IRRITARE (2) v.

0.1 inrita, inritare, inritata, iritadi, irreteno, irrita, irritamo, irritando, irritare, irritasse, irritata, irritate, irritato, irritemmo, irritemo, irriti, irritiamo, jrritau.

0.2 Lat. irritare 'invalidare' (GDLI s.v. irritare 2).

0.3 Stat. pis., 1304: 1.

0.4 In testi tosc.: Stat. pis., 1304; Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi); Stat. fior., 1374.

In testi sett.: Doc. venez., 1309.

In testi mediani e merid.: Stat. perug., 1342.

In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Dir.] Invalidare quanto è stato ratificato o disposto in precedenza; revocare, abolire (gen. in dittol. con cassare). 1.1 [In senso non tecnico:] vanificare, rendere inutile.

0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.

1 [Dir.] Invalidare quanto è stato ratificato o disposto in precedenza; revocare, abolire (gen. in dittol. con cassare).

[1] Stat. pis., 1304, cap. 34, pag. 676.25: che quello homo vel quella persona che condannata fusse, di quello che condannata fie non possa appellare ad alcuna corte, nè quella condannagione rompere, u vero irritare, u vero contra venire, per modo di nullitade, u per restituzione, u vero per qualunqua altro modo.

[2] Doc. venez., 1309, pag. 61.4: Eo Bonaventura Roman de (con)f(inio) de sen Raphael, san del corpo e dela mente, ordeno mio testament(o) in tal manera et visa che per algun te(n)po ch'eo aves(s)e fato testament(o) algun voio che sia tuti chassadi et iritadi et questo sia fermo et stabelle in chi a ann(i) dexe...

[3] Stat. sen., 1309-10 (Gangalandi), dist. 5, cap. 116, vol. 2, pag. 284.4: el maleficio confesso o vero provato legittimamente esse condannagioni annulla, irrita et cassa in non piccolo gravamento et pregiudicio del comune di Siena...

[4] Stat. pis., a. 1327, L. 3, cap. 54, pag. 158.46: sia licito a lloro di poterlo cassare et cassare fare, et irritareet cassare la vendita et daccione di che lo bando continesse...

[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 7, cap. 7, vol. 2, pag. 138.20: lu quali Manericu jrritau et anullau supra zò la jurisdiciuni di lu preturi... ||Cfr. Val., Max., VII, 7, 6: «praetoriam iurisdictionem abrogauit».

[6] Stat. perug., 1342, L. 1, cap. 74, par. 33, vol. 1, pag. 282.5: e tucte ei capitogle contrarie se casseno e irreteno e per nulle siano avute...

[7] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), L. VI, cap. 22, pag. 718.8: noi, a cusì facte malicie e presumptuosi sforçamenti et excessi intendendo d' obviare cum remedij convegnivili, cassemmo, irritamo et d' ogni fermeçça evacuemo e pronunciemo nulli, cassi et irriti li dicti Statuti et ordinamenti...

[8] Stat. fior., 1374, pag. 79.33: le quali cose contrarie et adverse tutte cassiamo, irritiamo et anulliamo.

[9] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), Dubbia 1, pag. 508.19: Ma ss'elle amendue vagliono, seguitasi che lla dicretale del papa Nicola sia revocabile per quella che seguita, imperò ch'ella non dà a ccolui che lla niega pena de eresia; puossi inritare e anullare...

1.1 [In senso non tecnico:] vanificare, rendere inutile.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 90.13, pag. 170: Tu se' cortese e cotal ambasata / non spera il mio fator che sia irritata, / lo qual è tuo e serà tutavia.