PREVALERE v.

0.1 prevagla, preval, prevale, prevalendo, prevalerà , prevalerai, prevalere, prevalersi, prevaleseli, prevalga, prevalse, prevalsero, prevaluti.

0.2 Lat. praevalere (DELI 2 s.v. prevalere).

0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 1.

0.4 In testi tosc.: f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.); Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.); Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.); Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà ).

In testi sett.: Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.).

In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Riuscire a imporsi su qno o qsa (in una contesa o in un confronto. 1.1 Estens. Avere grande importanza e valore, essere di grande utilità.

0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.

1 Riuscire a imporsi su qno o qsa (in una contesa o in un confronto.

[1] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 11.109, pag. 102: Faite, faite che volete, / frate, ché de sotto gite, / ca le spese ce perdete: / prezzo nullo de pescione; / c' aio un granne capetale: / che me so' uso de male / e la pena non prevale / contra lo mio campïone.

[2] Nicolò de' Rossi, Rime, XIV pi.di. (tosc.-ven.), son. 37.11, pag. 43: Y' so ch'amor è en Floruça, c'umqua / no fu odore de speça o citro / che prevaleseli...

[3] f Bindo Bonichi, Rime, a. 1338 (sen.), canz. XIX.22: L'omo in cui Dëo spande / grazia di prevalere / molti altri di savere, / maggior ha don ch'a cui dà gran tesoro. || LirIO; non att. nel corpus da altre ed.

[4] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 18, pag. 104.2: la multitudine della città si divise per questo fatto; e alcuno era per gli Apostoli, e alcuno co' Giudei. Ma pur prevalendo e crescendo l' empito de' Pagani e de' Giudei contro a loro [[...]] e avvedendosi di ciò gli Apostoli, fuggirono alle cittadi vicine [[...]] e quivi predicavano.

[5] Giovanni Villani (ed. Porta), a. 1348 (fior.), L. 13, cap. 109, vol. 3, pag. 537.11: ci strigne la maestà reale di queste cose informare [[...]] acciò che [[...]] li sforzamenti di quelli emuli, siccome contagioso morbo, con sottile ingegno di lungi da ssé cacci e distrugga. Per la qual cosa l'astuzia de' detti emuli diverrà vana e non potrà prevalere, ma come il fieno subitamente si secchi...

[6] Boccaccio, Corbaccio, 1354-55, parr. 271-80, pag. 86.12: ottimamente si comprenderà il più vile, il più menomo uomo del mondo, il quale del bene dello 'ntelletto privato non sia, prevalere a quella femmina...

[7] Comm. Favole Walterius, XIV ex. (ven.), 63.10, pag. 31: Perde forza a raxun, sorte aspra amante / dimostra, e grazia e fe' preval fraodante. || Cfr. lat.: (in ed. Pelaez, p. 31) «Plus confert odio gracia, fraude fides».

- Avere la preminenza assoluta (nell'amministrazione della legge e della giustizia).

[8] Stat. fior., 1355 (Lancia, Stat. podestà), L. 3, cap. 2, pag. 365.2: In tutti et ciascuni maleficii o quasi maleficii la podestade et li suoi iudici cognoscere possano secondo la forma degli statuti et ordinamenti del comune di Firenze [[...]]. Salvo sempre lo capitolo di messer la podestade posto sotto la rubrica del'oficio de' quattro iudici del maleficio, lo quale a questo prevagla.

[9] Cost. Egid., 1357 (umbro-romagn.), Extravagantes, Rubriche, pag. 733.23: [Extrav. 1.] De le diverse e varie ragione e constitucione quale debianno prevalere a fire observate.

1.1 Estens. Avere grande importanza e valore, essere di grande utilità.

[1] Giovanni Quirini, XIV s.-t.d. (tosc.-ven.), 49.9, pag. 77: ma in quanto ella [[scil. la fortuna]] non vuol che più s'asconda / la non vera amistà che si fingea, / [[...]] in tanto ella preval et è gradita, / benché ne l'altre cose ella sea amara...

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 3, vol. 1, pag. 14.18: Quanto dunque maggiormente l' autorità divina debbe prevalere; e non dobbiamo cercare da lui altra ragione...