0.1 mestura, mistura, misture, mixtura.
0.2 Lat. mixtura (DELI 2 s.v. mistura).
0.3 Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.): 2 [3].
0.4 In testi tosc.: Tesoro volg., XIII ex. (fior.); Stat. fior., 1310/13; Cicerchia, Passione, 1364 (sen.); Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311; a Vang. venez., XIV pm.; Serapiom volg., p. 1390 (padov.); Matazone, XIV sm. (lomb.).
In testi mediani e merid.: Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.); Anonimo Rom., Cronica, XIV.
In testi sic.: Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.).
0.5 Locuz. e fras. pane di mistura 6.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Mescolanza di più sostanze (liquide, solide o gassose) in un composto omogeneo. Estens. Il miscuglio che ne deriva. 1.1 Fusione di elementi eterogenei (per lo più con valore neg.). 1.2 Accostamento, fusione di colori diversi. 1.3 Unguento, preparato officinale. 2 Combinazione, sintesi di entità astratte (sentimenti, qualità, sensazioni, ecc.), anche discordanti, a formare un complesso unitario. 3 Aggiunta a una sostanza di elementi eterogenei che ne alterano le caratteristiche; impurità, scoria, bruttura. 3.1 [Con rif. all'aspetto morale o esistenziale:] addizione di elementi negativi; contaminazione, corruzione. 4 Disordine, azione deprecabile. 5 Incrocio di razze, di stirpi, di popoli diversi; fusione di genti. 5.1 Legame di parentela. 5.2 Estens. Unione carnale, amplesso amoroso. 6 [Agr.] Miscuglio di cereali. 6.1 Risultanza della macinazione dei cereali.
0.8 Cristiano Lorenzi 29.06.2015.
1 Mescolanza di più sostanze (liquide, solide o gassose) in un composto omogeneo. Estens. Il miscuglio che ne deriva.
[1] Intelligenza (ed. Berisso), XIII/XIV (tosc.), 305.7, pag. 125: Fu di quattr' elementi la mistura / ond'è fatto 'l palazzo e tetto e mura: / non può perir se non per discordanza.
[2] Stat. fior., 1334, L. II, cap. 2, pag. 287.27: ordinaro gli Arbitri sopradetti che niuno mercatante di questa Arte [[...]] possa o debbia o prosummi mischiare, o fare, over far fare alcuna mistura di robbia...
[3] Marchionne, Cronaca fior., 1378-85, Rubr. 74, pag. 32.33: trovò nel calice sangue che parea mistura propia sangue e carne.
[4] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 25, 31-60, pag. 600.36: 'l sangue femineo aiungesi a lo sperma virile e fassi una mistura...
[5] Anonimo Rom., Cronica, XIV, cap. 18, pag. 170.7: Quelli della rocca misticaro zolfo, pece e uoglio, lena, trementina e aitre cose, e iettaro questa mistura sopra lo edificio.
- Combinazione di più elementi naturali tra loro.
[6] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 7.125, vol. 3, pag. 115: Tu dici: "Io veggio l'acqua, io veggio il foco, / l'aere e la terra e tutte lor misture / venire a corruzione, e durar poco...
[7] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 7, pag. 190.19: ora mi di', per[chè] questo fallo si trasfondòe nell'acqua, nel foco, nell'aere, nella terra ed in loro misture, le quali non disubbidirono, e sì sono corruttibili e mortali...
[8] a Jacopo Alighieri, Dottrinale, a. 1349 (fior.), cap. 2.27, pag. 96: tre elementi / non sarebber possenti / di far, per lor mistura / insieme, la natura, / come con quattro fassi...
[9] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. IV (i), par. 47, pag. 181.35: Dirò allora l'anima essere stata da Dio composta di materia semplice, come furon gli angioli, ma il corpo non così, per ciò che non fu composto del semplice elemento della terra, senza alcuna mistura d'altro elemento, sì come d'acqua...
[10] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 7, 121-129, pag. 242.26: e tutte lor misture; cioè ogni composizione dei detti quattro elementi...
1.1 Fusione di elementi eterogenei (per lo più con valore neg.).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 6.100, vol. 1, pag. 107: Sì trapassammo per sozza mistura / de l'ombre e de la pioggia, a passi lenti...
[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 25, pag. 381.8: Sequita pur qui de questo Agnello e del serpe, dicendo como già le lor teste erano miste, sì che in quella mistura parean doe figure miste In una facia...
1.2 Accostamento, fusione di colori diversi.
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 12, ott. 58.4, pag. 653: Le guance sue non eran tumorose / né magre fuor di debita misura, / anzi eran dilicate e graziose, / bianche e vermiglie, non d' altra mistura / che intra' gigli le vermiglie rose...
1.3 Unguento, preparato officinale.
[1] a Vang. venez., XIV pm., Giov., cap. 19, pag. 375.17: vene Nicodemo, lo qual [era] vignudo in la note [...], portando mistura mirra [et] aloe, quasi C livre.
[2] Cicerchia, Passione, 1364 (sen.), ott. 217.6, pag. 363: Ioseppe si partiva da Pilato / che di suo petizion era contento; / con Niccodemo si fu ritrovato, / c'avie con seco prezïoso unguento, / mirra e aloè molto pregiato: / mistura ch'era guasi libre cento.
[3] Serapiom volg., p. 1390 (padov.), Erbario, cap. 224, pag. 237.25: tuo' miele lievre do e mescealo cum la predicta decociom. E per çaschaùna quantitè de questa mixtura che sea dixe lievre, butage una lievra de ullio de kadi.
[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 9, cap. 42, vol. 3, pag. 85.6: per alcuna percossa nelle ginocchia o nelle giunture o in alcuna altra parte delle gambe, assai vale la detta decozion di questa mestura.
[1] Boccaccio, Teseida, 1339-41 (?), L. 3, ott. 33.4, pag. 338: avven che 'l dente del serpente / pria lede altrui con picciola morsura, / sé dilatando poi subitamente / offusca il membro della sua mistura...
[2] Gl Boccaccio, Chiose Teseida, 1339/75, L. 3, 33.4, pag. 338.2: [della sua mistura]: cioè del veleno.
1.3.2 Miscela in grado di modificare le caratteristiche di un prodotto alimentare.
[1] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. VI (ii), par. 17, pag. 369.24: molte spezie di vini hanno trovate; e, non bastando i sapori vari che la varietà de' terreni e delle regioni danno loro, ancora con misture varie gli trasformano in varie spezie di sapore e di colore.
2 Combinazione, sintesi di entità astratte (sentimenti, qualità, sensazioni, ecc.), anche discordanti, a formare un complesso unitario.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, II, cap. 8, pag. 107.2: La quale [[scil. immortalità]] noi non potemo perfettamente vedere mentre che 'l nostro immortale col mortale è mischiato; ma vedemola per fede perfettamente, e per ragione la vedemo con ombra d'oscuritade, la quale incontra per mistura del mortale coll'immortale.
[2] Accurso di Cremona, 1321/37 (mess.), L. 5, cap. 6, vol. 2, pag. 51.20: Ma per tal que li custumi di li patri ricuntati da nuy per mistura di la lur clemencia tempirinu quista scumosa et aspera severitati, jungiamu a la puniciuni qui ficiru li patri di lur filgi, comu lur pirdunaru li offensi facti.
- [Con rif. alla commistione di essenza divina e umana in Cristo].
[3] Jacopone (ed. Contini), XIII ui.di. (tod.), 25.82, pag. 151: Però c' ha sé perduto / tutto senza mesura, / possede quell' altura / de somma esmesuranza; / perché non ha tenuto / en sé altra mistura, / quel ben senza figura / receve en abundanza.
- [Con rif. all'unione di amore celeste e amore terreno].
[4] Giannozzo Sacchetti (ed. Corsi), a. 1379 (fior.), IX.16, pag. 399: Per la tua gentilezza / non patisci mistura; / nichilo vuoi e tutto lo trasformi. / Lo Dio, ch' ogn' altro sprezza / d' amar senza misura, / sformato pria di te, in te riformi.
3 Aggiunta a una sostanza di elementi eterogenei che ne alterano le caratteristiche; impurità, scoria, bruttura.
[1] Tesoro volg., XIII ex. (fior.), L. 3, cap. 5, pag. 44.8: La terra dèi tu conoscere che non sia bianca, nuda d'erba, e che non sia di magro sabbione, senza mistura di terra, e che non sia coperta di ghiaia, nè di polvere dorata, nè coperta di pietre...
[2] Stat. fior., 1310/13, cap. 39, pag. 37.30: candelotti di sevo buoni e leali e con buono sevo e con buona e di buona banbagia buona e netta e di buono e puro sevo sanza alcuna mistura e sanza sevo di porco.
[3] Dante, Commedia, a. 1321, Purg. 28.29, vol. 2, pag. 480: Tutte l'acque che son di qua più monde, / parrieno avere in sé mistura alcuna / verso di quella, che nulla nasconde...
[4] Boccaccio, Ameto, 1341-42, cap. 14.100, pag. 714: Ma le mie poche [[scil. pecore]] nell' alto confine / vivaci, poste d' assalto sicure, / non curanti di lappole o di spine; / e tutte fuor delle brutte misture / bianche, con occhio chiaro, e conoscenti / di me che lor conduco alle pasture.
[5] Boccaccio, Decameron, c. 1370, VI, conclusione, pag. 439.33: senza avere in sé mistura alcuna, [[scil. il laghetto]] chiarissimo il suo fondo mostrava esser d'una minutissima ghiaia...
[6] Boccaccio, Esposizioni, 1373-74, c. XIV (i), par. 70, pag. 650.17: è tutto ferro eletto, cioè senza alcuna mistura d'altro metallo...
[7] Francesco da Buti, Purg., 1385/95 (pis.), c. 26, 136-148, pag. 635.11: li purga dal peccato de la lussuria; cioè de la sua inquinazione e bruttura, come s'affina l'oro e purgasi nel fuoco de le brutte misture.
3.1 [Con rif. all'aspetto morale o esistenziale:] addizione di elementi negativi; contaminazione, corruzione.
[1] Dante, Convivio, 1304-7, IV, cap. 22, pag. 402.2: Veramente di questi usi l'uno è più pieno di beatitudine che l'altro; sì come è lo speculativo, lo quale sanza mistura alcuna è uso della nostra nobilissima parte...
[2] Ottimo, Inf., a. 1334 (fior.), c. 1, pag. 11.14: Fu dunque la prima etade appellata d'oro, pura sanza mistura di vizj...
4 Disordine, azione deprecabile.
[1] Sacchetti, Rime, XIV sm. (fior.), 302.218, pag. 358: Costei con molti mali sempre afflisse; / chi non mi crede, legga chi già scrisse, / con tradimenti e morti inique e scure, / che per danari han fatto tal misture.
5 Incrocio di razze, di stirpi, di popoli diversi; fusione di genti.
[1] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 8, pag. 202.16: da levante sono genti barbare: Cumini, Rossia, e Bracchia, e loro mistura.
[2] Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 16, pag. 369.15: O quanto fora ec. Per la occorente materia della mala mistura delli contadini usa esclamando il testo queste parole...
[1] Francesco da Buti, Inf., 1385/95 (pis.), c. 4, 121-129, pag. 137.3: morto Ortensio, e Marzia avendo avuti figliuoli d'Ortensio, si ritornò ancora a Catone primo marito, non che poi vi fosse più mistura di matrimonio...
5.2 Estens. Unione carnale, amplesso amoroso.
[1] Boccaccio, Amorosa Visione, c. 1342, c. 22.51, pag. 105: Correndo poi fuggir l'aspra figura / del padre la [[scil. Mirra]] vedea, che conosciuta / avea l'abominevole mistura.
6 [Agr.] Miscuglio di cereali.
[1] Matazone, XIV sm. (lomb.), 99, pag. 794: Ora è stabilito / che deza aver per victo / lo pan de la mistura / con la zigola cruda...
6.1 Risultanza della macinazione dei cereali.
[1] Anonimo Genovese (ed. Cocito), a. 1311, 76.9, pag. 383: de comun faito àn morin / per strepar l'aotru' motura, / ensacando ogni mestura / per sobranzar soi vexin.
[u.r. 22.01.2021]