INCRÈDULO agg./s.m.

0.1 encredolo, incredoli, incredolo, incredul, incredula, increduli, incredulo, incredulu, incriduli, 'ncredulo; a: encreduli, encredulo.

0.2 Lat. incredulus (DELI 2 s.v. incredulo).

0.3 Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.): 1.

0.4 In testi tosc.: Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.); Ottimo, Par., a. 1334 (fior.); Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.); Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.).

In testi sett.: Elucidario, XIV in. (mil.); Paolino Minorita, 1313/15 (venez.); Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.); Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342.

In testi mediani e merid.: Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.).

In testi sic.: Simone da Lentini, 1358 (sirac.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

0.7 1 Che non crede o esita a credere a qsa, abitualmente o in relazione a fatti particolari. 1.1 Sost. 1.2 Che non ha fiducia, diffidente. 2 [Relig.] Privo della fede religiosa; [in partic.:] che non aderisce al culto e ai precetti del cristianesimo. 2.1 Sost. 3 [Per errore di trad. o fraintendimento del lat. ingratos:] ingrato, irriconoscente.

0.8 Cristiano Lorenzi 29.06.2015.

1 Che non crede o esita a credere a qsa, abitualmente o in relazione a fatti particolari.

[1] Laude cortonesi, XIII sm. (tosc.), 27.53, vol. 1, pag. 193: Dubituso e incredulo, viene! / [vien' e] cerca le mie ferute; / non sia 'ncredulo ma fedele / mai per cose non vedute, / k'è magiur merito e virtude / de credar quello k'è absente / ke de quello k'è presente...

[2] Itinerario luoghi santi, XIII u.q. (fior.>lucch.), pag. 166.45: Metti tua mano i(n) nel mio costato e non sii incredulo...

[3] Parafr. pav. del Neminem laedi, 1342, cap. 24, pag. 118.33: quel dir a san Thomà: "No vogli esse' incredulo ma sii fidel"...

[4] Boccaccio, Fiammetta, 1343-44, cap. 1, par. 17, pag. 39.11: se tu forse gli essempli del cielo incredula schifi, e cerchi chi del mondo gli abbia sentiti, tanti sono, che da cui cominciare appena ci occorre...

[5] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 41, pag. 102.9: non voglio che egli entri in terra di promissione, perchè egli è stato incredulo alle mie parole...

[6] Laudi Battuti di Udine, XIV m. (tosc.-ven.), 36.96, pag. 86: Dis san Thomas: - o signor mio, / io son sta incredolo e rio, / mo' certamente ben vez'[i]o / che vu sie rexusità.

1.1 Sost.

[1] Guido da Pisa, Fiore di Italia, XIV pm. (pis.), cap. 40, pag. 101.8: poichè Moise ed Aaron ebbeno congregato lo populo dinanzi alla pietra, Moise disse al populo; udite ribelli ed increduli; dunque di questa pietra vi potremo dare acqua?

[2] Diatessaron, a. 1373 (fior.), cap. 2, pag. 204.9: egli andrà dinanzi da lui in ispirito e virtude d' Elia, acciò ch' egli converta i cuori dei padri nei figliuoli e gl' increduli alla prudenzia dei giusti...

1.2 Che non ha fiducia, diffidente.

[1] Paolino Minorita, 1313/15 (venez.), cap. 45, pag. 62.5: Li soi rei costumi si è questi: ch'eli è tropo increduli, perciò k' eli à provado molti enganni.

2 [Relig.] Privo della fede religiosa; [in partic.:] che non aderisce al culto e ai precetti del cristianesimo.

[1] Elucidario, XIV in. (mil.), L. 2, quaest. 85a, pag. 175.22: antigamente Deo fé miraculi per man de iu[s]ti per quilli li quai erano increduli, ché la fe no era anchó multiplicada per lo mondo.

[2] Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 27, 121-138, pag. 613, col. 1.12: Qui conchiude sí come nel descorso del tempo dell'omo che prima si è innocente e fedele, po' si è incredolo et odioso...

[3] Buccio di Ranallo, S. Caterina, 1330 (aquil.), 199, pag. 377, col. 1: de Jhesu Christo incriduli, / quilli ydoli adoravano...

[4] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 27, pag. 598.11: Ora conchiude, e dice: Come si muta nel corso del tempo l'uomo, che in sua pargolitade è innocente e fedele, poi è incredulo, odioso e iniquo...

[5] Cavalca, Atti Apostoli, a. 1342 (pis.), cap. 31, pag. 177.11: io, o Re Agrippa, udendo queste cose, non fui incredulo, ma diedi fede a questa visione celeste...

[6] Simone da Lentini, 1358 (sirac.), cap. 27, pag. 123.7: Quistu, episcopu fattu, prindendu la sua Ecclesia, la quali fu liberata da manu di genti increduli, vulendula beni gubernari, volci essiri sollicitu, comu Marta, di haviri cosi necessari per la vita...

[7] Diatessaron veneto, XIV (tosc.-ven.), cap. 24, pag. 38.30: colui che serà incredulo no haverà vita eterna, ma la ira de Dio sarà sopra ello...

[8] Tristano Veneto, XIV, cap. 206, pag. 183.16: ello ave convertido una gran parte del povolo, lo qual era incredulo a Dio.

[9] Cicerchia, Risurrez., XIV sm. (sen.), cant. 2, ott. 110.7, pag. 432: Parola c' odan lor cuor non penètra / che la surressïon per lor si creda: / increduli eran fatti e ciechi e orbi...

[10] Gl Bibbia (07), XIV-XV (tosc.), Ger 5, vol. 7, pag. 35.19: A questo popolo si è fatto lo cuore incredulo (cioè che non crede) e aspro...

2.1 Sost.

[1] Cavalca, Specchio de' peccati, c. 1340 (pis.), cap. 8, pag. 60.21: Ai timidi, e agl' increduli, e a' micidiali, la parte loro fia nello stagno del fuoco ardente.

[2] a Libru di li vitii et di li virtuti, p. 1347/52-a. 1384/88 (sic.), cap. 166, pag. 235.3: si natura et pietati smovi a quistu li bestii mutti, et Iudei et Sarrachini et li altri increduli, multu maiormenti divi plui smoviri a quistu fari pietati informata di fidi cristiana, ki divi guardari ki lu corpu divi resusitari et haviri guidarduni cum l'anima insembli.

[3] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 1.75, pag. 6: Gir(r)à davanti dal superno scanno / in spirito de Helya et di sua virtute / per trar gli stolti et increduli de ingan(n)o...

[4] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 24, pag. 57.13: credo ch' ella [[scil. la novella]] fosse molto accetta a Dio, e che in quello viaggio non facesse cosa tanto meritoria, che quelli increduli dolorosi s'imbruttassino in quelle reliquie che allora meritavano.

3 [Per errore di trad. o fraintendimento del lat. ingratos:] ingrato, irriconoscente.

[1] Gl a Vang. venez., XIV pm., Luc., cap. 6, pag. 221.11: Ello sé pietoso et sofrento sovra quelor che èno encreduli e che èno malvaxii» (quelui è propriamentre apelado encredulo che no s'acorda miga de lo bene né de la cortexia che l'omo li aveva fata en qualche mainiera che ço sia, e no rende miga gracia; e perçò sé ello nomado ingrato, ço è incredulo, ché ello no ne rende miga solamentre graçia). || Cfr. Lc, 6.35: «ipse benignus est super ingratos et malos».