0.1 macthematiche, mantamatica, matematica, matematice, matematiche, matematici, matematico, mathemateca, mathemathici, mathematica, mathematice, mathematiche, mathematicu, mattematicie, mattematico.
0.2 Lat. mathematicus (DELI 2 s.v. matematica).
0.3 Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.): 3.
0.4 In testi tosc.: Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.); <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>; Dante, Convivio, 1304-7; Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.).
In testi sett.: Cronica deli imperadori, 1301 (venez.).
In testi mediani e merid.: Destr. de Troya, XIV (napol.).
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 [Mat.] Che concerne la matematica e i principi che la caratterizzano. 2 [Con rif. alle arti divinatorie che richiedevano operazioni matematiche:] astrologico, magico. 3 Sost. Chi studia le stelle e i movimenti astrali; astronomo. 4 Sost. Astrologo, mago, indovino.
0.8 Cristiano Lorenzi 29.06.2015.
1 [Mat.] Che concerne la matematica e i principi che la caratterizzano.
[1] <Egidio Romano volg., 1288 (sen.)>, L. 2, pt. 2, cap. 7 rubr., pag. 165.4: i figliuoli dei gentili uomini e maggiormente quelli dei re e dei prenzi debbono apprendere le scienze della chericia, ciò sono, morali, naturali e matematice.
[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 9, pag. 314.9: ché operazioni sono che ella [[scil. la ragione]] solamente considera, e non fa né può fare alcuna di quelle, sì come sono le cose naturali e le sopranaturali e le matematice...
[3] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 3, pag. 38.18: Ora questo fallo appare chiaro nelle scienzie matematiche, che sì come vuole tenere modo in multiplicare numeri, o quello medesimo in dividerli, necessario è che l' uno è falso...
[4] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 1, pag. 97.29: esso era grandissimo filosofo, e astrologo, e maestro ne le arte liberale e in altre scientie matematiche...
[5] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), cap. 7, par. 6, vol. 1, pag. 117.9: Item, innauru una tacza di argentu et stanchi suctilmenti l' auru oy la fachi di l' auru supra la fachi di l' argentu, kì non si poti disserniri l' una facchi supra l' autra comu due superficies mathematice. || La forma è lat.
[6] Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 2, 85-96, pag. 58.25: di nostre arti; cioè matematiche che discendono da la Fisica.
[7] Leggenda Aurea, XIV sm. (fior.), cap. 168, S. Caterina, vol. 3, pag. 1501.9: La filosofia si divide in teorica e pratica e logica. La teorica, secondo che vogliono dire alcuni, si divide in tre, cioè intellettuale, naturale e matematica.
mathematica, el qual plu azonse in astronomia cha fosse tuto quello, el qual inanti scrito ello trovà...
2 [Con rif. alle arti divinatorie che richiedevano operazioni matematiche:] astrologico, magico.
[1] Bosone da Gubbio, Avv. Cic., a. 1333 (eugub.>fior.), Proemio, osservazioni, pag. 70.24: i loro Iddei ispesse fiate sacrificare facievano, e molte unzioni d'erbe, con molti incantamenti, e con arte matematiche ispesse fiate s'argomentano per figliuoli ligittimi avere.
[2] Ottimo, Purg., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 210.19: Era Anfimo astrolago, e sapea molto in arte matematica.
[3] Storia distr. Troia (ed. Gorra), XIV pm. (tosc.), cap. 7, pag. 458.17: nella principale iscienza ch' ella piue era amaestrata e ch' ella piue sapeva, si era quella arte mantamatica che ssi contiene nell' arte [d'] incantagione diavoliche, la quale negromanzia è chiamata.
[4] Destr. de Troya, XIV (napol.), L. 2, pag. 56.29: intre l'altre grande virtute soy era multo docta e magistrata indelle vii arte liberale, et ancora plu inde la arte matematica, inde la quale era tanto experta che co le soy operatione nigromantiche dava a vedere ca de lo iorno facea nocte...
3 Sost. Chi studia le stelle e i movimenti astrali; astronomo.
[1] Restoro d'Arezzo, 1282 (aret.), L. II, dist. 8, cap. 8, pag. 207.4: li savi astrologi matematici, li quali consideravano e·lla significazione del cielo en quello loco, predicìano le cose per ennanti...
[2] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 5, pag. 284.2: poi che esso cielo cominciò a girare, in migliore disposizione non fu che allora quando di là su discese Colui che l'ha fatto e che 'l governa: sì come ancora per virtù di loro arti li matematici possono ritrovare.
[3] Sette arti liberali di Seneca volg., a. 1325? (fior.), pag. XXX.17: per quale ragione le cose celestiali stanno, e che vertù ell'hanno, conosce il savio. I loro corsi, e ricorsi, e alcune osservazioni, per le quali elle scendono, e salgono, e alcuna volta hanno simiglianza di cose, che steano ferme, [[...]] raccoglie, e comprende il Mattematico.
[4] Metaura volg., XIV m. (fior.), L. 2, cap. 23, ch., pag. 275.24: questa oppenione fue de' mathemathici d'Egypto e di Platone, e di questa oppinione noi diceremo altrove s'ell'hae alcuna cosa di verità.
[5] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 5, vol. 2, pag. 48.9: quista nuvi di tristicia scachau Leptiphini lu mathematicu oy, secundu alcuni dicenu, la providencia di Erasistratu medicu.
4 Sost. Astrologo, mago, indovino.
[1] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 12, vol. 1, pag. 83.4: La duodecima [[scil. forma di divinazione]] sta in considerare i punti, ed i corsi delle stelle e delli pianeti; e questi cotali propriamente sono chiamati matematici e maghi.
[2] Cavalca, Esp. simbolo, a. 1342 (pis.), L. 1, cap. 16, vol. 1, pag. 118.4: Credettero anco certi pagani, che in certe immagini, sculte e fabbricate a certe costellazioni, fosse alcuna certa e determinata virtù, come dicono quegl' indivini, i quali si chiamano matematici...
[3] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 95, pag. 193.24: Fu questo valente uomo, secondo Calimaco, nominato Omero per lo vaticinio di lui detto da un matematico...
[4] f Agostino da Scarperia (?), Città di Dio, a. 1390 (tosc.), L. V, cap. 7, vol. 2, pag. 217.25: Sogliono non di meno li uomini, per tentare la sufficienzia delli matematici, referire a loro le costellazioni delli animali inrazionali, e per questo tentare, considerano diligentemente le natività di questi animali in casa loro, e lodano più quelli matematici, li quali, vedute le costellazioni, indovinano che non è nato uomo, ma bestia in tal casa. || DiVo; non att. nel corpus da altre ed.
[5] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 20, 1-15, pag. 467.33: trasmutarsi; cioè mutarsi d'una in un'altra, e di contraria in contraria, secondo li Matematici...