0.1 meffa, mufa, muffa.
0.2 Radice muff- che sta alla base di parole romanze e germaniche (DELI 2 s.v. muffa).
0.3 Dante, Commedia, a. 1321: 1.2.
0.4 In testi tosc.: Dante, Commedia, a. 1321; Pratica del vino, 1342/48 (fior.); Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.).
In testi sett.: Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.).
In testi sic.: Senisio, Declarus, 1348 (sic.).
N L'att. in Maramauro è cit. dantesca.
0.6 N Voce redatta nell'ambito del progetto DiVo.
0.7 1 Insieme di funghi che si sviluppano su sostanze organiche o alimentari in ambiente umido. Estens. Lo strato di sedimento, costituito dal micelio, che tali funghi formano sulla superficie di alcune sostanze. 1.1 Odore o gusto sgradevole causato da sostanze organiche deteriorate per l'umidità (detto in partic. con rif. al vino). 1.2 Sedimento putrescente dovuto a esalazioni maleodoranti. 2 Corruzione morale, decadenza spirituale (in contesto fig.).
0.8 Cristiano Lorenzi 29.06.2015.
1 Insieme di funghi che si sviluppano su sostanze organiche o alimentari in ambiente umido. Estens. Lo strato di sedimento, costituito dal micelio, che tali funghi formano sulla superficie di alcune sostanze.
[1] Boccaccio, Filocolo, 1336-38, L. 3, cap. 24, pag. 291.4: le mura erano grommose di fastidiosa muffa, e quasi parea che sudando lagrimassero...
[2] Boccaccio, Trattatello (Toled.), 1351/55, pag. 85.1: quelle [[scil. scritte]] pianamente dalla muffa purgate, leggendole, videro contenere li tredici canti tanto da loro cercati.
[3] Ricette di Ruberto Bernardi, 1364 (fior.), pag. 62.35: A tolgliere via la mufa, tolgli fave bianche e cieci bianchi e sagina, e metansi in una sachetina lungha per due ispanne, chor una chordella.
[4] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. Sorio), XIV (fior.), L. 2, cap. 13, vol. 1, pag. 160.29: quel letame è molto convenevole, il quale per putrefazione geme muffa e manda fuori alla superficie il suo umido naturale.
1.1 Odore o gusto sgradevole causato da sostanze organiche deteriorate per l'umidità (detto in partic. con rif. al vino).
[1] Pratica del vino, 1342/48 (fior.), pag. 8.26: Se botte se[n]tisse di mufa, sì si vole bolire una cienerata, e meterla ne la bote, e turàla…
[2] Senisio, Declarus, 1348 (sic.), 179r, pag. 90.19: putredo vini, que vulgo dicitur muffa...
[3] Sacchetti, Sposizioni Vangeli, 1378-81 (fior.), Sp. 2, pag. 121.17: A Dio la candeluzza, al Signore mondano il torchio. A Dio il vino de la muffa, e 'l pane cattivo e secco per pietanza.
[4] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 106-126, pag. 375.3: come la muffa è seto che guasta lo buono vino, quando è messo nella botte...
[5] a Piero de' Crescenzi volg. (ed. S. Eugenia), XIV (fior.), L. 4, cap. 43, pag. 414.9: Se 'l vino muffa àe overo altro mal sapore, la vitalba colle sue radici prendi, e sotto la botte poni la radice, ciò è sotterrala...
1.2 Sedimento putrescente dovuto a esalazioni maleodoranti.
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Inf. 18.106, vol. 1, pag. 308: Le ripe eran grommate d'una muffa, / per l'alito di giù che vi s' appasta, / che con li occhi e col naso facea zuffa.
[2] Maramauro, Exp. Inf., 1369-73 (napol.>pad.-ven.), cap. 18, pag. 308.4: Qui dice D. che Le ripe eran gromate etc., idest incrostate como bote de dentro, d'una muffa...
2 Corruzione morale, decadenza spirituale (in contesto fig.).
[1] Dante, Commedia, a. 1321, Par. 12.114, vol. 3, pag. 200: Ma l'orbita che fé la parte somma / di sua circunferenza, è derelitta, / sì ch'è la muffa dov' era la gromma.
[2] Gl Jacopo della Lana, Par., 1324-28 (bologn.), c. 12, 106-126, pag. 287, col. 1.11: però dixe: 'dov'era in principio la gromma, çoè la fraternità e la unità, mo sí glie n'è la muffa, çoè la discordia e divisione'.
[3] Gl Ottimo, Par., a. 1334 (fior.), c. 12, pag. 298.19: ora v'è la muffa, cioè la discordia e divisione, e fèdita corruzione di sostanzia...
[4] Sposiz. Pass. s. Matteo, 1373 (sic.), Prologo, cap. 8, vol. 1, pag. 32.4: Kistu originali peccatu, sicundu li savii et li santi disscipuli di Cristu, si clama originali culpa, [[...]] langor nature, muffa di cuncupissencia...
[5] Chiose falso Boccaccio, Par., 1375 (fior.), c. 12, pag. 577.24: de' miei frati minori ti dirò i loro chostumi, che dove egli solea essere tra lloro la bontà e lla santità, v'è al dì d'oggi appicchata la muffa...
[6] Gl Francesco da Buti, Par., 1385/95 (pis.), c. 12, 106-126, pag. 375.2: la muffa; cioè lo malo seto, cioè lo malo esemplo, parlando per lo colore detto di sopra...