava [[...]] ma di giurisdizione del popolo d'impartire suffragio a cui voleva, dalla impresa si rimasero. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Liv. XXXVIII, 36, 8: «edocti populi esse, non senatus, ius suffragium quibus velit impertire».

[3] Dom. Benzi, Specchio umano, a. 1347 (fior.), pag. 319.13: Ma questo bene solo da te, Idio, conoscemo che procede, che a chi per tuo amore le sue cose a' tuoi ambasciadori poveri impartiscie, per tua virtù et potenzia quello suo bene la sua kasa in perpetuo abonda sanza alcuno contradio.

[4] Poes. music., XIV (tosc., ven.), [BarPad] ball.16.6, pag. 255: Possa 'l corso del ciel la vita imparte, / sì con Apollo o sì col fiero Marte, / l'un il fa co l'altro in presio salire.

1.1 Permettere che qno ottenga quanto ha richiesto; accordare.

[1] Doc. ancon., 1372, pag. 246.7: li pacti et le conventione, le predicte cose [[...]] con sollenpnità de pene ac iuramenti oportuni et necessari licentia, auctorità, facultà, arbitrio ac libera podestà ad vuy per tenore de quelle damo et liberamente concidimo overo impartimo.

2 Dividersi in diverse parti.

[1] Cronaca volg. isidoriana, XIV ex. (abruzz.), pag. 118.28: Lu quale fiume s'emparte in quactro parti, cioè in quactro fiume, de li quali uno se chiama Physon.