PROLISSITÀ s.f.

0.1 prolisità , prolissità , prolixità , prolixitade.

0.2 Lat. prolixitas, prolixitatem (DELI 2 s.v. prolisso).

0.3 Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.): 1.

0.4 In testi tosc.: Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.); Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.); Doc. fior., 1311-50, 106 [1350].

In testi sett.: f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.); f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc.: cit. tutti i testi.

0.7 1 Ridondanza verbale, gen. inutile e inopportuna. 1.1 [Con rif. al tempo:] eccessiva lunghezza.

0.8 Cosimo Burgassi 25.03.2015.

1 Ridondanza verbale, gen. inutile e inopportuna.

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 13, pag. 91r.11: Credo che la experientia della pratica di queste veritadi poveramente notificate, non ha indigentia d' udire con troppa prolixitade di parole cose delle quali non puote dubitare.

[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), Prologo, vol. 1, pag. r27.4: Ma per togliere al lettore ogni fastidio di prolissità , distinguo la predetta opera in tre libri.

[3] Doc. fior., 1311-50, 106 [1350], pag. 691.2: molto vi commendiamo, et molto più coll'animo che con prolixità di scriptura.

[4] f Framm. Cons. filos., XIV m. (sett.), L. IV, cap. 6, pag. 64v.25: Ma veçote, çà tenpo è, charegado del pexo dela quistione e stancho dela lunga prolixitade dela raxone, aspetare alcuna dolceça de verso. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[5] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), Prologo, pag. 80.4: Ma, per non fare prolixità de parole, io lo pretermeto e solo a la parte de filosofia morale io reduco questa opera...

[6] f Commento a Ars am. (D), a. 1388 (ven.), L. I, [vv. 505-508], pag. 40v.21: dise li savii moltissime cose, le quali io passo per la prolixitade... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

[7] Giovanni dalle Celle, Lettere, 1347/94 (fior.), 20, pag. 315.3: Ma, per non extendere in prolisità il nostro parlare, bastino gli preallegati exempli.

1.1 [Con rif. al tempo:] eccessiva lunghezza.

[1] f Tratt. a Demofilo volg., XIV ex. (tosc.), Cap. 8, pag. 66.2: Onde questo tanto richiede Iddio da noi, e non più, e già non mira a prolissità di tempo, né di pena... || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.