PREOCCUPARE v.

0.1 preoccupa, preoccupandomi, preoccupare, preoccuparono, preoccupati, preoccupato, preoccupi, preocupao, preocupato.

0.2 Lat. praeoccupare (DELI 2 s.v. preoccupare).

0.3 Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.): 1.2.

0.4 In testi tosc.: Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.); Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.); f Deca quarta, a. 1346 (fior.); Metaura volg., XIV m. (fior.).

In testi sett.: Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 [Detto di un luogo, di un ambiente:] occupare prima che sia occupato da qno o da qsa altro. 1.1 Impossessarsi di qsa in modo indebito. 1.2 [Detto di una pesona:] cogliere, colpire in modo violento e inatteso (con rif. ai sentimenti o a eventi negativi); sorprendere. 1.3 Anticipare, prevenire.

0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.

1 [Detto di un luogo, di un ambiente:] occupare prima che sia occupato da qno o da qsa altro.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [IX.20], vol. 6, pag. 366.28: Q. Marcio andò nelli Liguri Apuani, li quali mentre che esso litigava nelli remoti salti, [[...]] fu nelli luoghi stretti preoccupati dalli detti Liguri in malvagissimo luogo da loro assalito. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 7, ch., pag. 228.7: Anche il nuvolo da dare neve è preocupato dal freddo anzi che diventi molto spesso e anzi che ssi racolga insieme, e imperciò è rado e sparto per l'aiere.

[3] Bibbia (04), XIV-XV (tosc.), Gdt 4, vol. 4, pag. 555.9: [3] E mandarono per tutta Samaria, per lo circuito, insino a Ierico; e preoccuparono tutte le sommità de' monti.

- [Detto di un luogo fig.].

[4] f Deca terza (B), L. I-II, XIV m. (tosc.), L. I, cap. 21, vol. 1, pag. 65.4: Quivi ogni cosa da' compagni inquisita con cura fu e con fede conosciuta, cioè già da Hanibale essere gli animi de' Galli preoccupati... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Torini, Brieve collezzione, 1363-74 (fior.), pt. 3, cap. 21, pag. 284.2: E però coloro che vivendo conobbero la loro danazione e perdizione, preoccupati dalla mala conscienzia loro, non si dispuosero per modo che la grazia di Dio li prevenisse, ma di quella disperandosi, fecero il contrario.

[6] f Della compunzione del cuore, XIV ex. (tosc.), L. I, cap. 9, pag. 29.28: Or così miseri, non per una via, ma per tutte ci affrettiamo di preoccupare lo fuoco dello 'nferno. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

1.1 Impossessarsi di qsa in modo indebito.

[1] f Deca quarta, a. 1346 (fior.), [X.12], vol. 6, pag. 463.29: Padre tutti gli aiuti, li quali davanti erano degli accusati, ha preoccupati lo accusatore. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[2] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 11, 118-126, pag. 264.27: Et è presunzione pilliare a sè quil ch'è d'altrui, come quando l'omo si tiene lo milliore artista che si trovi, et aràci de li altri più sofficienti di lui, et arrecasi la loda che è d'altrui: così quando l'omo pillia a fare quello che non s'appartiene a lui, e preoccupa quello che è d'altrui...

1.1.1 Carpire furtivamente.

[1] f De officiis volg., XIV/XV (tosc.), L. I, cap. 48, pag. 87.18: Annibale de' capitani de' Cartaginesi fu callido: e de' nostri fu Quinto Massimo, e in celare facilmente, e tacere, e dissimulare, e in fare agguati, e in preoccupare i consigli de' nemici. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.; cfr. Cic., Off., I, 108: «Q. Maximum accepimus, facile celare, tacere, dissimulare, insidiari, praeripere hostium consilia».

1.2 [Detto di una pesona:] cogliere, colpire in modo violento e inatteso (con rif. ai sentimenti o a eventi negativi); sorprendere.

[1] Cavalca, Vite eremiti, 1321-30 (pis.>fior.), Vita di Antonio, cap. 18, pag. 149.7: Veggio l'ira di Dio venire sopra te, onde lascia di perseguitare i cristiani, acciocché l'ira di Dio non ti preoccupi tosto.

[2] Cavalca, Dialogo S. Greg., a. 1342 (pis.), L. 4, cap. 16, pag. 247.21: Con ciò sia cosa che sia scritto: Lo giusto di qualunque morte sia preoccupato non perde però la sua giustizia; - che nuoce agli eletti, che morendo vanno a vita perpetua, se a poco tempo sostengono dura morte?

[3] Stat. pis., XIV pm., pag. 1.12: Volendo lo gratioso tempo, che c' è conceduto per penitentia, diputare a Dio per amore della sempiternale e gloriosa vita, e ne subitamente preoccupati siamo al punto della morte, dimandando spatio di penitentia nol potessimo trovare, le infrascritte observantie concedente la gratia di Iesu Christo nostro segnore ordiniamo.

[4] Sam Gregorio in vorgà , XIV sm. (lig.), L. 4, cap. 22, pag. 244.15: Con ço sea cosa che sea scripto: «Lo iusto de quarunqua morte è preocupao non perde però la sua iusticia», che noxe a li electi, che moriando vagam a vita perpetua, se a poco tempo sostennem dura morte?

1.3 Anticipare, prevenire.

[1] Teologia Mistica, 1356/67 (sen.), cap. 3, 2, pag. 67, col. 1.36: E anche per la presenzia dell'unitivo amore, per lo quale tutto l'uomo è bagnato, è quivi alcuna creazione di virtudi in tal modo, che una desidera di preoccupare il movimento dell'altra.

[2] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 5, 4-15, pag. 152.31: E questo secondo la lettera è vero, che ciascuno va quando è chiamato al giudicio, et ordinatamente, e non preoccupa l'uno l'altro, o lo luogo l'uno dell'altro.

1.3.1 Rappresentarsi nella mente un'idea di cosa accadrà; figurarsi, prevedere.

[1] Ciampolo di Meo Ugurgieri, a. 1340 (sen.), L. 11, pag. 378.1: e risplendeva aureo, movendosi dall'alta rôcca; e si rallegra nell' animo, e co la speranza già preoccupa il nemico. || Cfr. Aen., XI, 491: «exsultatque animis et spe iam praecipit hostem».