0.1 obblico, obblighi, obbligo, obigho, oblicho, oblighi, obligho, obligo, obrigho, ubrighi, uobrigho.
0.2 Da obbligare.
0.3 Doc. pist., 1296-97: 1.1.
0.4 In testi tosc.: Doc. pist., 1296-97; Lett. lucch., 1297 (2); <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>; Stat. pis., 1304; Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Debito di riconoscenza e di gratitudine, vincolo morale. 1.1 [Dir.] Il vincolo giuridico che lega due parti e che impegna formalmente l'una a corrispondere qsa all'altra o a rispettare precisi accordi e disposizioni; anche il documento che attesta tali impegni. 2 Il prezzo di un servizio prestato; ricompensa.
0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.
1 Debito di riconoscenza e di gratitudine, vincolo morale.
[1] Giovanni Colombini, a. 1367 (sen.), 2, pag. 6.21: e però crescendo l'opere buone, tanto cresce l'obligo nostro al buono e grazioso Dio, però che della nostra parte non sapemo se non guastare.
1.1 [Dir.] Vincolo giuridico che lega due parti e che impegna formalmente l'una a corrispondere qsa all'altra o a rispettare precisi accordi e disposizioni; anche il documento che attesta tali impegni.
[1] Doc. pist., 1296-97, pag. 158.37: (E) dicie che al ditto Sinibaldo (e) Fra[n]chino (e) Sinibalducio ne tocha, delle ditte credenzze (e) te(r)ra (e) vingna (e) chasame[n]to (e) buoi ditti di sotto, lo quinto di chatuna (e) no più, nonistante p(er)ché l' obrigho dicha in Boldo (e) da llui fosero richonosciuti li servisgi, e che l' altre quatro parti debono tornare a lloro chonpangni pistoresi, i quali non abitano in Bolongna, né ci sta(n)no.
[2] Lett. lucch., 1297 (2), pag. 64.10: Sappiate sì chome altra volta v'avemo iscritto Dino Tadolini devea ricevere da Ubaldo Malaghallia cioè ch'avea cho(n)prato da lui, biada (e) vino di mo(n)tansa di lb. Clx luc., unde Giraldo Posarelli devea ricevere dalla cho(n)pangnia dei Bettori, (e) i(n) quello obrigho era lo ditto Ubaldo, unde che llo ditto Giraldo p(er)ché lla charta sua era più vecchia della cho(n)pra di Dino sì lli ll'àe cho(n)vinta (e) àla p(er)duta.
[3] <Tesoro volg. (ed. Gaiter), XIII ex. (fior.)>, L. 9, cap. 28, vol. 4, pag. 371.1: Anche si guardi ch'egli non metta al suo tempo nè dazio, nè còlta, e non faccia nulla carta di vendita nè debito, nè nullo obbligo del comune, se ciò non fosse per manifesta utilità della città, e per comune stanziamento del consiglio.
[4] Stat. pis., 1304, cap. 55, pag. 691.31: Et sia tenuto ancho ciascuno lanaiuolo di fare di queste cose promissione et obligo, secondo la forma di questo capitulo; et se questa promessione non è facta, et spetialmente quando farà lo saramento dell' arte.
[5] Cronaca sen. (1202-1362), c. 1362, pag. 102.13: E sentendo questo e' Sanesi, di subito vi mandaro el chonte Charlo, chapitano de' Sanesi con CCC chavalieri e V cento pedoni a provedere che non si posino [[scil. i Fiorentini]] ribelare da' Sanesi, e uscire della promessa de la legha e degli altri ubrighi.
[6] Doc. fior., 1373, pag. 488.29: Che Ugholino e' filgliuoli e discendenti non possino esser costretti nè gravati nè in avere nè in persona, per niun debito nè obrigho nè per qualunque cagione che procedesse da li Ubaldini...
[7] Libro segreto di Simone, 1349-80 (fior.), [1359], pag. 517.12: Richordanza ch'io m'oblighai all'Arte della Lana per miei fatti propri, cioè in mio nome, a Tommaso Archangnioli changnioli chamerlingho di sindachi e ad altri per lui in fior. 200 d'oro per Bartolomeo di Giotto de' Peruzi e a sua richiesta quanto che ll'obigho diciesse in mio nome propio in que medesimo die feci quello per Berto che fue per una medesima chagione cioè per la loro fine, e poi si ridusse questo obligho all'uficio della merchatantia chome quello feci per Berto di messere Ridolfo scritto qui a dietro.
- [Con rif. a un patto informale].
[8] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 195, pag. 495.31: E lo re lo fece venire dinanzi a lui e al villano e disse: - Io t' ho dato mezzo il dono e hotti cavato d' obbligo che l' avei promesso a questo rubaldo...
- [In contesto fig.].
[9] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 27, vol. 1, pag. 231.26: Onde parlando s. Agostino di quella parola, che dice s. Paolo a' Colossensi, che Dio confisse in Croce la carta del decreto, cioè dell' obbligo, per lo quale l' uomo peccando si era obbligato al demonio...
2 Il prezzo di un servizio prestato; ricompensa.
[1] Pistole di Seneca, a. 1325? (fior.), 104, pag. 345.36: Oltr' a questo, avere speranza di ricchezze si è obbligo di servitudine. || Cfr. Sen., Ep., XVII-XVIII, 104, 34: «Deinde spernendae opes: auctoramenta sunt servitutum». La seconda red. del volg. reca «obligamento di servaggio»: v. obbligamento 4.
[u.r. 17.02.2022]