MITE agg./s.m.

0.1 mite, miti, mitissimo.

0.2 Lat. mitis (DELI 2 s.v. mite).

0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.

0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.).

In testi sett.: Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.).

N L'att. in Jacopo della Lana è una cit. dantesca.

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Che ha un carattere e un atteggiamento benevolo e indulgente. 1.1 [Con rif. agli agenti atmosferici:] temperato, clemente. 1.2 [Con rif. a un cammino:] di facile percorribilità. 1.3 [Con rif. a una condizione:] che non reca particolari sofferenze; favorevole. 2 Sost.

0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.

1 Che ha un carattere e un atteggiamento benevolo e indulgente.

[1] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 15.102, vol. 2, pag. 256: E 'l segnor mi parea, benigno e mite, / risponder lei con viso temperato...

[2] Gl Jacopo della Lana, Purg., 1324-28 (bologn.), c. 15, 94-105, pag. 298, col. 1.2: Mite, çoè, pacifico.

[3] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 5, pag. 41.9: Imparate da me, che sono mite ed umile di cuore.

[4] Gl Cavalca, Specchio di croce, a. 1342 (pis.), cap. 42, pag. 195.9: Beati coloro che sono miti, cioè mansueti, perocchè essi possederanno la terra.

[5] Gid. da Sommacamp., Tratt., XIV sm. (ver.), cap. 3, par. 14, comp. 43.133, pag. 126: dietro a tal temone / seguia Benignità mite e vivace, / e la Misericordia e la Pietate / e Mansuetudo e Liberalitate.

[6] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 2.27: ond'io, di mente insano / per le parole udite, / timido e mite - a pena la man porsi, / ponendo 'l stato de mia vita in forsi.

[7] Bibbia (09), XIV-XV (tosc.), Mt 5, vol. 9, pag. 28.5: [4] Beati li miti; imperò che possederanno la terra.

1.1 [Con rif. agli agenti atmosferici:] temperato, clemente.

[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 4, ott. 32.6, pag. 363: Per avventura un dì, come era usato, / Penteo soletto alla marina gio, / e 'nverso Attene col viso voltato / mirava fisamente e con disio; / e quasi il vento ch' indi era spirato / più ch' altro li pareva mite e pio...

[2] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 5, par. 16, pag. 124.7: E oltre a tutte queste, vi sono bagni sanissimi ad ogni cosa e infiniti, e il cielo quivi mitissimo in questi tempi ci dà di visitarle materia.

1.2 [Con rif. a un cammino:] di facile percorribilità.

[1] Deca terza di Tito Livio, XIV (fior.), L. 7, cap. 39, pag. 260.33: l' Alpi aperte divenute, a camminare erano le vie divenute più miti più agevoli, e gli ingegni de gli uomini per lo trapassamento degli altri erano più umani e più trattabili divenuti...

1.3 [Con rif. a una condizione:] che non reca particolari sofferenze; favorevole.

[1] f Consolazione a Marcia, XIV/XV (fior.), pag. 5v.5: [3.4] Ma se tu t'apiccherai spetialmente a questo exemplo di Livia, il quale è più temperato et più mite, non sarai nelle miserie né co' tormenti ti macererai... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

2 Sost.

[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 2, cap. 12, vol. 2, pag. 238.35: Or dico dunque, che questi miti, ed umili, che perfettamente a Dio si sottomettono, hanno pace in questa vita, e nell' altra.