INFRASCARE v.

0.1 enfrasca, enfrasche, infrascando, infrascano, infrascate, infrascati, infrascato, infraschi, infraschino, infrasco, infrasscha.

0.2 Da frasca.

0.3 Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.): 2.1.

0.4 In testi tosc.: Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.); Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.); Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.).

In testi mediani e merid.: Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.).

0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.

Doc. esaustiva.

0.7 1 Pron. Celarsi fra le frasche, nascondersi. 2 Ingannare. 3 Impigliarsi (anche pron.). 3.1 Pron. Fig. Immischiarsi. 3.2 Pron. Fig. Imbrogliarsi nel parlare, confondersi. 4 Annoiare, infastidire.

0.8 Cristiano Lorenzi 29.06.2015.

1 Pron. Celarsi fra le frasche, nascondersi.

[1] Ridolfo, Tenz. con Manfredino, a. 1328 (perug.), 2.3.10, pag. 169: E mastro non ti far de l'altrui rime, / infrascati per terra o vuol per acqua...

2 Fig. Ingannare.

[1] Marino Ceccoli, XIV pm. (perug.), 11.4, pag. 673: e dà bene a veder ch'io poco i caglio, / quand'ei m'enfrasca con cotai mài verve.

[2] Sacchetti, Trecentonovelle, XIV sm. (fior.), 198, pag. 509.23: "Egli è meglio pincione in mano che tordo in frasca"; e io non l' ho tenuto a mente; però che io ho perduto il pincione e non ho preso il tordo, e uno cieco m'ha infrascato...

3 Impigliarsi (anche pron.).

[1] Ugo Panziera, Trattati, a. 1330 (tosc.occ.), 1, cap. 4, pag. 7r.14: amare sobriamente le virtuose creature [[...]]: acciò che l'amore non s'infraschi infra le spine...

[2] f Esopo Ricc. 1338, XIV (tosc.), XLVII, Del Cierbio che lodava le corna e biasimava le gambe, pag. 118.5: Lo Cervio temette, e fuggiva; e per le gambe sarebbe campato, ma le corna grandi infrascarono pella selva s' che lo allacciarono, e li cani giunsono e ucciserlo. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.

3.1 Pron. Fig. Immischiarsi.

[1] Canzoniere del sec. XIV, a. 1369 (tosc.occ.), 36.14, pag. 77: al ben far corrente com'aqqua in lastra, / et di mal fare mai non s'infrasscha...

[2] Libro di Sidrach, a. 1383 (fior.), cap. 118, pag. 161.4: i poveri che s'infrascano co' gli richi, egli fanno follia...

[3] A. Pucci, Rime (ed. Corsi), a. 1388 (fior.), 6.3, pag. 813: Amico mio, da poi c'hai tolto moglie / convienti far ragion che tu rinaschi / e come per l'adrieto non t'infraschi / in quella vanità ch'onor ci toglie.

[4] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 112, S. Lorenzo, vol. 2, pag. 945.1: Perché ti vai tu infrascando in molte cose?

[5] Francesco di Vannozzo, Rime, XIV sm. (tosc.-ven.), 19.5: atiente forte, e poi chi sa s'enfrasche...

- Interessarsi.

[6] Gradenigo, Quatro Evangelii, 1399 (tosc.-ven.), c. 31.267, pag. 217: siando nel templo, pur de lue s'enfrasca: / "Dov'è questo gran mastro da buo' frutti, / che n'è venuto qui il giorno festivo, / al qual s'àe faticato antichi et putti?".

3.2 Pron. Fig. Imbrogliarsi nel parlare, confondersi.

[1] Onesto da Bologna, XIII sm. (tosc.), 9.11, pag. 49: Ver è che di tormenti sol mi pasco / perché Mercé no intende i mie' lamenti; / anzi, com' più la prego, più m'infrasco...

[2] Pietro dei Faitinelli, XIV pm. (lucch.), 1.38, pag. 420: Perché me infrasco di parole tante?

[3] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 108, S. Domenico, vol. 2, pag. 919.27: quando i frati si ragunano quivi a parlare, io mi brigo di tentarli che parlino confusamente e che s'infraschino in disutili parole...

4 Annoiare, infastidire.

[1] A. Pucci, Centiloquio, a. 1388 (fior.), c. 34, terz. 66, vol. 2, pag. 117: Alla gente del Prenze venne il casco, / onde furo sconfitti, e 'l Prenze preso / e più di tal matera non t' infrasco.